Capitolo 24

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Pov Jessica

"Make the angels cry" Chris Grey

Cosa intendo con "ma le sorprese per me non sono finite"?
Ve lo spiego subito.

Sono davanti casa mia con il mio ragazzo, la mia migliore amica, il fidanzato della mia migliore amica e una ragazza che sbuca fuori dalla porta di casa e che corre ad abbracciare il mio ragazzo.

Capisco che mi sono assentata molto, cioè tre giorni perchè sono stata rapita dall'ex della mia migliore amica, ma non mi aspettavo che Henry avesse già trovato qualcuno con cui sostituirmi.

La ragazza in questione ha addosso dei pantaloncini grigi e una canottiera grigia scuro. Ha i capelli molto lunghi e biondi, purtroppo non riesco a vedere di che colore sono gli occhi dato che è sera. Anzi penso notte fonda, non ho ancora controllato l'orario.

Dopo che la ragazza in questione si stacca dal mio ragazzo, e sottolineo mio, entriamo in casa e ci dirigiamo ognuno nelle nostre camere.

<<mi spieghi chi cazzo è quella?>> sbotto io impaziente di sapere tutto.
<<intanto calmati>> dice Henry con tono abbastanza acido
<<ah, io mi dovrei calmare? Scusa cosa faresti se vieni rapito per tre giorni senza via di fuga da un tipo drogato e quando torni a casa il tuo ragazzo ha trovato qualcuno con un sostituirti? >> sbotto io altrettanto acida
<<sostiturti? Jess, stai bene?>> dice con tono divertito cercando di toccarmi la fronte.
Ma io mi scosto. Non si deve permettere, non mi deve toccare, non dopo quello che mi ha fatto.
<<si Henry, sto benone, piuttosto tu stai bene? Vengo rapita e tu mi rimpiazzi con quella là>> dico iniziando ad aumentare il volume della voce.
<<quella là ha un nome>> dice la ragazza dai capelli biondi che fa irruzione in camera nostra.
<<ah si? E quale sarebbe?>> dico io cercando di mantenere un tono di sfida
<<è Emma>> dice lei con tono ovvio.
<<oh, bene Emma direi che ora che sappiamo chi sei puoi anche andare via>> dico io mancando appositamente sul suo nome
<<Jess calma>> cerca di tranquillizzarmi quello che pensavo fosse il mio ragazzo.

Invece ora vengo a scoprire che tutto quello che mi aveva detto qual pazzo di Caleb è vero.

Henry mi ha tradita, mi ha rimpiazzata.

E io come una stupida pensavo che questa sarebbe stata una vera storia d'amore, pensavo che il nostro era amore vero, puro, senza il bisogno di alcuna alterazione
e invece.... è andato tutto in fiamme, come sempre. Pensavo che almeno Henry mi amasse sul serio. Pensavo che per una volta Caleb avesse detto un'altra delle sue cavolate, delle sue bugie, un altro trabocchetto per farmi stare con lui e non andare via.
Non l'ho ascoltato quando dovevo, e l'ho ascoltato quando non dovevo.

<<Jess, penso tu abbia capito male>> continua a parlarmi Henry, e decido di rispondere

<<cosa c'è da capire Henry? Che tu mi hai rimpiazzata?>> continuo a controbattere io credendo di sapere la verità.
<<non ha rimpiazzato nessuno>> dice Emma <<io sono sua sorella>> continua a chiarire lei.
<<sua sorella? Beh non mi hai rimpiazzata, ma non mi avevi mai detto di avere una sorella! Ora che ci penso non mi hai mai detto nulla della tua famiglia. Perchè Henry? Mi nascondi qualcosa?>> chiedo io facendo la finta tonta, ma poi mi ritorna in mente il suo discorso con Thomas prima che io e Jasmine venissimo rapite.

Lui mi nasconde qualcosa.
E io lo devo sapere e, se non me lo dirà, lo scoprirò.

