Da poco più di una settimana sono tornata al Karen, lavorerò solo in cucina e rimarremmo chiusi una, due sere a settimana per le preparazioni più complicate.
Da quando ho iniziato a riprendere il ritmo mi sento meglio.
Sento che sto risalendo in carreggiata.
Mi è mancato tanto stare qui, nella mia cucina che sento un po' come casa. Mi immergo nelle ricette e posso sentire il profumo dei dolci, del caffè appena macinato, l'unica cosa che in questo periodo difficile mi conforta l'anima.La mattina scorre tranquilla, ci sono stati pochi clienti oggi tra cui David. L'ho sentito entrare e salutare Hank, era qui per il suo solito caffè di metà mattina.
Lo so che non avrei dovuto, ma sono rimasta nascosta dietro al frigo finché non se n'è andato.
È ora di pranzo adesso, io e Hank siamo in cucina quando sentiamo il campanello della porta.
Scatto subito a nascondermi, è più forte di me.
Mi chiedo se riuscirò mai a smettere di avere paura, di scattare in allerta ad ogni rumore, ad ogni movimento.Hank mi accarezza il braccio per tranquillizzarmi poi si allontana a vedere chi è appena entrato.
Poco dopo mi chiama, attraverso la porta a ventola.Esco fuori e mi trovo davanti ad una ragazza piccola e dal corpo formoso.
I suoi capelli ora sono a caschetto, neri come i suoi grandi occhi curiosi.
Negli anni può essere un po' cambiata, ma la riconoscerei ovunque.
« Ehi Mag... Come, stai? »Cammina verso di me, mi fissa.
Arrivata dietro al bancone inizio a preoccuparmi.
Mi giro a guardare Hank che fa spallucce, poggiato al muro con le braccia incrociate.Quando mi arriva di fronte con gli occhi pieni di lacrime mi tira a sé, stringendomi con forza.
Fa male.
A mala pena respiro, ma restiamo così.
Strette in un abbraccio soffocante, confortante in un certo qual modo.
Riesco a liberare le braccia dalla sua morsa per darle delle leggere pacche sulla spalla.
Per confortarla e cercare di liberarmi.Finalmente mi lascia riprendere fiato, Hank ridacchia nascondendo il viso dietro la sua manona.
« Credevo di averti persa » sussurra guardandomi.
La stringo di nuovo a me, stavolta con trasporto.
« Mi dispiace, sono stata una vera stronza. »È la persona più dolce e gentile che abbia mai conosciuto.
Ci siamo incontrate per la prima volta al primo anno delle medie.
Di solito mangiavo con Noah e i suoi amici.
Una mattina, non ricordo perché ero seduta da sola alla mensa.
Mi si è seduta accanto e ha iniziato a parlare senza neanche sapere come mi chiamavo.
Dopo avermelo chiesto ha continuato il suo discorso facendomi domande a cui si dava anche delle risposte che secondo lei sarebbero state quelle giuste.
Era o meglio è una vera forza della natura.
La mia dolce, dolcissima Nana.
Ad un certo punto si è fermata a guardarmi.
« Tu non parli molto vero? »
È bastato un cenno con la testa, un sorriso per far si che continuasse a parlottare.
Siamo sempre state molto unite, finché non ho iniziato ad allontanarla è della nostra amicizia non è rimasto più nulla.Guardo Hank e mimo:
A I U T A M I.
Continua a ridere, mima NO con le labbra.
Sospiro attirando l'attenzione di Mag che si scosta, guarda il mio grembiule, ormai macchiato dal suo trucco.« Scusa » singhiozza asciugandosi le lacrime con le maniche del suo vestitino chemisier verde lime.
« Tranquilla.
Perché non andiamo a fare una passeggiata? Così parliamo un po'.
Basta che prometti di non piangere più. »Dopo due frullati e un giro in macchina siamo di nuovo davanti alla tavola calda, sedute sui sedili della sua vecchia utilitaria.
L'imbarazzo di prima è sparito non appena ha iniziato a parlare.
Mi ha raccontato dei suoi studi, vorrebbe diventare una fisioterapista o un medico sportivo.
Mi ha raccontato di quanto sono felici in famiglia che suo padre vada finalmente in pensione.
Ho smesso da un po' di ascoltarla sinceramente. Persa nei miei pensieri guardo fuori dal finestrino.
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Non si scappa dall'amore
ChickLitQuali segreti si nascondono in una tranquilla cittadina ai piedi degli Appalachi? Omicidi irrisolti. Scomparse misteriose che nessuno osa spiegare. Un uomo torna a casa, ma è davvero per scoprire la verità? Ian, eterno cuore solitario, ritorna a Eve...