Il vestito blu? No, troppo corto.
Quello verde? Oddio, sembra una pianta da appartamento.
Allora rosso? Troppo azzardato?
Marisol sbuffa sonoramente, sbattendo la testa contro l'anta dell'armadio.
Casa sua è di nuovo un disastro, solo che stavolta i vestiti sparsi in giro arrivano fino al lampadario.
È il suo primo appuntamento con Pedri. Primo vero appuntamento e il ragazzo ci ha tenuto a dirle di vestirsi elegante.
Tradotto: Sol è in crisi.
Sono passate due settimane dal giorno della laurea e le cose sono andate incredibilmente bene, tanto che Marisol si aspetta un conduttore televisivo che interrompa il fluire della sua esistenza per dirle che è stato tutto uno scherzo.
Invece eccola qui, alla disperata ricerca di un abito indossare per questa sera.
Lancia uno sguardo allarmato al suo cellulare.
È quasi in ritardo, ma non è una novità.
Sira, la ragazza con cui Ferrán è tornato insieme da poco e che subito ha fatto amicizia con Marisol, le ha scritto in chat che metà dei vestiti di cui ha mandato le foto sono perfetti. Ciò è sufficiente per convincere Sol che nessuno di essi lo è.
Ringrazia il cielo di essersi già truccata e fatta la doccia altrimenti il suo ritardo sarebbe stato così colossale che Pedri avrebbe potuto pensare che Sol gli stesse dando buca. Sarebbe stato comprensibile, per fortuna Pedro sa perfettamente che quando Sol dice "cinque minuti e scendo" in realtà le manca ancora mezz'ora.
Ripesca dai meandri dell'armadio il vestito verde acqua che ha indossato a Siviglia ai diciott'anni di sua cugina, da quando l'ha portato a Barcellona non ha mai visto la luce del sole.
Sol si convince che andrà bene e cerca di darsi una calmata.
È soltanto Pedro, è tutto okay.
Quando Marisol scende di casa, con soli dieci minuti di ritardo, Pedro la sta già aspettando appoggiato alla portiera della sua macchina.
Da poco ha dato via l'anonima Mini verde per una Porsche abbastanza elegante, un piccolo lusso che ha deciso di concedersi.
Indossa un completo blu notte con sotto una camicia di cui porta i primi due bottoni aperti e Sol potrebbe davvero iniziare a boccheggiare per quanto è bello.
Si stacca dall'auto per venirle incontro... con un mazzo di rose rosse tra le mani.
La galanteria di Pedri non smetterà mai di farle venire il batticuore.
"Ciao guapa" la saluta dolcemente, lasciandole un bacio all'angolo della bocca prima di porgerle i fiori.
"Hey... sono meravigliosi, grazie"
"Tu sei meravigliosa" è il commento di Pedro, che la guarda dalla testa ai piedi come se non avesse mai visto spettacolo più bello.
Marisol arrossisce sotto il suo sguardo e non può evitare di rubargli un vero bacio stavolta.
"Dove andiamo?"
Sol è una delle persone più curiose che Pedro abbia mai conosciuto ed è certo che glielo chiederà per tutto il viaggio.
"Al mare" si limita a dire, sorridendo, senza staccare gli occhi dalla strada.
È un'indicazione abbastanza vaga considerato che si trovano a Barcellona.
La voce di Quevedo come al solito riempie l'abitacolo della Porsche nera di Pedro.Me pide que le dé cariño
Que nadie le hace lo que le hago yo
Me pide que le cante lento
Ella baja lento y se me olvida toI loro occhi si incontrano mentre il sole tramonta nel mare catalano, illuminando tutto il cielo di arancione.
La mano di Marisol si poggia su quella di Pedri, salda sul cambio.
È come se si fossero detti "ti amo" senza aprire bocca.
Il ristorante che ha prenotato Pedro è un locale esclusivo e tremendamente romantico alla playa de Bogatell, una terrazza sulla spiaggia.
Pedri non lascia nulla al caso, aprendole la portiera per farla scendere e spostandole la sedia per farla sedere. Sol non riesce a smettere di sorridere.
Nessuno l'ha mai trattata in questo modo, come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Si sente una principessa.
"Pepi tutto questo è... pazzesco" sospira Marisol, guardandosi intorno con aria sognante.
Pedro fa un mezzo sorriso, accarezzandole il dorso della mano che Sol tiene sul tavolo.
"Ti avevo promesso un vero appuntamento"
La sua mente vaga all'indietro fino ad arrivare alla sua stanza al residence della Nazionale in Germania. Sembra passata una vita.
"È più di tutto ciò che potevo desiderare"
"Tu meriti che sia sempre di più, Sol"
Mentre mangiano i loro frutti di mare parlano di tutto come al solito e Marisol si dà mentalmente della stupida per aver provato anche solo un po' di ansia.
Si tratta di Pedro, l'unica persona a cui Sol riesce a dire tutto ciò che le passa per la testa.
"Come sta andando la ricerca del lavoro?" indaga il centrocampista, prendendo un sorso dal suo calice di vino bianco.
Spera che Flick possa perdonare una serata di sgarro.
"Non male, ho fatto alcuni colloqui ma prima di lanciarmi in qualcosa voglio essere certa al cento per cento che sia ciò che mi interessa"
Marisol sa che all'inizio sarà importante fare esperienza ma sta cercando di prendersi del tempo per vagliare le varie proposte, in ogni caso ha ancora da parte i soldi della borsa di studio quindi non si sente pressata.
"È più urgente trovare un nuovo appartamento al momento" aggiunge, in tono divertito.
Quando è arrivata a Barcellona è stato davvero stressante trovare un posto vicino all'università che non le costasse un occhio della testa.
"Non mi hai detto che cambiavi casa" è il commento sorpreso di Pedro, che alza lo sguardo dal proprio piatto.
"La proprietaria vorrebbe affittarlo ad un'altra studentessa e in ogni caso il barrio gotico è un po' lontano dalle aziende con cui ho parlato"
Sol fa spallucce, le dispiace lasciare quello che è stato il suo porto sicuro negli ultimi tre anni ma sa che fa parte della sua crescita. Non pensava di rimanere per sempre nel suo minuscolo monolocale da studentessa fuori sede dopotutto.
"Vieni a stare da me" le propone Pedro così, su due piedi, abbandonando per un attimo il suo atteggiamento riflessivo e misurato.
Marisol sbatte le palpebre una, due, tre volte, certa di aver sentito male.
"Intendi... a casa tua?"
Sol è andata a casa di Pedri per la prima volta la scorsa settimana, quando il ragazzo doveva passare a prendere un cambio di vestiti.
È un grazioso attico con vista sulla Barceloneta, luminoso e pieno di finestre a vetrata.
Pedro arrossisce e risponde con una risatina nervosa.
"Beh sì... cioè visto che stiamo insieme molto spesso e poi è molto più vicino al lavoro e... ma soltanto se ti fa piacere, non sentirti obbligata! Diablos, sto straparlando, vero?"
Il ragazzo si sente un po' a disagio. Non voleva essere così diretto e spaventare Sol ma la prospettiva di potersi addormentare con lei tra le proprie braccia ogni notte gli ha mandato il cervello in black-out.
Si dà mentalmente dello stupido.
"Dici sul serio?" gli chiede Sol, timidamente.
"Non voglio essere precipitoso, davvero, perché voglio fare le cose per bene... ma è ovvio che dico sul serio, fosse per me vivremo in simbiosi nena"
Per Marisol ormai sembra una costante avere il batticuore ogni volta che Pedro le dice una cosa del genere.
Forse dovrebbe iniziare a preoccuparsi e farsi vedere da un bravo cardiologo perché rischia un infarto a giorni alterni.
Lentamente la ragazza si apre in un sorriso luminoso mentre la cameriera sistema davanti a loro il dessert.
"Dovevi proprio prenotare in questo posto così elegante?"
"Perché? Non ti piace?"
A volte Marisol lo confonde.
Lei sorride della sua ingenuità.
"Lo adoro ma non è il posto adatto per alzarmi e baciarti come se non ci fosse un domani"
Per par condicio anche Pedro pensa che prima o poi Marisol attenterà alla sua vita.
Dopo aver diviso un dulche de leche (in realtà Pedri ne ha preso solo un paio di cucchiai perché non avrebbe mai tolto a Sol il suo dolce preferito) fanno una passeggiata sulla spiaggia.
"È il miglior primo appuntamento della mia vita" gli confessa lei, mentre se ne stanno abbracciati vicino alla riva.
L'aria autunnale non ha ancora colpito Barcellona, la notte è tiepida.
Pedro le lascia un bacio tra i capelli.
"Dovevo essere certo di conquistare la mia princesa"
Marisol scoppia a ridere.
Come se non l'avesse già fatto.
"Per quello non c'era bisogno di impegnarsi"
La mano di Pedri le percorre tutta la guancia con delicatezza.
Sol si sporge in avanti, reclamando le sue labbra, e Pedro non ha bisogno di farselo dire due volte.
I loro respiri si mischiano e Marisol lascia vagare le mani all'altezza dell'attaccatura dei capelli del ragazzo, poco sopra il colletto della camicia. Lui gioca un po' con il suo labbro inferiore, lo tormenta con i denti e con la lingua, facendola sospirare contro la propria bocca.
"Quindi... andiamo a casa tua?"
Il sorriso con cui Pedri accoglie quella richiesta è folgorante.#
Finalmente sente le mani di Pedro ovunque: sul viso, tra i capelli, lungo il collo, sui fianchi, in mezzo alle cosce.
Il suo tocco è così lento e delicato che la passione la sta consumando.
Vorrebbe dirgli di muoversi, di stringerla, che non si romperà sotto il suo tocco.
"Pedro" ansima contro le sue labbra, mentre lui le preme la schiena contro ogni superficie disponibile nell'attico alla Barceloneta.
"Sol" è la sua risposta ugualmente spezzata, mentre si perde nel profumo della pelle della ragazza.
Ha sognato quel momento dal loro primo bacio in Germania ma anche tutte le volte che l'ha visto madido di sudore in campo, con la pelle accaldata dopo l'allenamento o a petto nudo dopo una partita. Non c'è un momento in cui Marisol non abbia sognato il corpo tonico di Pedro stringerla esattamente così.Es que no sé cómo decírtelo
Yo quiero que seas mi nena
Por favor, no me digas que no
Te regalaré mi corazónOgni carezza di Pedro è misurata e mai troppo spinta perché farebbe qualsiasi cosa per mettere a proprio agio Sol e procurarle piacere in ogni modo possibile. Lei, invece, è smaniosa.
"Non sono un'allucinazione Pepi, puoi stringermi più forte" mormora Marisol con il fiatone quando finalmente il retro delle sue ginocchia incontra il materasso del letto di Pedri. Il tono di Sol è dolce come miele.
"Voglio solo farti stare bene" è la sua risposta appena sussurrata.
Pedro la guarda con gli occhi che brillano e Marisol quasi vorrebbe piangere per quanto amore le gonfia il petto.
"Tu mi fai sempre stare bene"
Il bacio successivo che Pedri le lascia è decisamente meno casto e le fa tremare le gambe.
La schiena di Sol incontra le morbide lenzuola di cotone mentre Pedro la sovrasta, le ginocchia ai lati dei suoi fianchi per creare quella frizione che tanto brama e i gomiti puntati sul materasso per non schiacciarla.Vamos a Las Palmas el finde,
planeemos el futuroNemmeno Marisol sa come sia riuscita a sfilare ogni singolo bottone della camicia di Pedro dalla propria asola a causa del tremore alle dita.
Adesso l'indumento giace sul parquet della camera da letto insieme all'abito di Sol e ai pantaloni del completo. Chissà la giacca in quale stanza è stata abbandonata quando sono entrati in casa, già persi l'uno nell'altra.
"Haces el amor conmigo esta tarde"
Bastano quelle parole, pronunciate con la voce roca di Pedro, a farle venire i brividi per tutto il corpo.
L'unico modo che Sol conosce per rispondergli è baciarlo nuovamente, schiacciandosi ancora di più contro il suo corpo fino a diventare una cosa sola.
Il mondo si ferma per un attimo quando Pedri, nel momento più intimo della loro notte insieme, si ferma per guardarla negli occhi. Delle gocce di sudore gli scendono lungo il petto, interrompendosi lì dove i loro corpi si sono uniti.
È Marisol a dire "ti amo" per prima con la voce affannata, occhi negli occhi, le mani intrecciate.
Pedro butta fuori un respiro che non sapeva di star trattenendo mentre poggia la fronte sudata a quella di Sol.
"Ti amo guapa, eres mi cielo"Nena, es que como tú no hay ninguna
Brillas en la noche como lo hace la luna
Me pones demasiado mal, me vuelves un animal
Si tu cuerpo es prohibido, soy un criminal
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Mi cielo | Pedri
أدب الهواة❝Que ya no quiero nada que no sea contigo❞ A Marisol piace il suo nome - ed anche il suo soprannome, visto che tutti la chiamano Sol - perché esalta il suo modo di sorridere alla vita. Si è sempre reputata una ragazza tranquilla e spensierata, sopra...