<<i-io....non abbiamo mai affrontato l'argomento della mia famiglia....quindi per questo non ti ho detto niente....non potrei mai nasconderti qualcosa amore mio>> balbetta lui cercando di convincermi, ma lo conosco troppo bene e davanti alle persone non mi chiamerebbe mai "amore mio", tantomeno davanti sua sorella.
Ora che ci penso non mi ha mai chiamata "amore mio".
<<Henry...tutto ok? Non mi chiami mai in quel modo e non lo faresti davanti a qualcuno, ti imbarazzeresti troppo>> dico io
<<imbarazzarsi? Henry? Ma sei sicura di conoscerlo bene, Jess?>> dice Emma
<<certo, lui me lo ha sempre detto>> dico io molto convinta di ciò che dico
<<sei sicura che stiamo parlando dello stesso Henry?>> mi chiede sua sorella. E qui mi blocco. Mi ripeto quella stessa domanda nella mia testa."Stiamo parlando dello stesso Henry? Oppure lui mi ha fatto conoscere una parte di lui che non esiste o, peggio ancora, che sia falsa?"  e poi un'altra domanda si impossessa di me "e se non conoscessi Henry abbastanza? O, peggio ancora, non lo conoscessi per niente?"
Troppe domande, nessuna risposta.

<<sei sicura che Henry si sia mostrato a te per quello che è realmente?>> chiede la sorella inondandomi la mente di domande sempre più frequenti e sempre più improbabili e peggiori.
<<Emma, ora basta>> la ferma il fratello.
<<no, falla continuare. Almeno lei sembra volermi dire come stanno realmente le cose>> sbotto io con non so quale coraggio.
<<dato che lei te lo sa dire, come stanno realmente le cose?>> chiede lui con un aria da "so tutto io ".
<<vuoi saperlo? Bene te lo dico. Le cose stanno così: tu mi stai dicendo solo bugie e solo con l'arrivo di tua sorella, della quella non sapevo nemmeno l'esistenza, vengo a scoprire che, non solo mi hai tagliato fuori dalla tua famiglia non dicendomi nulla, ma mi hai anche mostrato una parte di te che non esiste, Henry. Io conosco Henry quello dolce, che si imbarazza e che si preoccupa per me. Tua sorella, invece, mi pare di aver capito che conosca Henry che si arrabbia, che non si imbarazza e che non si preoccupa di niente e nessuno>> dico tutto d'un fiato.
<<è esattamente quello che conosco>> dice Emma con l'intenzione di cambiare aria, ma è sempre la stessa. L'aria che c'è qui dentro è pesante, piena di dubbi.
<<Hai ragione. Non ti ho mai parlato della mia famiglia, non mi piace parlarne. Ma io non ti ho mostrato una parte di me che non esiste. Ti ho mostrato una parte di me che non avevo mostrato a nessuno prima d'ora, una parte della quale nemmeno io sapevo l'esistenza. Una parte che aveva bisogno di te per venire fuori>> dice con tono dolce
<<bleah, non avevo mai visto mio fratello così sdolcinato>> dice Emma
<<piantala Emma>> dice Henry ed Emma esce dalla camera.
<<ti prometto che ti parlerò di tutta la mia famiglia, un giorno>> dice lui
<<e quel giorno può essere oggi?>> chiedo io aspettando la sua risposta con impazienza
<<certo, ma prima devo andare un attimo di là, devo dire una cosa a Thomas>> dice lui e una fiamma si impossessa di nuovo di me
<<quindi andare a parlare con il tuo amico di chissà quale cavolata è più importante di parlare di te stesso e della tua famiglia alla tua ragazza?>>
<<no, non è più importante per me. È più importante per completare i pezzi della storia che devo raccontarti>>dice con tono dolce. Sembra che nemmeno lui abbia voglia di litigare per oggi.

O almeno non più.

Spero solo che non mi stia mentendo ancora perchè, se c'è qualcosa che non tollero proprio, sono le menzogne.

Amore è la risposta - Lethal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora