Cap. 7

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Mi mise la mano sul fianco, per poi portarla nella parte bassa della schiena tirandomi a se.
Si staccò dalle mie labra solo per guardarmi nei occhi per qualche istante.

"Nulla?"- mi disse lui con un sorrisino compiacuto.

Non capivo perché il mio corpo reagisce in questo modo al suo tocco ma, su una cosa sono sicura, non andrò a letto con lui.
Piuttosto morirei.

"Lasciami."- dissi con un tono di voce freddo, ma lui ovviamente lo ignoro ritornando sulle mie labbra.

Questa volta il bacio era piu violento e profondo, non lasciandomi il tempo di reagire.
La sua mano si scostò sul mio sedere, stringendolo leggermente, nel mentre con l'altra mano mi prese dolcemente per il collo, rendendo il bacio piu profondo.

Smise di baciarmi, portando entrambe le mani sul mio sedere per poi alzarmi.

"Lasciami giù!"

"Oh, non penso minimamente di farlo."- mi portò sul letto, lasciandomi ci cadere sopra.
"Si sincera, ne hai voglia tanto quando lo desidero io."

Mi misi sui gomiti, cercando di tirarmi su ma invano.
Mi spinse di nuovo sul letto tenendo i miei polsi.

"Ti sbagli idiota! Perché mai dovrei desiderarlo? Lasciami andare."

Fece un'altro sorrisino, ma questa volta mi venne la pelle d'oca.
Tenendomi ancora i polsi stretti, con la bocca prese la maglia del pigiama in seta tra i denti, tirandolo su.

"Come pensavo, non indossi il reggiseno. "- prese delicatamente il mio seno nella sua bocca iniziando a succhiare il capezzolo.

Sussultai leggermente.
Il vestito che avevo indossato la sera prima andava indossato senza reggiseno, altrimenti lo avrei avuto.

"Lasciami!"- dissi dimenandomi con le gambe.

"Perché semplicemente non ti rilassi? Non è nulla che tu non abbia voglia di fare."

"Ripeto, preferirei morire piuttosto che essere tua!"

"La pensi davvero così?"
Io semplicemente annui.
Fece un sospiro profondo.

"E va bene. Avevo intenzione di portarti alle porte del paradiso ma, visto che la pensi così..."

Mi lasciò i polsi, ma comunque rimandendo sopra di me.
Io ero ancora in mobile, l'unica cosa che facevo era guardarlo negli occhi.

Ero circondata dal suo profumo che venima si da lui, che dalle lenzuola.
I profumi maschili... uno dei miei punti deboli.

Rimase cosi ancora per qualche instante, poi si alzò andando verso la porta della camera.
"Tutte le tue cose sono qui, come già sai.
Fuori ti aspetterà il mio autista che ti porterà dove vorrai. Però ti chiedo di pensare a quello che ti ho detto."

Mi misi seduta mentre lo guardai andare via. Mi aveva davvero lasciata andare... avevo iniziato a pensare che non lo avrebbe fatto.

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Dopo che mi sono cambiata, sono scesa al piano inferiore, ma Ryan non c'era. Usci di casa per entrare nell'unica macchina parcheggiata d'avanti casa.
Dissi l'indirizzo all'autista e dopo pochi minuti ero dentro casa.

I miei non c'erano, quindi colsi l'occasione per andare a farmi un bagno caldo.
Dopo ciò, andai in camera mia, mi sedetti sul letto e mi lasciai cadere su di esso.

Ora Ryan sapeva chi ero, il mio indirizzo e anche altre cose che attualmente non mi vengono in mente.
Sono leggermente preoccupata su tutto ciò.
Presi il mio telefono e vidi delle chiamate perse da mio padre.

Lo chiamai.

"Pronto?"
"Hey papà"
"Sophia, cristo Santo ma che cazzo ti viene in mente??"

"Di che cosa..."

"Non provare neanche a dirmi che non sai di che cosa parlo. Cosa ci facevi al Hollywood ieri sera?"

"Nulla, sono uscita con una amica. "
"Non mentirmi! Ti conosco fin troppo bene.
E poi ieri sera non sei uscita dal bar con la tua "amica" ma nelle braccia di un uomo."

"Mi spii?!"

"Io? No, certo che no. Ma ti ricordo che comunque io ho gli occhi ovunque. Comunque non hai risposto alla mia domanda."

"Non ce nessun motivo."

"Sophia. Sai quando io odia le balle. E tu ora me ne stai raccontando tante, anzi troppe.
Dove cazzo sei scomparsa ieri e perche diavolo sei stata in quel club?"

Presi un sospiro.
"E va bene. So che il club e di proprietà del tuo rivale, quindi volevo scoprire chi era.
Ma qualcuno mi ha messo qualcosa in un drink. Mi sono svegliata alla casa di Ryan, che è saltato fuori sia il proprietario del Hollywood... mi ha offerto la colazione e mi ha lasciata andare."

"Ti hanno messo qualcosa nel drink?!"
"Si..."

"Giuro che oggi ammazzo qualcuno Sophia. Comunque, di che cosa avete parlato tu e questo Ryan?"

"Nulla di che... pensava che fossi andata al club solo per lui. Ma ovviamente non era così. "

"Tutto qui?"

"Non proprio... ora sa che io sono tua figlia. Mi ha offerto una specie di accordo. "

"Di che cosa cazzo stai parlando?!"

"Beh... immagina che impero fosse se io mi fidanzi con lui..."

"Sophia ..."

"Tranquillo, ho rifiutato. "

Senti mio padre ridere.
"Fammi indovinare, ci ha provato ancora con te è tu lo hai rifiutato?"

"Si."

"Ora sarà ancora più pazzo per te. In un certo senso ti sei creata un problemino piccola. "

"Lo so, ma non mi potevo lasciare..."

"Oh, Sophia. Tranquilla. Hai fatto benissimo. Sono fiero di te. Hai mostrato i denti e che con i Grey non si scherza."

Si, ma non sai che mi ha baciato più volte e quasi portato a letto...
Ma forse e meglio che rimanga cosi... per ora.

Una piccola Mrs. Affari ~ New generation's Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora