cap. 10

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Quella sera non riuscivo a chiudere occhio. 
Pensavo a quello che i miei genitori mi avevano detto ed a quello che già sapevo.

Praticamente tutto, ma allo stesso tempo non ero all corrente su nulla.
Il che mi va al dir poco sui nervi.

Sospirai.
Avevo chiesto a mio zio di procurarmi delle informazioni,  me le darà presto.
Quanto riguarda l'invito di Ryan...

Non gli ho risposto!!
Dio santo! Che scema sono!!

Presi il mio telefono notando altri messaggi da lui.

*Allora? Usciamo fuori oppure no?

*Nemmeno il visualizzato? Ok Sophia Gray.  Non me l'ho aspettavo.

*Visto che te non rispondi,  domani.
Verso le 13:30 ci vediamo al bar.

Gli risposi.
*Scusami, pensavo di aver risposto.
Va bene, domani sono libera.

*Alla buon'ora! Come mai non dormi?

*Potrei farti la stessa domanda, Ryan.
Comunque non riesco a dormire.

*Come mai?

*Non sono affari tuoi.

*Okay, scusa. Volevo solo essere d'aiuto.

*Scuse accettate ;)
Comunque,  quale bar?

*Qualsiasi tu voglia. Anzi, vengo a prenderti io.

*Ma se non sai neanche dove vivo?

*Ne sei sicura?
Forse dimentichi chi sono io.
E anche il fatto che il mio autista ti abbia accompagnato a casa.

*Giusto...

*Vai a dormire Sophy.

*Sophia.

*Si si, Sophy.
Buona notte.

Che nervi! Il mio nome non è Sophy...
Anche se devo ammeterlo che non è male come soprannome.
Impostai la sveglia per le 9 e provai ad addormentarmi.

Una volta aperto gli occhi non ero piu in camera mia. Ero di nuovo nella stanza di Ryan.

Che cosa ci faccio qui e come ci sono arrivata?
Mi alzai, mettendomi seduta, per poi accorgermi di non avere nulla addosso.

Ma che cazzo?!
Senti qualcuno entrare, uscendo dal bagno.
Mi coprì con le lenzuola per poi vedere che era lui.

Aveva un asciugamano avvolto intorno la vita, i capelli gocciolanti e gli addominali esposti in un modo... al dir poco piacevole da guardare.

Scossi la testa, sentendolo ridere.

"Che cosa c'è Sophy? Ora sei timida?"

"N-non so di che cosa stai parlando, idiota!"

"Oh si, lo sai..."- disse lui avvicinandosi e prendendo il mio viso, alzandolo così da far in modo che i miei occhi incontrassero i suoi.

Chiusi gli occhi.
Quando li riaprì di nuovo ero in cucina.
Non so quale, non riesco a riconoscerla.
Avevo il mestolo in mano e stavo mescolando qualcosa.

Del ragù?
Ma come cavolo ci faccio qui, perché sto cucinando sto diamine di ragù?

Venne una bambina piangente da me.

Una piccola Mrs. Affari ~ New generation's Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora