Extra

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Caidan spense il motore della macchina una volta parcheggiata la stessa e controllò di essere in ordine, soprattutto che lo fossero i suoi capelli, allo specchietto prima di uscire dalla macchina. Quello sarebbe stato il primo appuntamento vero con la ragazza con la quale si stava sentendo da un po' di tempo e non voleva rovinare tutto, non aveva intenzione di rovinare tutto. Era un appuntamento al buio perché non si erano mai visti prima ed entrambi avevano deciso di non scambiarsi i nomi per evitare di andarsi a cercare su instagram e Caidan era stato felicissimo della cosa visto che lui odiava dover dire di essere il famoso Hunters che aveva portato la sua squadra di basket a vincere il campionato quell'anno. Allo stesso tempo però lui e la ragazza che stava per incontrare avevano scritto molto e a Caidan sembrava quasi di conoscere alla perfezione i gusti di lei per quanto avevano parlato. Lei sapeva che faceva uno sport, anche se aveva preferito non dirle quale, e ogni volta che sapeva delle sue partite gli aveva sempre augurato buona fortuna e quella cosa era diventata un po' come Noah alle gare di Angus: un portafortuna.

Caidan decise di mettersi davanti al ristorante al quale avevano concordato di andare, e che lui aveva prenotato, per aspettare la ragazza anche perché non voleva farla entrare da sola non avendo modo di conoscere il cognome della prenotazione.

-Caidan?- il moro alzò lo sguardo dal suo cellulare e osservò confuso quella che era la sua vicina di casa.

-ciao Susanne, non ho tempo per parlare- le disse cercando di chiudere velocemente la conversazione perché non voleva farsi trovare a parlare con un'altra ragazza, non gli sarebbe minimamente sembrato giusto.

-tranquillo, ero solo sorpresa di vederti qui- rispose la bionda spostandosi leggermente e scrivendo qualcosa sul cellulare e quando su quello di Caidan apparve un messaggio il moro sgranò gli occhi.

"sono arrivata, ti aspetto fuori. Ho un vestito verde" e Caidan con la coda dell'occhio guardò verso Susanne per appurare di aver sbagliato a vedere il colore del lungo vestito della ragazza ma no, era proprio verde.

-Susanne-

-non avevi detto che non avevi tempo per parlare?- sbottò la bionda non degnandolo di uno sguardo.

-be' questo prima di sapere che a quanto pare eri tu la persona che stavo aspettando- disse secco Caidan e vide la bionda voltarsi di colpo verso di lui quasi terrorizzata.

-non può essere- scosse la testa lei.

-è tuo no?- e le fece vedere il messaggio che gli era arrivato poco prima e notò come la ragazza si stava mordendo il labbro inferiore quasi a disagio per quella situazione -non me lo aspettavo proprio sinceramente, fra tutti proprio tu- scosse poi la testa Caidan lasciando la bionda ancora più immobile e senza parole.

-già- sussurrò alla fine Susanne cercando di prendere in mano la situazione prima di essere insultata dal moro -non ero quello che ti aspettavi ovviamente, nessuno vuole uscire con una ragazza che è fuori peso forma e che sembra una palla che rotola, soprattutto uno sportivo come te- e la ragazza scosse la testa -me ne vado da sola non ti preoccupare-

-cosa sta...-

-ma tu sei Caidan Hunters!- venne interrotto il moro da una ragazza castana che stava trascinando verso di lui una sua amica -cavolo dal vivo sei ancora più bello!-

-ehm ciao- disse leggermente a disagio Caidan.

-sei libero? Io e la mia amica stavamo andando a mangiare al ristorante e se vuoi puoi unirti a noi. Dopo cena chissà- e la ragazza gli fece l'occhiolino per fargli intendere di essere più che disponibile anche a una sola notte di sesso.

-mi dispiace ma io ho già un appuntamento con lei- e Caidan si voltò verso Susanne per sorriderle ma la sua vicina di casa era scomparsa. Caidan sgranò gli occhi guardandosi intorno per cercare la bionda ma sembrava non esserci traccia: che se ne fosse veramente andata mentre lui era stato distratto?

-oh parli di quella balena? Non fa per te! Noi siamo più carine-

-di un'altra volta che Susy è una balena e lo rimpiangerai- digrignò i denti Caidan -scusate- aggiunse poi la sua auto per poter tornare verso quella che era casa sua e di conseguenza anche vicino casa di Susanne. Avevano un appuntamento quella sera e non voleva minimamente perderselo. Poco importava che la persona con la quale aveva parlato per tutto quel tempo era la sua vicina di casa che aveva cercato di evitare con tutto se stesso da quando era tornata dal college. Il ragazzo arrivò davanti casa con la macchina giusto in tempo per vedere Susanne raggiungere il vialetto della sua di abitazione.

-SUSY- la richiamò uscendo dalla macchina e la bionda si voltò sorpresa verso di lui.

-che ci fai qui? Quelle ragazze erano più carine di me e potevi...-

-Susy che cazzo dici?- sbottò Caidan raggiungendola -io voglio la serata con la ragazza con la quale mi sono scritto non con quelle galline senza cervello-

-ma io...-

-tu cosa? Susy sono rimasto sconvolto perché non mi aspettavo la mia vicina di casa non per altro! Il tuo aspetto fisico non è un problema per me, e non dovrebbe nemmeno esserlo visto che abbiamo parlato molto dei tuoi fottuti ormoni sballati- le ricordò con un mezzo sorriso e vide la bionda rilassarsi leggermente anche se gli sembrava ancora poco convinta. -allora che ne dici di andare a mangiare da qualche parte?-

-al ristorante di prima?- sussurrò Susy.

-io pensavo alla pizzeria vicino al palazzetto-

-ma...-

-fanno pizza con qualunque tipo di impasto, anche integrale per te, e le patate sono quelle dolci che non hanno zucchero- le disse ghignando e la vide sgranare gli occhi verdi.

-perché sai queste cose?-

-be' sperando in una buona riuscita di questo appuntamento speravo di portarti a mangiare da qualche altra parte quindi mi sono informato sui vari locali che avevano scelte anche per te-

-Caidan tu sei troppo-

-troppo bello?- ridacchiò Caidan -dai signorina andiamo a cenare- e fece cenno a Susanne di raggiungere la sua macchina cosa che la bionda fece e alzò gli occhi al cielo anche quando Caidan le aprì la portiera della macchina.

-grazie Caidan-

-non devi- le rispose Caidan mettendo in moto la macchina -e per la cronaca la bambola che avevi quando eri piccola era terrificante- se ne uscì dal nulla il moro facendo scoppiare a ridere Susanne completamente presa alla sprovvista da quel commento.

I'm not my brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora