Capitolo 31

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Pov Tessa

"Sign of the times" Harry Styles


<<allora mi perdoni?>> mi chiese Henry
<<certo che ti perdono, ma la prossima volta chiedi, e non agire alle mie spalle>> dissi.
<<va bene, se vuoi puoi raccontarmi tutto anche adesso, sai che ci sarò sempre per te, rimarrai per sempre la mia dormigliona dopotutto>> disse.

Mi voltai nella sua direzione, lo fulminai per il modo con il quale mi ha chiamata, anche se a volte lo trovo dolce, ma questo non glielo dirò mai. E iniziai a ricordare.

Flashback

Mamma è appena andata via, e il foglio che mi stava dando papà è ancora lì, sul tavolo.
Lo guardo, è come se quel foglio mi stesse chiamando, come se dicesse: "vieni Tessa, sono qui."

Allora presi coraggio e andai verso il tavolo.
Salii sulla sedia, stando attenta a non fare troppo rumore, o mio fratello mi avrebbe sentita, e afferrai il foglio e la penna.

I miei occhi iniziano a scorrere liberi su quel foglio dal mistero oscuro.

In alto vi era un grande sigillo che raffigurava una grande "S" scritta in caratteri eleganti , quasi ripresi da una scrittura di un anziano, come quelle dei dottori.
Poi, un po' più in alto, ma sempre al centro, vi era la scritta "matrimonio combinato".
Quella era la scritta che dominava tutto il foglio, tutto quello che c'era scritto lì, derivava da quel grande titolo, imponente, ma allo stesso tempo pauroso.
Poi seguivano le seguenti frasi:" Io,Tessa Jessica Barkinson, dichiaro di voler sposare il signor Ethan Scott quando compirò 20 anni, in cambio di 6.000.000.000$ alla mia famiglia.

Firmato
Tessa Jessica Barkinson"

Scrissi il mio nome nel modo più leggibile possibile, poi posai la penna.

Portai il foglio a mio padre, che mi guardò con un sorriso stampato in volto.


<<si vede che sei figlia di tuo padre>> disse e poi mi diede un bacio sulla guancia, bacio, che non manifestava amore, né dolcezza, quel bacio non era un bacio che un padre da alla propria bambina.
Era un bacio assetato di denaro, l'unica cosa per cui mio padre respira.

Fine flashback

Qualche lacrima iniziò a rigarmi il volto, ma non riuscirono a percorrere tutta la guancia, perché la mano di Henry le raccolse.

<<ehi, se non te la senti puoi anche non raccontarmi>> disse guardandomi dritto negli occhi. Cavolo, ho trovato sul serio il ragazzo migliore del mondo.

<<nono tranquillo, ce la faccio, e poi tu hai diritto di sapere>> dico tirando su col naso. Poco dopo sentii un braccio cingermi le spalle, un braccio che in qualunque posto del mondo, mi fa sentire a casa. Quel braccio mi ricorda che se non avrò un posto, lui sarà sempre lì, pronto ad accogliermi, qualunque cosa succeda. <<allora, tutto è iniziato quando ero più piccola, circa sette anni, se non erro>> faccio una piccola pausa e continuo <<stavo giocando con le bambole e a un certo punto arrivò mio padre che, ricordo era stato licenziato da poco, quindi era tutto il giorno seduto davanti al computer in attesa che arrivasse qualche comunicazione di lavoro, o magari qualche stupido inganno dal quale avrebbe ricavato molti soldi, ed è quello che ha fatto con me. Lui non mi ha mai voluto veramente bene, e sapeva che se mi avesse chiesto qualcosa avrei accettato, soprattutto perché ero solo una bambina ingenua, e avrei fatto qualsiasi cosa pur di vedere mio padre anche solo sorridermi, o abbracciarmi. Così, quando mi ha chiesto di firmare quel contratto, non esitai e firmai>> conclusi il racconto e guardai Henry.

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