Cinco | Celos

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Quando suona la sveglia solitamente Pedri non ha problemi ad alzarsi ma stamattina, quando la terribile suoneria del cellulare di Ferrán riempie la stanza, il ragazzo grugnisce infastidito affondando la faccia nel cuscino.
Oggi hanno solo un po' di recupero muscolare da fare dopo la partita del giorno precedente e poi una serie di incontri tattici per analizzare il match e prepararsi alla prossima sfida della fase a gironi. Questo però non significa poter perdere tempo a letto, devono comunque vestirsi, fare colazione ed arrivare in palestra.
Dopo un po' Pedri sente il fruscio di coperte che si muovono, segno che Ferrán si è alzato e finalmente si decide a spegnere quell'aggeggio infernale.
"Oh hermano, è ora di alzarsi"
Eppure quando Ferrán esce dal bagno, quindici minuti più tardi, Pedri è ancora nascosto sotto le coperte. In verità è sveglio ma alzarsi dal letto significherebbe affrontare ciò che è successo ieri sera.
Le cose che lui e Marisol si sono detti, il suo sguardo inequivocabile che deve aver spaventato a morte la ragazza, che dopo la partita sembra essersi dissolta nell'aria.
Ferrán gli tira via il lenzuolo, senza pietà.
Pedri scalcia, tentando invano di beccare la mano del compagno.
"Ma che ti prende? Sei sempre attivo come un armadillo di prima mattina"
Il centrocampista si tira a sedere, passandosi una mano in faccia per cancellare le ultime tracce di sonno.
"Sono un coglione" borbotta, trascinandosi stancamente verso l'armadio per recuperare una tuta pulita.
"Ah ecco, problemi in paradiso, che hai combinato?"
Pedri però lo sorpassa, chiudendosi la porta del bagno alle spalle. Ha bisogno di più caffeina per tutto ciò.


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Quando arrivano in sala a fare colazione sono già tutti lì, come ogni post partita sembra che tutto si muova più lentamente e Pedri ne è grato perché non pensa di poter sostenere una mattinata frenetica.
Trattiene a stento un sorriso di sollievo quando vede Marisol seduta in mezzo a Fermín e Lamine... che ha un post-it attaccato sulla fronte?
Sol, di fronte a lui, tiene in mano un'altra sfilza di fogli colorati e chiede al sedicenne chi è Robespierre e cos'è il periodo del Terrore.
Sono decisamente troppe informazioni da digerire di prima mattina.
Fermín cerca di mimare qualcosa da sopra la spalla della ragazza per suggerire.
"Io spero che ti paghino per tutto questo" è il commento divertito di Dani Olmo che Pedri riesce a cogliere mentre si avvicina al tavolo.
Marisol rivolge al giocatore del Lipsia uno di quei suoi sorrisi in grado di far cadere il mondo ai propri piedi e Pedri ha meno fame di prima.
"Sol è la migliore, non mi abbandona nel momento del bisogno, vero?" – Lamine butta il labbro all'infuori, dopo aver risposto bene all'ennesima domanda.
"Mai chico e poi stai andando alla grande"
Lamine si apre in un sorriso entusiasta.
"Come fai a ricordarti queste cose? Non tocco un libro dalle scuole medie credo" indaga ancora il centrocampista biondo del Lipsia, che si avvicina ancora di più a Sol per sbirciare il contenuto dei foglietti.
"All'università ho fatto un paio di esami di storia" spiega la ragazza, girando il suo caffellatte.
Pedri non riesce a spiegarsi cosa sia questa sensazione acida e fastidiosa che avverte alla bocca dello stomaco.
Dani è un suo amico ed è soltanto gentile con Sol... quindi perché ad un tratto è così geloso?
Non può pretendere che le attenzioni della ragazza siano rivolte esclusivamente a lui.
"Ogni tanto dimentico che sei qui per il tirocinio" è il commento ammirato di Olmo.
"Sol è una specie di genio" rincara la dose Lamine, facendola arrossire.
Marisol scuote la testa divertita.
È comunque vero che Lamine ha degli standard sufficientemente bassi al momento da ritenere geniale chiunque in possesso di un diploma, al contrario suo.
Pedri si lascia cadere stancamente nel posto accanto a Fermín, con Ferrán che lo segue a ruota, e finalmente il gruppetto si accorge della loro presenza.
"Buongiorno! Mi chiedevo che fine aveste fatto"
Pedri ignora il saluto di Fermín e si versa una lunga tazza di caffè.
Sol non dice nulla e lo guarda di sottecchi, senza poterlo evitare. A Pedro neanche piace il caffè.
"La principessa si è svegliata male"
Il commento di Ferrán, per quanto ironico, lo infastidisce da morire ma cerca di reprimere il nervosismo che prova senza un apparente motivo logico.
Rifilare una rispostaccia ai suoi compagni di squadra non è il modo giusto di iniziare la giornata, sopratutto non dopo una vittoria schiacciante come quella della scorsa notte.
Forse sarà che ieri Sol è sparita mentre lui teneva il suo cuore in bella mostra per lei e stamattina scherza con gli altri come se nulla fosse.
Pedri non lo sa, probabilmente sta diventando matto. Non è mai stato un tipo così lunatico, finirà per trasformarsi in Gavi senza accorgersene.
Un paio di sedie più in là sente la conversazione tranquilla di Dani e Marisol proseguire.
Pedro spalma la marmellata su una fetta biscottata con così tanta foga che quella si spezza in due pezzi, cadendo rovinosamente nel piatto ovviamente dal lato farcito. Stupida legge di Murphy.
"Sul serio amico, devi proprio guardare Dani come se volessi staccargli la testa? È imbarazzante"
Pedri si riscuote quando sente la voce di Ferrán nell'orecchio e un po' è grato che l'amico lo tenga sempre sott'occhio.
"Hai ragione..." borbotta.
"Mi dici che ti prende? Che è successo ieri? Eravate lì abbracciati a farvi gli occhioni"
Con un'occhiataccia il ragazzo di Tenerife intima a Ferrán di abbassare la voce, mentre si costringe a mandare giù un paio di cucchiai di yogurt greco.
"Appunto, sono stato troppo sgamato, ora lei chissà che cazzo pensa e mi sta evitando"
Ferrán alza gli occhi al cielo.
"Starà pensando che sei un idiota perché ancora non l'hai baciata"
"Chi deve baciare chi?" – Pedri spera che il pavimento della sala ristorante si apra e lo inghiotta mentre Álvaro, senza malizia, si avvicina per inserirsi nella conversazione.
Il giocatore di Tenerife non perde un colpo, nonostante senta diverse paia d'occhi rivolti nella loro direzione.
"Ferrán e una tipa carina che vede ad Ibiza quest'estate"
Álvaro scoppia a ridere, bevendosi la bugia: "Hai capito il nostro Ferrán? Eh bravo!"
L'attaccante del Barça si volta indignato verso il compagno, che almeno può godere di questa piccola vendetta.
"Ma chi è questa? Perché non so niente?" è il commento allibito di Fermín.
"È il momento della storia!" rincara la dose Lamine.
"Spero che non sia la figlia di nessuno di importante" è il contributo divertito di Marisol, che suscita le risate di tutti ed è in grado di far arrossire Ferrán.
Pedri è felice che per un attimo non sia lui l'oggetto della conversazione.



Mi cielo | PedriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora