Una settimana dopoPedro difficilmente cambia idea su qualcosa.
Eppure bastano 7 giorni per farlo ricredere, quella di una settimana fa non è più la serata più bella della sua vita perché il Barcellona ha appena vinto la Champions League.
La Puskás Aréna Park di Budapest è piena dei colori del Barça, Marc-André ha sollevato al cielo la coppa dalle grandi orecchie e la canzone dei Queen ha risuonato per tutto lo stadio.
Pablo ha segnato il gol che ha regalato loro la vittoria e adesso piange di gioia tra le braccia dei suoi genitori.
Pedro, invece, tiene stretta a sé la sua vittoria più importante: Marisol, a cui ha fatto mettere al collo la medaglia d'oro che gli hanno consegnato poco fa.
Anche lei ha gli occhi lucidi per la felicità.
Pedri sa che questo è il momento giusto e anche se non lo fosse, non riesce più ad attendere oltre.
Per fortuna è stato previdente, correndo anche il rischio di essere poco scaramantico.
"Perché mi guardi così?" chiede Sol ridacchiando, mentre nota lo sguardo adorante di Pedro soffermarsi su di lei più a lungo del previsto.
"Ferrán!" chiama piuttosto il ragazzo, a voce alta, senza mai staccarle gli occhi di dosso e senza riuscire a smettere di sorridere.
Neanche Marisol distoglie lo sguardo, non ci riesce, perché Pedro è così bello, un campione sul tetto d'Europa.
"Dimmi!"
Il ragazzo di Valencia risponde all'urlo dell'amico già con un sorriso stampato in faccia, perché sa bene cosa vuole chiedergli.
"Ce l'hai a portata di mano quella cosa che ti avevo dato?" chiede ancora lui, a voce alta, attirando l'attenzione di qualche altro compagno di squadra e dei suoi stessi genitori, intenti a festeggiare con la famiglia Torres poco più in là.
"Puoi dirlo forte!"
Non si sa bene da dove Ferrán tiri fuori una scatolina di velluto ma la lancia a Pedri con precisione sotto lo sguardo eccitato di Sira, stretta a lui con una bandiera della Spagna attorno al collo. La ragazza ha appena realizzato cosa sta per succedere.
Pedro afferra lo scatolino al volo con due mani senza difficoltà.
Marisol lo riconosce subito e il suo cuore perde un battito.
Pablo, poco distante, osserva la scena con un sorriso sornione dipinto in faccia.
"Oh Dios mío Pepi che cosa stai facendo?" boccheggia Marisol, senza fiato, coprendosi la bocca con le mani mentre osserva Pedri mettersi in ginocchio davanti a lei.
L'intero stadio inizia ad urlare mentre in campo tutti sembrano trattenere il respiro.
Pedro però è tranquillo, non ha più paura, anzi, non si è mai sentito così vivo e sicuro di qualcosa in vita sua.
Non smette un secondo di sorridere e nonostante ci siano migliaia di persone attorno a lui, Pedro guarda solo Marisol.
Apre il cofanetto, rivelando l'anello di diamanti che Sol conosce bene, dopo averlo rivisto nei propri sogni tutte le notti.
Nessuno dei momenti che ha immaginato vale quanto quello.
"So che non siamo nel bel mezzo del Camp Nou, spero possa andare bene lo stesso" inizia, schiarendosi un po' la voce. Sente Lamine trattenere malamente una risata.
Sua madre, invece, già sta piangendo, esattamente come Marisol, che ha il viso rigato da lacrime di gioia.
"Mi dispiace averci messo così tanto tempo ma chiedertelo dopo aver vinto la Champions League mi sembra un ottimo modo di farsi perdonare... Marisol Martínez, rimarrai per sempre il trofeo più importante che io abbia mai conquistato nella mia vita, mi faresti l'onore di sposarmi e continuare a rendermi la persona più felice del mondo?"
Marisol ride tra il pianto e cerca di asciugarsi gli occhi alla meno peggio prima di annuire e saltare tra le braccia di Pedro, che l'afferra prontamente.
"¡Sì sì sì, mil veces sì!"
A quel punto tutti i presenti si abbandonano ad urla di gioia, esultanze e applausi, mentre Pedri cattura le labbra di Sol in un bacio mozzafiato.
Finalmente le infila l'anello al dito.
"Ti amo da morire, lo sai? Sei il mio cielo" gli dice Marisol, con la voce ancora un po' rotta dal pianto e gli occhi che brillano.
Pedro la stringe più forte, nascondendo il viso tra i suoi capelli biondi per non far vedere quanto sia commosso.
"Te amo guapa, por toda la vida" le sussurra all'orecchio prima di essere sommerso dagli abbracci e dalle congratulazioni di Pablo, Ferrán, la sua famiglia e tutti gli altri.
Il cielo brilla di nuove stelle sopra Budapest quella sera.
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Mi cielo | Pedri
Fanfic❝Que ya no quiero nada que no sea contigo❞ A Marisol piace il suo nome - ed anche il suo soprannome, visto che tutti la chiamano Sol - perché esalta il suo modo di sorridere alla vita. Si è sempre reputata una ragazza tranquilla e spensierata, sopra...