5. Questioni con l'Universo

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Michael

Dio mi odia e ci tiene a farmelo sapere.

Non saprei spiegare in altro modo la situazione. Grazie Universo, ti voglio bene anche io. Solo, la prossima volta che devi fare una cosa del genere avvisa in modo che mi prepari a tutto ciò. D'accordo? Grazie.

Molto bene, ora mi metto anche a immaginare conversazioni inesistenti con l'Universo. Avevo sentito dire che ci sono persone che hanno Saturno contro, il quale potrebbe procurare qualche situazione scomoda e magari recare disagio alla persona interessata. In tal caso, io ho tutto il Sistema solare contro.

《Siamo arrivati!》annuncia mia madre con entusiasmo. Questo è il posto dove lei è cresciuta e dove ha incontrato mio padre.
Beh, non so se si possa chiamare proprio colpo di fulmine il loro, più che altro colpo di fortuna. Alfio, il padre di mia madre, di conseguenza mio nonno, è un uomo particolarmente ricco, possiede un'importante agenzia di viaggi che guadagna bene, mentre i miei nonni paterni... diciamo che loro non navigano proprio nell'oro.
Quindi il loro è stato più un matrimonio di convenienza che d'amore. E direi che si vede.

Francavilla al mare...
Che razza di paese si potrebbe chiamare "Francavilla al mare"? Voglio dire, sì, lo vedo che c'è il mare, non serve che sia anche nel nome del paese, già sono nauseato a sufficienza.

Fisso con sguardo torvo il cartello sbilenco che cita testualmente "Benvenuti a Francavilla al mare". Altro che Francavilla al mare, benvenuti all'inferno, semmai.

《Su, Michael, sorridi un po'》
Su, Michael, tenta di non imprecarle contro in mandarino.

Questo posto è dimenticato da Dio, odio il mare e sinceramente comincio a odiare anche lei... non posso ridere e scherzare e urlare agli unicorni volanti "Ma è tutto meraviglioso!"

Arriviamo davanti a casa di zia Filomena che ci ospita per la nostra lunga permanenza. Un mese e mezzo. Un cazzo di mese e mezzo di inferno.

Non so come mai, ma appena ha visto il posto papà si è rilassato, probabilmente gli sono tornati in mente i ricordi dell'infanzia, ha cambiato idea sul mare... non ne ho idea. Forse semplicemente mamma gli ha messo della Cocaina nel caffè.

《Finalmente siete arrivati! Da quanto vi aspettavamo!》esclama zia Filomena a braccia aperte appena ci vede.

《Sono contentissima che siate qui!》aggiunge.
E devi vedere come siamo contenti noi..., penso tra me e me.

《Michael! Ma quanto sei cresciuto? Sei diventato un uomo! Quanti anni hai ora? Quindici?》domanda lei. Beh, mi conosce bene devo dire.

《A settembre veramente ne compio diciotto》rispondo laconico.

Lei rimane interdetta per qualche momento.

《Perché io ti ricordavo quindicenne?》

《Perché l'ultima volta che siamo venuti ne avevo quindici》replico sull'orlo di una crisi di nervi.
Sono appena arrivato e già sono esaurito.
Si prospetta un'estate di merda.

Un'estate di noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora