Michael
Mettiamo in chiaro una cosa: il fatto che Silvia stia ballando con quel Mirko non mi interessa affatto. Mi stupisce solo che ci sia qualcuno che possa essere intenzionato ad uscire con lei senza essere costretto. Quale pazzo lo farebbe?
《Ehi, ciao》mi saluta una ragazza bionda avvicinandosi.
E ora questa chi è?《Ciao... Ti conosco?》domando confuso. Non mi pare di averla mai vista.
《In verità no, sono un'amica di Silvia》
Stento a crederlo. Silvia non ha molti amici da quello che ho capito e le sue uniche due amiche sono Ginevra e Marta; in più, non l'ho mai vista insieme a questa. Può darsi che mi sbaglio, ma il mio istinto mi dice di non fidarmi.《D'accordo...》
Non so bene cosa rispondere, io a questa non l'ho mai vista, forse è qui da sempre ma io non ci ho fatto caso.《Mi chiamo So...》
Prima che possa anche solo finire di parlare, mi viene un'idea. Folle, di sicuro. Ma è un'idea.《Vieni a ballare?》le chiedo di punto in bianco, cosa che mi fa capire perfettamente ciò che già avrei dovuto sapere: sono un completo idiota.
《Oh, certo!》cinguetta allegra.
A dire la verità, non mi interessa come si chiama, non mi interessa di andare a ballare e non mi interessa nemmeno un po' che Silvia abbia la mano di quel tipo sul fianco, ma voglio comunque distrarmi.
Diamine, sto diventando incoerente a livelli disumani.Prendo la mano inanellata della ragazza accanto a me, ma quando mi stringe il braccio i suoi artigli laccati fucsia mi danno fastidio.
《Vieni》dico portandola più vicino possibile alla coppia innamorata. Che schifo.
《Sei nuovo, non è vero? Io vivo qui da molto tempo ormai, però sogno di trasferirmi a Los Angeles e studiare estetica...》
Smetto di ascoltarla.La mia testa è catalizzata su Silvia che ride con quel tipo che non sa di niente. Ha i capelli rossi e le lentiggini, ma mi urta profondamente il sistema nervoso. Non dovrebbe, ma lo fa.
Appena Silvia si accorge di me che sto ballando con la ragazza di cui non so nemmeno il nome, mi rivolge un sorriso strano, molto tirato. Non le fa piacere vedermi, questo è chiaro.
《Cosa fai?》mi chiede con il labiale.
《Mi diverto》rispondo con un occhiolino, facendo girare in una piroetta la bionda.
Dalla radio passa una bachata latino-americana e la ragazza si dimena accanto a me, ma il mio sguardo è ancorato a Silvia, che non smette di guardarmi. È una tacita guerra la nostra.《Pure io》leggo dalle sue labbra.
Irritante. Solo una parola per descriverla: irritante. E insopportabile.《Ehi, ci sei? Mi sembri assente》La voce della bionda mi riscuote dai miei pensieri.
《Sì sì, ci sono》
《Ti volevo presentare una mia amica》mi dice quando una ragazza, sempre bionda e sempre somigliante a una barbie, mi si avvicina.
《Ciao Michael》pigola sbattendo le lunghe ciglia finte.
《Sai, speravamo di divertirci stasera》arriva dritto al punto Bionda 1.
《Con te》chioccia Bionda 2.
Che peccato, perché io non mi voglio divertire con loro. Ma proprio per niente.《Ragazze, dovremmo fare un'altra volta》dico fingendomi mortificato.
《Oh, come mai?》chiede Bionda 2 rabbuiandosi.
《C'è un mio amico che mi aspetta e...》
《Invita anche lui!》esclama sfacciatamente Bionda 1.
Santo Cielo, perché attiro guai come una calamita?
Il mio intento era quello di... no, non lo so neanche quale era, ho semplicemente visto Silvia con quel rosso e mi è andato in pappa il cervello, ma non volevo finire in questo casino.《Lui... ecco, lui non può. È dell'altra sponda... capito?》arranco tentando una scusa plausibile.
《E non vi potete vedere un altro giorno?》supplica Bionda 2.
《Ha bisogno della mia consulenza. Immadiata》mi affretto a specificare.
《Anche noi abbiamo bisogno di te》cinguetta Bionda 1 con un occhiolino.
Che situazione di merda.《Mi dispiace》
《Ma...》Prima che Bionda 2 possa continuare, una voce la interrompe.
《Michael!》esclama Silvia arrivando in mio soccorso.
Forse è la prima volta da quando la conosco che non la odio completamente, ma anzi, sono sollevato dalla sua presenza.Mi rivolge uno sguardo come per dire "reggimi il gioco", e decido di assecondarla.《Ti stavo dando per disperso, non ti trovavo più!》
《Oh, scusami, ero qui con...》
Cazzo, non mi ricordo il nome.
Per fortuna però, Silvia mi salva di nuovo, interrompendomi prima che possa finire la frase e fare una tremenda gaffe.《Non fa niente. Comunque, ti stavo aspettando di là... Vieni?》mi domanda con voce sensuale, ammiccando. Sta fingendo, ma sento comunque un fremito sotto pelle.
《Certamente》annuisco subito, riprendendomi.《Ragazze, è stato un piacere conoscervi. Sarà per la prossima volta》dico alle signorine dispiaciute, con le labbra arricciate per il disappunto.
Io e Silvia ci allontaniamo, uscendo dal lido in fretta. Ci sediamo su una panchina poco distante e quando siamo abbastanza lontani e nessuno può sentirci, mi decido a parlare.
《Grazie》sussurro debolmente.
《Se con grazie intendi "grazie, Silvia, per avermi salvato, non so come avrei fatto senza di te, sei la migliore", allora... non c'è di che》
《Come sei spiritosa》commento.
Non riesce proprio a non farsi odiare. Poi però mi sorge una domanda.《Perché l'hai fatto? Insomma, potevi lasciarmi lì. E poi come sapevi che non volevo stare con loro?》《Punto primo: l'ho fatto perché non sopportavo più Mirko, mi pestava i piedi in continuazione e non è proprio la persona con cui volevo passare la mia serata》mi spiega.
《E io sì?》non riesco a non chiederle.
《No, affatto》chiarisce subito.《Punto secondo: Si vedeva che eri in difficoltà, un occhio attento come il mio l'ha notato subito》
《Allora devo ringraziare Mirko il pestapiedi》replico.
《Non mi capacito del perché non te ne sia andato subito con bionda e più bionda》dice.
《Non erano il mio tipo》rispondo alzando le spalle.
《Ah sì? E sentiamo, qual è il tuo tipo?》domanda curiosa.
《Non saprei... Forse, qualcuna che sia sicura di sé stessa, ma non egocentrica, qualcuna che riesca a capirmi con un solo sguardo, che non mi giudichi se a volte faccio cazzate, ma che sappia tenermi testa. Voglio qualcuna con cui stare bene e fare gli scemi senza la paura di sentirsi in difetto, qualcuna che sappia ciò che vuole e abbia il coraggio di prenderselo. Una con cui sentire il brivido di quando vuoi quella persona e nessun'altro, che mi voglia per quello che sono e non mi voglia cambiare》spiego.
Mi sa che ho parlato troppo.
La birra è in circolo e sta facendo il suo lavoro per farmi sciogliere, così la lingua non ha un freno e parlo senza inibizioni.《Wow, sei molto sicuro di ciò che vuoi》
《Già... immagino di sì. Non voglio fare l'errore dei miei genitori. Se un giorno deciderò mai di sposarmi - cosa abbastanza improbabile, ma comunque possibile - voglio che sia con la donna che amo, non con una che hanno scelto per me》
《È giusto》
《E tu? Hai qualche requisito in particolare per il tuo principe azzurro?》le chiedo.
《No, ma in ogni caso non li saprai mai, i miei requisiti》
《E perché? Non li soddisfo?》la provoco.
《Sei l'esatto opposto》afferma con convinzione.
《Credo che questo sia un bene》osservo.
《Già, mi sa di sì》
《Benone》
Lo dico, ma non sono sicuro di pensarlo veramente.
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Un'estate di noi
RomanceEstate. La stagione che tutti gli adolescenti aspettano per un anno intero, la stagione che dona un motivo per alzarsi durante le fredde mattinate scolastiche... Vi ricorda qualcosa? Ebbene sì, la storia di Giulia e Thomas continua, ma stavolta i pr...