Capitolo 25

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-i due coglioni non mi sono nemmeno venuti a prendere dall'aeroporto- sbottò Noah una volta sceso dal taxi che l'aveva accompagnato fino all'ingresso di casa. Subito avvertì nuovamente le temperature molto più calde di quelle alle quali era stato abituato nonostante fosse settembre e rimpianse subito il Canada. Con l'intento di non togliersi la camicia che stava usando come giacca, per non far notare subito il tatuaggio sul braccio destro, la sbottonò semplicemente prima ti trascinare la sua valigia verso l'ingresso dell'abitazione, abitazione della quale non aveva più le chiavi e per quel motivo si trovò a suonare il campanello pregando che i suoi fossero almeno a casa. Li aveva avvisati che sarebbe tornato quel giorno proprio di evitare di trovarsi ad aspettarli fuori da casa per troppo tempo ed ebbe per un po' davvero il dubbio di doverlo fare prima di vedere aprirsi la porta e incrociare lo sguardo confuso della madre.

-si?- domandò lei -non compriamo niente-

-mamma sono Noah- disse il moro alzando un sopracciglio. Okay si era fatto crescere i capelli e si vestiva meno da perfettino ma era pur sempre lui no?

-Noah?- domandò sorpresa Rose osservando attentamente il figlio -oh...è vero tornavi oggi- sussurrò poi la donna lasciando aperta la porta per far entrare in casa il figlio con la valigia -sembrano i capelli di una ragazza- disse poi Rose bloccando un momento il figlio che cercò di chiudere gli occhi e fare un profondo respiro.

-mi vedo meglio rispetto a quelli corti- disse tranquillo cercando di sorridere verso la madre che si limitò ad annuire.

-e quel coso sul sopracciglio?-

-è un piercing- alzò gli occhi al cielo Noah -non ha mai ucciso nessuno-

-non sarai diventato un teppista?-

-certo che no mamma! Andiamo un piercing non fa di me un teppista- incrociò le braccia al petto Noah.

-quindi sei riuscito a laurearti in tre anni...in cosa?- domandò Rose -spero sia almeno qualcosa di utile e non una laurea semplice e senza sbocco lavorativo-

-mamma- Noah non riuscì a trattenere il suo tono arrabbiato -non ti sei nemmeno fregata di sapere in cosa mi stavo laureando? Ma infondo dovevo aspettarmelo visto che non siete nemmeno venuti- il ragazzo distolse lo sguardo sospirando pesantemente -in editoria- spiegò poi -e per la cronaca sarei rimasto in Canada se una casa editrice degli Stati Uniti non mi avesse offerto un posto fisso. Sto già lavorando come editore quindi no, non credo che la mia sia una laurea inutile-

-oh...almeno non sei tornato qui per fare il mantenuto- disse semplicemente Rose -io e tuo padre lo temevamo-

-non vi preoccupate, starò in questa casa fino a quando non riuscirò ad avere abbastanza soldi da parte per permettermene una mia-

-oh davvero? Tuo fratello ancora non è riuscito a comprare casa e vorresti farlo tu?-

-si, almeno vedrete per una volta che non sono Caidan ora scusa mamma ma sono stanco per il volo quindi torno nella mia camera- disse serio Noah -le miei chiavi di casa?- Rose sospirò andando a prendere il mazzo di chiavi che era sempre stato Noah e passandolo al figlio che le fece un semplice cenno con la testa prima di salire le scale trascinandosi dietro la valigia riuscendo anche a sollevarla senza troppi problemi. Gli venne quasi da sorridere al pensiero che tre anni prima non sarebbe riuscito a farlo, spostare tutti quegli scatoloni nella caffetteria lo aveva aiutato a mettere su un po' di massa muscolare.

Una volta arrivato difronte la sua stanza aprì di scatto la porta e sorrise nel vedere che era rimasto tutto come l'aveva lasciato. Spinse la valigia dentro la camera e chiuse la porta alle sue spalle togliendosi velocemente la camicia e buttandosi a peso morto sul letto.

Era davvero stanco morto e non aveva voglia di fare assolutamente niente, soprattutto non aveva voglia di svuotare tutta la sua valigia. Prese il suo zaino però e recuperò il portatile mettendolo subito in carica per poi accenderlo e sdraiarsi a pancia sotto sul letto. Quando finalmente il suo computer decise di accendersi controllò di aver salvato correttamente tutti i files di lavoro prima di avviare una videochiamata con Cruz. Il ragazzo gli rispose quasi immediatamente:

-NOAH- urlò il castano con un sorriso a trentadue denti e poi spostò leggermente la videocamera per permettere a Tony di salutarlo a sua volta.

-vi ho interrotti?- domandò ridacchiando Noah.

-siamo vestiti anche se da me- sbottò Cruz -e io stavo lavorando mentre l'amore mio studiava- continuò il castano facendo vedere la marea di libri presenti sulla scrivania -sei arrivato quindi-

-si, poco fa. Ho temuto per un momento che non ci fosse nessuno in casa e mi stavo squagliando dal caldo-

-ma...non ti sono venuti a prendere all'aeroporto?- domandò Tony confuso.

-chiedi troppo Tony- scosse la testa Noah -per non parlare che mia madre ha avuto subito da ridire sui miei capelli e il mio piercing- aggiunse poi facendo un sorriso tirato.

-lo avevi già messo in conto- annuì Cruz -dei tatuaggi che ha detto?-

-non li ha visti, avevo la camicia addosso fino a poco fa e per come ha reagito per il resto...meglio che non li veda per il momento o davvero per lei divento un teppista-

-adesso che farai? Riposo totale fino a domani o lavori un po'?- gli chiese Tony poggiando il mento sulla spalla di Cruz per vedere meglio verso Noah.

-in realtà ho lavorato in aereo e al momento voglio solo dormire. Credo che dormirò fino a stasera e poi andrò a ballare-

-a ballare? Dopo il volo?- domandò confuso Cruz.

-si, ne ho bisogno. Devo assolutamente scaricare la tensione qui c'è sempre stato un bel locale gay dove non sono mai andato perché minorenne. Adesso che posso entrare senza problemi non mi perdo l'occasione di farlo-

-potresti andarci domani- propose Cruz.

-no...voglio evitare anche mio fratello oggi in realtà. Sono riuscito a sopportare a stento mia madre e anche lui e mio padre meglio di no-

-lo sapevo che volevi solo scappare-

-vi manderò le foto se non sarò troppo occupato- ridacchiò Noah facendo scoppiare a ridere Cruz a sua volta mentre Tony scuoteva la testa semplicemente divertito.

I'm not my brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora