Capitolo 41

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Angus si sistemò meglio il borsone sulle spalle mentre scriveva a Noah che non si sarebbe presentato a pranzo. Certo il suo ragazzo sapeva perfettamente che dopo una gara andava sempre a pranzare o cenare con i suoi amici ma voleva comunque avvisarlo per ricordarglielo e allo stesso tempo non farlo preoccupare troppo. Una volta finito di scrivere il messaggio alzò lo sguardo dal cellulare e si mise a cercare Caidan e Lance ma quando li individuò sgranò gli occhi nel notare un'altra testa mora al loro fianco. Li raggiunse velocemente.

-ma salve- salutò i tre ragazzi cercando di non soffermarsi troppo su Noah.

-congratulazioni per l'oro- gli disse ridendo Caidan -era da tanto che non lo vincevi- aggiunse poi e Angus annuì.

-secondo me oggi avevi un portafortuna- ridacchiò Lance e solo Angus e Noah compresero effettivamente cosa stesse cercando di dire Lance ma Angus decise comunque di fare il finto tonto.

-non capisco di cosa tu stia parlando-

-del tuo ragazzo- disse serio Lance -sono certo che oggi fosse presente durante la gara e ti ha portato fortuna-

-era qui?- chiese con gli occhi sgranati Caidan -era davvero qui?- e Angus sospirò.

-si- confermò quindi -ma è già andato via- si affrettò a die evitando di guardare negli occhi Noah.

-peccato- borbottò Caidan per poi rivolgersi a Lance -dovevamo chiedere a tutti i ragazzi con gli occhiali-

-Caidan sei troppo fissato con sta storia- disse Noah scuotendo la testa e guardando preoccupato verso Angus che sospirò.

-possiamo andare a mangiare? Ho fame visto che ho sprecato tutte le mie energie nella gara-

-oh si...viene anche Noah oggi- sorrise Caidan mettendo un braccio sulle spalle del fratello e Angus cercò di nascondere la sua felicità a quella notizia perché in quel modo gli sembrava anche di star festeggiando la sua vittoria con il suo ragazzo e non gli dispiaceva per niente.

-siete sicuri? È la vostra tradizione e non voglio intromettermi-

-oh no Noah, ti ho promesso che avremmo passato la giornata insieme e passeremo la giornata insieme- disse serio Caidan.

-e a me e Angus non dispiace la tua presenza- disse Lance facendo un occhiolino verso Angus che alzò gli occhi al cielo a quel gesto ma cercò di non farlo vedere troppo a Caidan.

-ottimo allora, andiamo alla mia macchina...non sei venuto con la macchina vero Angus?-

-no, ho fatto una corsetta per riscaldarmi prima della gara- confermò il castano e tutti e quattro quindi si diressero verso la macchina del moro con Noah che rallentò leggermente il passo per poter camminare accanto ad Angus dietro al fratello.

-congratulazioni amore- gli sussurrò in modo da farsi sentire solo dal castano che allungò una mano per stringere quella di Noah.

-grazie portafortuna- sussurrò a sua volta Angus con Noah che sorrise leggermente a quel soprannome improvvisato. Quello fu l'ultimo momento che ebbero per stare così vicini e non destare sospetti e anche quando Caidan si fermò sotto casa di Angus per far scendere il castano Noah rimase in macchina.

-ci vediamo domani?- propose Caidan verso il nuotatore che annuì e salutò i due chiedendosi dove si sarebbe fatto accompagnare il suo ragazzo prima di raggiungerlo a casa. -dove ti lascio Noah?- chiese Caidan al fratello quando ripartì solo con lui visto che Lance era stato il primo che avevano riaccompagnato.

-a casa, devo prendere le ultime cosa dalla mia vecchia camera- rispose Noah che voleva approfittare della presenza del fratello per fare tutto senza sentirsi gridare contro dai genitori. Con Caidan in casa infatti Rose e Albert non si azzardavano a dire una parola nei suoi confronti perché sapevano perfettamente che il maggiore lo avrebbe difeso a spada tratta.

-e dopo?-

-dopo vado a piedi-

-andiamo perché non mi vuoi dire dove abita il tuo ragazzo? Tanto lo so che il tuo "amico" è il tuo ragazzo o non avresti avuto quelli sul collo-

-Caidan lo hai letteralmente minacciato davanti a me senza nemmeno conoscerlo permettimi di avere paura a presentartelo. È un ragazzo tranquillo okay? Non devi preoccuparti-

-mi preoccupo per mio fratello a prescindere- sbuffò Caidan parcheggiando la macchina -mamma e papà sono a casa-

-con te al mio fianco non mi diranno una parola e lo sai anche tu- e Caidan annuì uscendo dalla macchina per poi entrare insieme al fratello in casa. I loro genitori li osservarono ma non dissero una parola e il maggiore seguì Noah fino in quella che era stata la sua camera e lo osservò prendere uno zaino per iniziare ad inserirci dentro gli ultimi vestiti rimasti. Fu osservandolo che notò quella che sembrava essere una foglia d'acero a tutti gli effetti uscire dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni.

-è vera quella foglia?-

-eh?- domandò Noah per poi tastarsi la tasca posteriore e prendere quelle che erano le chiavi di casa di Angus -dici questa? È un portachiavi che mi hanno regalato i miei amici del Canada quando sono partito per tornare qui. Non è vera altrimenti non sarebbe durata. È resina-

-non l'avevo mai vista prima- sussurrò Caidan -non l'hai usata per le chiavi di casa-

-avevo il vecchio portachiavi su quelle...questo l'ho usato per la mia nuova casa- si lasciò sfuggire e sgranò gli occhi quando si accorse di averlo detto.

-non vivevi con il tuo ragazzo? Hai trovato casa?-

-ehm...mi ha convinto a convivere- si trovò a spiegare il minore -era inutile trovarmi una nuova casa quando comunque passavo quasi tutte le sere a casa con lui. È la soluzione migliore al momento-

-mi stai dicendo che tu convivi con il tuo ragazzo e ancora non vuoi presentarmelo? Devo davvero stare con il dubbio che possa essere la persona adatta a te solo perché tu non vuoi farmelo conoscere? Non lo ammazzo veramente voglio solo accertarmi che ti tratti bene-

-mi tratta benissimo Caidan- chiuse li il discorso Noah.

I'm not my brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora