Capitolo 15

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-hai trovato una sistemazione alla fine?- domandò Hanna osservando il moro con il quale era seduta sulle panchine presenti nell'area esterna dell'ingresso ai dormitori dove i due stavano aspettando l'arrivo di Cruz che era ancora a lezione e che sarebbe passato di li per lasciare i suoi libri e quindi poi raggiungerli.

-più o meno- rispose Noah prendendo un elastico nero dal suo posto e legandosi i capelli che ormai gli avevano superato le spalle ma per i suoi gusti erano ancora troppo corti: finalmente aveva capito che stava mille volte meglio con i capelli lunghi che corti.

-mi dai un elastico? Ho caldo anch'io- sbottò Hanna e Noah alzò gli occhi al cielo passando l'altro elastico alla castana -odio l'estate-

-pensa che da noi in US fa ancora più caldo- disse serio Noah chiudendo un momento gli occhi.

-stavi dicendo della casa? Che poi continuo a dire che come fanno restare Cruz nella camera potrebbero far restare anche te visto che vieni da molto più lontano-

-Cruz è un genio nonostante non lo sembri a prima vista per questo gli lasciano tenere l'alloggio. Io ho ottimi voti e i professori lo apprezzano ma non basta. Per quanto riguarda la sistemazione sto cercando un posto ancora ma Trein mi ha detto che in casa ha una stanza libera e me la può affittare-

-ma è fantastico- sbottò Hanna con occhi sgranati -tu vai molto d'accordo con Trein e soprattutto con Camille per non parlare del fatto che stai letteralmente sopra la caffetteria dove lavori e vicinissimo al campus. Sei stupido se rifiuti-

-me lo ha detto anche Cruz- borbottò Noah.

-appunto ascoltalo. Quante volte ha sbagliato in vita sua con te?-

-nemmeno una-

-appunto- ridacchiò Hanna -è un genietto in qualunque cosa faccia...parli del diavolo- aggiunse poi notando il castano che sorrise loro.

-arrivo subito, mollo questo- disse ai due ragazzi facendo vedere il suo zaino e salendo velocemente le scale che lo avrebbero portato al secondo piano dove si trovava la sua camera. -eccomi- disse qualche minuto dopo e Noah si alzò seguito a sua volta da Hanna.

-grazie- disse subito Noah osservando i suoi due amici -da solo non mi sarei sentito tranquillo-

-ma figurati- Cruz gli mise un braccio sulle spalle iniziando a camminare -mi hai davvero sorpreso quando mi hai detto di volerti fare un tatuaggio, non me l'ero proprio aspettato-

-mi sono sempre piaciuti ma ho sempre pensato che non me ne sarei fatto uno perché i miei genitori non approverebbero. Ma sono cambiato completamente in quest'anno grazie a voi e un tatuaggio è quello che voglio-

-noi ti abbiamo solo dato una spinta ma tutto il resto lo hai fatto tu tesoro- disse Hanna sorridendo al moro per poi sospirare nel notare due ragazzini che si erano messi a guardare quasi con occhi sognanti Cruz e Noah, due ragazzini che andavano ancora alle superiori -voi due siete assurdi- sbottò poi.

-oh andiamo- ridacchiò Cruz che era l'unico dei due ad aver salutato con un ghigno verso i due ragazzini.

-oh andiamo? Voi due siete tra i ragazzi più richiesti di tutto il college e uno dopo tre storie, di cui la più lunga è durata due mesi, ha deciso di darsi solo al semplice sesso mentre l'altro all'improvviso sembra essersi quietato- sbottò Hanna guardandoli male entrambi.

-al momento voglio solo poter fare sesso senza dovermi sorbire relazioni tossiche che mi fanno stare male. Se arriverà qualcuno di serio potrò pensarci ma al momento mi godo quello che viene- sussurrò Noah. Dopo Hugo, che aveva chiuso con lui dopo la loro prima volta insieme perché aveva capito che non era propriamente vergine come aveva pensato e quindi non aveva più il gusto di stare con lui, aveva avuto altri ragazzi ma con tutti loro non era andata propriamente bene un po' per la sua inesperienza nelle relazioni serie e anche perché due di loro lo avevano anche tradito.

-io ve l'ho detto perché mi sono calmato- disse invece Cruz togliendo momentaneamente il braccio dalle spalle di Noah.

-si perché ti stai scrivendo con uno- sbottò Hanna -prima non ti sei mai fatto problemi a sentirti con qualcuno e andare a letto con altri per divertimento mentre adesso...-

-Hanna guarda che mi scrivo con lui da molto più tempo rispetto a quando ho iniziato a non fare più sesso- rispose il castano -non appena mi sono reso conto che le cose potessero essere serie tra di noi ho semplicemente deciso di fare il serio anch'io-

-la cosa assurda è che non vi siete ancora detti i vostri nomi e dobbiamo chiamarlo Ice perché è così che lo hai salvato tu-

-non vuole dirmi il suo nome perché ha paura che io possa cercarlo su instagram- sospirò Cruz -credo abbia davvero poca autostima come qualcuno qui a settembre- e il castano guardò verso Noah che alzò gli occhi al cielo.

-devi dargli tempo Cruz ne abbiamo già parlato. È insicuro perché sa che tu stai per entrare all'ultimo anno di college mentre lui deve iniziare il quarto delle superiori. Ha quattro anni meno di te anni meno di te e si sente inferiore- gli disse Noah incrociando le braccia al petto.

-lo so ma a me piace per il suo carattere e vorrei conoscerlo, conoscerlo di persona- specificò il castano -era da tanto che qualcuno non mi prendeva così e non vorrei perdere quest'opportunità-

-e non la perderai- disse sicuro Noah -al costo di doverti aiutare e non pensare al lavoro io ti aiuterò perché tu lo hai fatto con me-

-lo sai vero che sei mio amico e che non voglio nulla in cambio-

-e lo stesso vale per me, sono tuo amico e gli amici si aiutano sempre- confermò Noah mentre Hanna alzava gli occhi al cielo.

-vi direi di prendervi una stanza se non sapessi che voi due proprio non riuscite a piacervi in quel senso- sbottò la castana facendo ridere gli altri due ragazzi.

I'm not my brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora