17. Si chiama Mirko?

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Ginevra

Non credevo sarebbe mai successo, invece eccomi qui, nel mio bel vestitino da cocktail azzurro a camminare spedita verso Mattia, che mi attende seduto al bancone accanto a Michael.
La vita a volte sa essere imprevedibile.

In realtà non credevo mi potesse piacere uno come lui, non pensavo fosse il mio tipo, l'avevo sempre dato per scontato perché in effetti non mi ero mai fermata a guardarlo per davvero, ma tutto sommato è un bravo ragazzo.
Oddio, ma se fossi attratta da lui solo perché mi spaventa l'idea di stare da sola?
No, non è possibile.
Com'è che si chiamava... codipendenza? No. Non è il mio caso. Io sto benissimo da sola. Credo. In effetti non ci ho mai provato.

Tutti i pensieri vengono azzerati quando incontro il sorriso radioso di Mattia, che mi attende in tutto il suo fascino. Wow.

《Wow, wow. Che splendore, Gin!》esclama quando mi vede.
Avvampo. Tanto.
Ho le guance in fiamme, cazzo.

《Anche tu non stai male》
Non male? È uno schianto!

《Io ti ho detto splendore, mi merito qualcosa di più di "non stai male"》mi dice scherzando.

《Ragazzi, vi lascio soli? Che dite? Non voglio prendere parte a questo imbarazzo condiviso》si intromette Michael.
Uffa.

《Sì》rispondo d'istinto.

《Ehi, dov'è la strega?》domanda curioso. Un po' troppo forse.
Considerando che si sta palesemente riferendo a Silvia non dovrebbe essere così interessato. Strano.

《Ha un appuntamento》replico con un occhiolino indicando con un cenno lei e Mirko che ballano al centro della pista.
Niente da dire, lui non è un gran ballerino e Silvia mi sembra un tantino a disagio ad avere un tricheco spastico davanti che cerca di ballare.
Forse avremmo dovuto davvero chiedere il suo parere.

《Wow, c'è qualcuno che esce con la strega? Intenzionalmente?》domanda strabuzzando gli occhi.
Come se poi non ci credesse...

《Eh già. Si chiama Mirko》lo informo.
Noto il suo sguardo indurirsi leggermente.

Si chiama Mirko?》quasi urla.

《Già》

《Mai sentito》bofonchia.

《Grazie al cazzo, sei arrivato da poco, lui è qui tutti gli anni. Fa la corte a Silvia da un po' di tempo ormai. Una corte serrata》gli spiego, notando il suo spiccato interesse.

《Peggio per lui. Ad essere sinceri, mi fa un po' pena》ribatte scrollando le spalle.

《Farò finta di crederci》

《Ora, se non ti dispiace, o ti trovi qualcuno con cui ballare oppure resti qui a fare da terzo incomodo. A te la scelta》gli dico.
Non gli permetterò di rovinare la mia chance con Mattia.

《D'accordo, vado di là allora》ci comunica telegrafico, allontandosi.

《Quei due finiranno insieme》commenta Mattia.

《Già, mi sa di sì》

《Beh, almeno loro sono fortunati ad aver trovato la loro anima gemella, solo che ancora non lo sanno》

《E tu l'hai trovata?》azzardo.

《Non ne sono sicuro》risponde con un'aria leggermente triste.

《Mi sembrava che con Anita andasse bene, no?》mento.
No, tutti sanno che va male, ma voglio sapere che mi risponde.

《Non proprio. Sai, ha un carattere difficile》mi spiega giustificandola.
Altro modo per dire che una stronza grandissima.

《È un eufemismo》commento sottovoce.

《Litighiamo spesso, in fondo credo di volerle bene, ma forse non abbastanza》continua.
Drizzo le orecchie. Volerle bene?
Non è amore? Non è amore!

《Credevo l'amassi》insinuo tentando di risultare dispiaciuta per la loro imminente rottura.
Sì, sono una gran brutta persona.

《Era così, ma poi è cambiata... Santo Cielo, non la sopporto più》sbotta sbuffando.

《Mi dispiace molto. Se hai bisogno, sappi che ci sono》

《Ehi, tu all'inizio mi odiavi. Perché adesso ti comporti come se fossi la mia migliore amica?》domanda curioso con un sorriso.

《Beh, credo di averti sottovalutato, ed è davvero un peccato》rispondo.

《Già. Un vero peccato》ribatte avvicinandosi sempre di più.
Siamo sempre più vicini, l'uno a un soffio dall'altra.
Manca così poco per far sì che le sue labbra sfiorino le mie e...

《Brutto stronzo egoista verme schifoso!》urla una voce raggiungendoci.
Cazzo.

Un'estate di noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora