Cap. 5

59 2 1
                                    

Mi sveglio con un mal di testa terribile.
Mi giro e capisco di trovarmi su un letto.
Apro gli occhi e capisco di non aver la piu pallida idea di dove sono.
Mi metto seduta con fatica, cercando di ricordare gli avvenimenti accaduti la sera prima.
Ryan, il drink... poi sono andata all'uscita per tornare a casa ma sono svenuta...
Noto di non indossare piu il mio vestito, ma un pigiama di seta bordo.

Perfetto, sono stata anche toccata.
Prendo un respiro profondo e mi alzo dal letto, andando verso la porta.
Ovviamente è chiusa a chiave.
Invece di fare una sceneggiata, mi risiedo sul letto esplorando la stanza con lo sguardo.

E ben arredata e ce un profumo molto accogliente. Se non fosse per il fatto che sono stata rapita, mi ci sarei ritrovata molto bene.
Dopo un po, sento la porta aprirsi.

"Sophia? Stai bene?"- mi chiese la voce ormai fin troppo familiare.

"Ryan? Davvero?!"

"Davvero cosa?"

"Mi hai rapito cazzo! E mi hai anche toccata!!"

"Cosa? Noo"- disse lui ridendo

"Non ti ho rapita Sophia, e non ti ho nemmeno toccata. E stata la domestica a cambiarti. Pensavo che saresti stata scomoda dormendo in quel abito"

"Allora perche la camera è chiusa a chiave?"

"Sicurezza..."

"Ryan non mi raccontare balle!"- dissi io alzandomi e andandogli sempre piu vicino.
"Stranamente mi sono sentita male DOPO che ho bevuto il drink che mi hai offerto. Stranamente, per pura coincidenza, tu eri li presente e per coincidenza mi hai portato qui?"

"Si, piu o meno"

"Ma pensi che io sia stupida?"

Ogni tanto mi chiedo da dove venga tutto sto mio coraggio. L'uomo davanti a me e letteralmente un armadio al mio confronto ma lo stesso io gli urlo contro.

"Sophia, ti chiedo di abbassare la voce."

"Perche mai dovrei abbassarla?"

"Non mi piace quando qualcuno mi urla contro."

"Beh mio caro"- gli dissi puntandogli il dito sul suo petto- "nemmeno a me piace esser rapita. Ma nessuno non mi ha chiesto niente!"

"Sei una testarda, lo sai questo Sophia?"

"Oh, nulla di nuovo. Dovresti vedermi al dibattito!"

"Dio quanto mi dai sui nervi!"- disse lui per poi prendere il mio viso con la mano e baciandomi.

Dinstinto lo spingo via e gli do uno schiaffo.
"Non. Provare. Mai. Piu. A. Baciarmi."

Lui rise, passandosi con il dito il labro che ha iniziato leggermente a sanguinare.

"Anzi, non ti avvicinare più."

"Dura da avere?"

"Preferirei morire piuttosto che essere tua"

Lui rise, per poi sedersi sul letto.
"Posso immaginare il motivo per il quale ieri sera eri al mio club, ma a quanto pare mi sono sbagliato. "

"Come scusa?"
Il suo club?!

"Beh, pensavo che mi trovavi attraente, e che quello era il motivo per il quale eri li. Ma a quanto pare mi sono sbagliato."

"Hollywood e il tuo club?"

"Si. Non lo sapevi?"

"Tu..."

Mi prendo la testa tra le mani, e inizio a ridere dal l'ironia della situazione.
"Tu non sai chi sono io, vero?"

"Sophia, tu sei Sophia. Una ragazza meravigliosa che va all'ultimo anno dell'università. Devo sapere altro?"

"Io sono Sophia Grey. Penso che tu conosca molto bene mio padre."

Il suo sguardo divenne serio.
"Damian e tuo padre?"

"Beh, pensavo lo sapessi visto che hai detto che tua madre è una vecchia amica di mio padre. "

"Quindi... ieri sera al fin dei conti, avevi un motivo preciso per venire al club. Volevi scoprire il proprietario...?"

"Si, esatto. "

Lui si alzò, e in due passi era di nuovo davanti a me.
Mi prese di nuovo il viso con la sua mano, ma questa volta non fece nulla.

"Ho una proposta, Sophia Grey."

"Di che cosa stai parlando?"

"Forse puoi aiutare la tua famiglia. Ma tutto dipende da come ti comporterai in futuro."

Dovo aver detto questo, se ne andò dalla stanza. Ma questa volta lasciò la porta aperta.

Una piccola Mrs. Affari ~ New generation's Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora