Capitolo 6

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-vuoi davvero tenermi il broncio per sempre?- domandò Cruz arrivandogli alle spalle e Noah spostò lo sguardo nero dal suo computer solo per incenerire il suo compagno di stanza -andiamo solo per un bacio?-

-vuoi dire per il mio primo bacio- sbottò Noah -cazzo ti sei approfittato di me- continuò guardando storto Cruz. Quando il castano la sera prima lo aveva baciato a quella festa si era sentito inizialmente strano e poi, forse per l'alcol in corpo o forse per l'esperienza del castano, si era lasciato andare lasciando che Cruz lo limonasse letteralmente davanti a tutti i suoi amici.

-approfittare è un parolone considerando che se l'avessi fatto veramente tu saresti finito nel mio letto a fine serata- alzò gli occhi al cielo Cruz -per quanto volevi tenerti il primo bacio? Per i secoli dei secoli Noah?-

-volevo darlo a qualcuno di importante- sbottò Noah -e poi l'altra cosa che mi ha fatto incazzare sono stati i tuoi fottuti amici che ci hanno fatto un video- aggiunse e vide Cruz sorridere.

-quindi Hanna lo ha mandato anche a te...ecco perché voleva il tuo numero la stronza questa mattina-

-cancella quel video-

-perché doveri?- domandò divertito Cruz -è divertente vedere quanto sei impacciato-

-vaffanculo- sbottò Noah voltandosi nuovamente verso il suo pc e cercando di ignorare il castano alle sue spalle.

-okay ora sei arrabbiato ma pensala così: sono il tuo compagno di stanza e ti sarò comunque sempre amico e di supporto. Se lo avessi dato che ne so ad un tuo primo ragazzo con il quale poi non sarebbe andata bene avresti avuto un brutto ricordo del tuo primo bacio- cercò di farlo ragionare Cruz.

-quindi per te è meglio così?- Noah si rivoltò e guardò truce Cruz che annuì.

-si Noah...senti io ho fatto tutte le mie prime esperienze con un ragazzo, il mio primo ragazzo, e sai che ricordo ho delle stesse? Brutto perché quel coglione mi ha tradito dopo due anni di relazione e io ogni volta che ci penso mi arrabbio anche se i primi tempi mi deprimevo. Sono tuo amico Noah, anche se ci conosciamo solo da un mese ma vivendo quasi sempre insieme ti conosco molto bene. È meglio dare il primo bacio a un amico e non a uno stronzo bastardo che potrebbe spezzarti il cuore- e Noah osservò attentamente Cruz perché non lo aveva mai visto così serio come in quel momento. Era sincero con lui il castano e Noah si trovò a sospirare pesantemente.

-di ai tuoi amici di cancellare quel video- rispose semplicemente tronando poi a guardare il suo computer mentre Cruz sorrideva.

-se hai bisogno di qualcosa, di qualunque cosa ricordati che ci sono passato prima di te in tutto e sono tuo amico-

-sarebbe una proposta velata per dirmi che vuoi scopare?- Noah osservò nuovamente Cruz nell'esatto momento in cui il castano scoppiava a ridere.

-be' se proprio vuoi-

-coglione- scosse la testa Noah mentre Cruz continuava a ridere. Solo quando il castano si fu leggermente calmato riprese a parlare:

-non intendevo proprio quello ma se vuoi posso essere la tua prima volta almeno non avrai un brutto ricordo nemmeno di quella-

-quindi tu mi stai dicendo che sei così bravo che non sarà di certo un brutto ricordo?- domandò Noah che ormai si era completamente voltato verso il castano con le braccia incrociate e un sopracciglio alzato.

-provare per credere Noah-

-grazie ma al momento sto bene così- scosse la testa Noah -se avrò bisogno di qualche consiglio non esiterò a chiedere ma...ma al momento il sesso è l'ultimo dei miei pensieri-

-non sai che ti perdi- sorrise Cruz -sei sicuro di voler rimanere un verginello per sempre?-

-non ho detto che lo sarò per sempre ma semplicemente che al momento non ne sento la necessità- rispose il moro -davvero secondo te dovrei cambiare il mio aspetto?- si azzardò poi a chiedere leggermente dubbioso.

-non ho detto questo- scosse la testa Cruz -hai travisto le mie parole- e il castano gli si avvicinò con un sorriso -quello che volevo dirti è semplicemente che secondo me questo non sei tu. Non ti conosco da molto ma sono bravo ad osservare le persone e sai...avevo il dubbio che tu stessi nascondendo una parte di te. Pensa attentamente a quello che senti di essere, quello che vuoi essere veramente-

-secondo te non sono questo?- domandò il ragazzo indicandosi e Cruz scosse la testa.

-no, e sai perché ne sono certo?- Noah non rispose rimanendo completamente in silenzio per aspettare che l'altro continuasse a parlare -perché mi hai detto che da quando hai memoria i tuoi genitori non hanno fatto altro che paragonarti a tuo fratello. Lo hai detto di sfuggita un giorno, non fare quella faccia perché io ascolto quando la gente parla- ridacchiò Cruz alla sua faccia sorpresa -quello che voglio dire è che inconsciamente tu abbia cercato di sembrare tuo fratello, di assomigliargli almeno un po' e questa cosa poi è diventata così tanto parte di te che non ti sei nemmeno accorto di non essere tu quello che avevi difronte. Prenditi questi anni lontano dalla tua famiglia per pensare a chi è veramente Noah Hunters- concluse il discorso Cruz sorridendogli.

-e se Noah Hunters non dovesse piacere alla mia famiglia?-

-e che ti frega di loro?- domandò Cruz -non devi piacere a loro devi piacere a te stesso. Anch'io ci ho messo tanto a capirlo ma guardami ora: sono sicuro di me e questa sicurezza in te stesso la devi trovare anche tu-

-ci proverò- si trovò a sussurrare Noah -anche se non so quanto tempo ci vorrà ma di una cosa sono certo-

-cosa?- domandò divertito e felice allo stesso tempo Cruz, felice perché Noah lo stava ascoltando e sembrava aver anche messo definitivamente una pietra sopra la questione bacio.

-non andrò in giro per la camera in mutande come te coglione- gli urlò con un sorriso e Cruz non poté far altro che scoppiare nell'ennesima fragorosa risata di quella mattinata.

I'm not my brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora