-qui fa più freddo- borbottò Angus cercando nello zaino quella che era una felpa per poi infilarsela nonostante fosse giugno.
-te lo avevo detto ma non mi ascolti- alzò gli occhi al cielo Noah per poi osservare le varie persone presenti all'aeroporto in cerca di un volto conosciuto, almeno uno. E sorrise quando riconobbe una testa bionda -TONY- urlò in direzione del ragazzo per poi corrergli incontro, lasciando tutte le loro valigie a Angus, e abbracciare di slancio il ragazzo biondo.
-ciao Noah- sussurrò il biondo abbracciando a sua volta l'amico. Non si vedevano da quasi un anno di persona e avevano davvero bisogno di quell'abbraccio. -doveva venire Cruz ma quel pigrone sta ancora dormendo- aggiunse poi mentre scioglieva l'abbraccio con il moro.
-ovviamente- rise Noah -vieni, ti devo presentare di persona il mio ragazzo- e il moro si avvicinò nuovamente ad Angus che sorrise ai due ragazzi.
-ciao, com'è andato il viaggio?- chiese Tony sorridendo verso Angus che gli sorrise a sua volta.
-bene anche se il testone del mio ragazzo ha continuato a lavorare per tutto il tempo-
-ehi dovevo portarmi avanti! Questa settimana non farò nulla- sbuffò Noah e Angus rise. I tre poi si diressero verso la macchina di Tony con la quale raggiunsero quella che alla fine era diventata casa sua e di Cruz visto che il ragazzo era andato a vivere con il castano appena iniziato il college.
Ci misero solo mezz'ora ad arrivare a quella che era l'abitazione dei due ragazzi dove Noah e Angus avrebbero trascorso la loro settimana di vacanza in Canada e quando Tony aprì la porta di casa vennero prontamente raggiunti da Cruz che scrutò prima il suo ragazzo con aria leggermente arrabbiata ma poi la rabbia scomparve quando vide Noah.
-cazzo è vero- sbottò il castano stringendo poi a se quello che era il suo migliore amico -mi ero scordato dovevate arrivare oggi- aggiunse continuando a stringere a se Noah che ricambiò la stretta molto felice della stessa: Cruz gli era mancato da morire.
-sei un caso perso- gli disse Tony scuotendo la testa -credevo di avertelo ripetuto anche stamattina-
-stavo ancora dormendo e lo sai che di prima mattina non ragiono bene- sussurrò Cruz lasciando finalmente andare Noah e osservando attentamente Angus. Entrambi si erano già visti e avevano parlato un po' attraverso le videochiamate ma quella era effettivamente la prima volta che si vedevano dal vivo -cavolo se sei un armadio Angus- disse alla fine Cruz andando a salutare anche l'altro castano con un abbraccio.
-tutto merito del nuoto e io te lo avevo pure detto, sei tu che non mi ascolti- alzò gli occhi al cielo Noah -se ci date il tempo di cambiare ci prepariamo così andiamo a prendere posto per la discussione di Camille-
-andate-
-ah Tony ricordami di chiedere a tuo fratello se ha posto in questa settimana che voglio farmi un altro tatuaggio-
-non potevi scrivergli e basta?- scosse la testa Tony divertito -io poi ho una pessima memoria-
-glielo ricordo io a Garret- sbuffò Cruz -di la verità rimanete una settimana qui non perché ti manchiamo ma per quel maledetto tatuaggio che ti vuoi fare vero?-
-non è detto che le due cose non possano coincidere e poi dovevo presentarvi di persona il mio ragazzo- sorrise Noah guardando verso Angus che era apparentemente tranquillo al suo fianco ma il moro sapeva perfettamente che si sentiva solo a disagio nello stare con persone che conosceva poco e niente nonostante avesse parlato con loro quando si trovava a passare dietro a Noah mentre era in videochiamata con loro.
-be' vedi di farti venire più volte voglia di tatuaggi così hai sempre la scusa per prendere un biglietto e tornare da noi. Un anno è troppo-
-dipende dai miei impegni lavorativi e dalle gare di Angus ragazzi- sbuffò Noah.
-tra due mesi saremo di nuovo qui comunque- disse invece Angus facendo restare confusi gli altri tre -ho le gare in Canada, te ne sei scordato?- chiese verso il suo ragazzo che aveva momentaneamente rimosso quell'informazione dal cervello. Noah sorrise prima di trascinare nella camera degli ospiti Angus altrimenti avrebbero davvero fatto tardi per la laurea di Camille, considerando anche il ritardo del volo stesso, ed era una cosa che non voleva assolutamente che succedesse.

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I'm not my brother
RomanceNoah ha sempre vissuto all'ombra del fratello più grande di lui di sei anni. Ogni cosa che Noah provava a fare non era mai abbastanza perchè Caidan l'aveva fatta meglio. E' per questo motivo che il ragazzo deciderà di allontanarsi dalla sua famiglia...