Mettiamo in chiaro una cosa, ok?
Ryan è uno stronzo, ma uno stronzo abnorme.
Non ha potuto fingere neanche per aiutarmi alla festa.
Che vadino a fare in culo lui e il suo patto di merda.Forse ho bevuto un po troppo...
Dev'essere così. Altrimenti non mi spiego perché me la prendo così tanto anche se lui è sempre stato chiaro.Mi tolgo via le scarpe con il tacco, un po perché sono scomode, un po per la paura di prendermi una storta alla caviglia.
Tenevo la mano sul muro, mentre con l'altra mi slacciavo il laccio, uno ad uno.
Sospirai.Perfetto, giramenti di testa, ma benvenuti!
Una volta fatto, continuai per la mia strada ma tenendo sempre una mano sul muro.
Giusto per sicurezza."Sophia, Cristo santo aspetta.", senti la voce di quell'idiota sempre più vicina.
Non mi fermai.
Stronzo...
"Sophia!"
Mi fermai solo allora quando lui mi raggiunse, prendendomi per il braccio.
"Perché te ne sei andata?"
"Stronzo. Perché sei uno s-stronzo Ryan!", risposi cercando di liberarmi dalla presa, ma invano.
"Dimmi, perché sarei uno stronzo?"
"Prima vieni, poi no, poi dai, vieni. Ma non ti presenti, poi ti chiedo una mano ma tu noooooooooo! La nostra è tutta una finzione, come se io non lo sapessi già."
Lui rise.
Che cazzo ridi coglione?!"Cosa te ridi oooo?!", questa volta riusci a liberarmi dalla presa, per poi scontrarmi contro il muro.
"Sei ubriaca Sophia. Comunque me ne sono occupato. "
"De cosa?"
"Di quell genere di microbo."
"Pfff, seh, come no."
Iniziai ad andarmene per la mia strada, ma lui mi seguiva.
"Lascia che ti accompagno a casa."
"No, non ho bisogno del tuo aiuto."
"Pensavo di si, invece. "
"E tu non me lo hai dato! Quidni va via!"
Lui rise di nuovo, prendendomi per la mano tirandomi a se.
Si abbassò leggermente per mettere una mano dietro le mie ginocchia e laltra attorno le mie spalle.
Mi prese in braccio e iniziò a camminare."Lasciami giu."
"No."
"Ho detto di lasiarmi giù!", questa volta non rise.
Mi guardava seriamente, poi sospirò.
"Senti, Sophia, capisco sei arrabbiata per prima ma, ho risolto alla fine, solo che non eri li per vederlo. E smettila di dirmi di lasciarti, perché lo farò solo quando sarò sicuro che sei nel letto. Chiaro?"Feci una smorfia per poi appoggiare la testa sul suo petto.
Profumi così bene...
Perché devi essere cosi stronzo?
Ho voglia di cioccolato...Il calore che emanava il suo cormo pera molto piacevole. Aveva il respiro regolare, così come il battito cardiaco.
Come se non stesse portando in braccio una ragazza di 70 kg, ma ben sì una piuma.
"Vuoi qualcosa da mangiare? Delle patatine oppure del cioccolato?"
"Entrambi."
Lui rise di nuovo.
Dopo pochi instanti mi addormentai.... .... .... .... ....
Mi sveglio quando sento il contatto di qualcosa di freddo contro la mia pelle.
Sollazzo dalla sorpresa."Hey, calma. Ti sto mettendo sul letto."
"Mmhhm... troppo freddo...", risposi appisolata per prendere la sua mano ed abbracciarla.
Sussurai un "meglio" e mi girai dall'altra parte, contringendo Ryan a chinarsi in avanti.
"Lasciami la mano, Sophia. "
"No..."
Sospirò, poi murmuglio qualcosa, ma non so che cosa.
Sento semplicemente un piacevole calore contro la mia schiena per poi cadere, di nuovo, in un sonno profondo.
..... ..... ..... .... ...... ......
Merda... che mal di testa...
Apro gli occhi, guardai un po attorno di me per capire che ero in camera mia.
Provai ad alzarmi ma non ci riuscivo.Abbasso lo sguardo e vedo un braccio intorno il mio fianco.
Sarà Yoshi? Noo... carnagione troppo abbronzata per essere lui. Poi lui ieri sera se n'è andato.
Riappoggio la testa sul cuscino.
Sto mal di testa mi uccide!
Aspetta... se non è Yoshi allora...Non riesco neanche a girarmi! Chi ho nel letto? Abbiamo fatto cose?
Quardo in basso, notando che sono vestita del tutto, cosi come il ragazzo accanto a me.
Che cavolo è successo...
Allora, Ryan ha fatto tardi, io sono uscita dal bar...
Lui è venuto da me, mi ha preso in braccio...Mi ha riportata a casa?
Ok.
Ma come mai è nel mio letto?Vero... ricordo...
Sono una scema!Che imbarazzo!!
Lentamente provai a liberarmi dalla presa, ma invano.
Dopo un paio di tentativi, lui alzò il braccio, portandolo sul suo viso.Sembra così tranquillo...
Mi girai, così da poterlo guardare meglio.
Ha veramente delle ciglia lunghe. Non è giusto!Vedo che lentamente sorride.
"So di essere bello, ma non a tal punto da essere fissato."Mi alzai di scatto, tirandogli una botta sulla spalla.
"Idiota!"Provai ad alzarmi ma lui mi prese per i fianchi, riportandomi giù.
Si mise sopra di me, bloccandomi."Ieri sera ho passato tutto il tempo a setirtelo dire, ti prego di smetterla."
"Perché mai, dico solo fatti!"
Abbassò il suo viso leggermente, cosi da essere solo un paio di centimetri dal mio.
"Perché ora sarei un'idiota?"
"Perché...", pensai un po di tempo, cercando di trovare una scusa valida.
In effetti, non c'è. Almeno... non ora.
"Perche... sei nel mio letto e perché... non mi hai preso da mangiare!"
Lui mi guardò sorpreso. Poi si mise a ridere di cuore.
"Quale cibo?"
"Me lo hai chiesto ieri... patatine oppure cioccolato...", risposi quasi con un sussuro.
"Pensavo te ne saresti dimenticata... va bene. Avrai il tuo cibo. Altro?"
"N-no..."
Abbassò di nuovo il viso, guardando ogni parte di esso. Come se stesse cercando un difetto su di essi.
Poi si alzò dal mio letto.
"Vado a prenderci da mangiare."Detto ciò se ne andò via.
Ripresi a respirare.Il suo profumo... aiuto...
STAI LEGGENDO
Una piccola Mrs. Affari ~ New generation's
RomanceCOVER BY: @madgirlinlove 🥰 Sophia è la figla di una avvocata di successo e di un pericoloso mafioso. Che intrigo interessante, non trovate? Sin da piccola, le viene insegnato che non si deve fidare di nessuno, e se deve proprio farlo, di affidar...