L'unico modo per Pedri di togliersi dalla situazione di merda in cui si è infilato è evitare il discorso "matrimonio" come la peste, così non rischia di trascinare anche Ferrán e Sira nel guaio in cui si è cacciato da solo.
Fa sparire l'anello, mettendolo al sicuro nella cassetta di sicurezza dove avrebbe dovuto tenerlo dal primo momento, e spera che Marisol si dimentichi presto di tutta quella faccenda.
Evita l'argomento anche con Pablo perché non vuole finire a discutere con lui.
Per quanto sia importante il parere di Gavi, Pedro si è un po' pentito di aver ascoltato il consiglio del suo migliore amico piuttosto che seguire l'istinto.
Adesso la proposta è rovinata e chissà quanto dovrà aspettare per riprovarci.
Marisol dal canto suo cerca di fingere che la questione dell'anello le sia scivolata addosso come se niente fosse.
Non mette più in mezzo il fatto con Dani e Lamine né fa altre domande a Pedro riguardo la proposta che Ferrán, apparentemente, sta preparando.
Agli occhi di un osservatore poco attento potrebbe sembrare che Sol sia quella di sempre, sorridente e gentile con tutti, di buon umore e rilassata. Pedro però lo sa che c'è qualcosa che non va e detesta il non essere in grado di individuare la causa della mancata scintilla nello sguardo di Marisol.
"Che ne dici di un viaggetto?" le propone una sera a cena, all'improvviso, dopo aver visto Sol perdersi nei propri pensieri per l'ennesima volta.
La ragazza sembra vagamente divertita.
"Ora? Così saltiamo entrambi la semifinale di Champions League, a Flick e Romeu viene come minimo un aneurisma"
Pedro si abbandona ad una risata.
Anche il Barça Femení è riuscito ad agguantare l'ambita semifinale e dire che sono giorni stressanti per il club è dire poco, ci sono miliardi di cose da fare. Solo quella settimana Sol ha dovuto controllare ed approvare dodici interviste.
"Intendevo subito dopo la fine della stagione, nena"
"Pensavo andassimo a Tenerife"
Solitamente sono quelli i piani, qualche settimana di relax sull'isola natale di Pedri e quest'anno alcuni giorni tra la Croazia e Montenegro con Sira e Ferrán su uno yacht in mezzo al mare.
"Una settimana solo io e te da qualche parte, figurati se ai miei genitori dispiace"
Marisol gli rivolge un mezzo sorriso, allettata dalla proposta. Non ci vuole un genio per capire che Pedro vuole toglierle dal viso quell'espressione pensierosa ma in ogni caso Sol crede che una vacanza in solitudine sia proprio quello di cui hanno bisogno.
"Hai pensato a qualcosa?"
Hanno un viaggio alle Maldive in sospeso ma per una settimana soltanto sarebbe un po' fuori mano.
Pedro sorride, soddisfatto di ricevere la domanda che stava aspettando, e allunga il cellulare sul tavolo all'indirizzo della ragazza.
Sol osserva le foto dall'iPhone di Pedri, che mostrano un resort meraviglioso a due passi dal mare, immerso nella natura.
"Wow sembra pazzesco"
"Niente Grecia o Baleari, niente casino e nessun paparazzo, solo io e te su una spiaggia dell'Algarve"
Come al solito Pedro ha già organizzato tutto, stavolta la direzione è il Portogallo. Marisol non potrebbe essere più felice della meta scelta.
"È perfetto" gli conferma e per la prima volta da giorni un sorriso sincero le illumina il volto.
Per il ragazzo vale più di un goal in Champions League.
"Tu sei perfetta"
Dopo quasi due anni, Sol comunque non può fare a meno di arrossire sotto il suo sguardo intenso.
Pedri si alza, fa il giro del tavolo, e le prende delicatamente il viso tra le mani per baciarla con trasporto. Marisol si sente come se stesse volando.
"Ti amo, lo sai, vero?" le chiede, in cerca di conferme.
Non se lo perdonerebbe mai se la stronzata della proposta avesse rovinato qualcosa tra loro.
Sol gli stringe le mani tra le sue senza esitazione.
Non può avercela con Pedri solo perché ha trovato un anello non suo su cui si è fatta centinaia di film mentali. Non può avercela con Pedri e basta perché lui è sempre il solito uomo dolce e premuroso che migliora ogni sua giornata e su quello Marisol non ha dubbi.
"Certo che lo so, ti amo anch'io"#
L'unica persona, oltre a Pedri, che ha notato lo strano stato d'animo di Marisol è suo cugino Pablo.
Il ragazzo di Siviglia non immagina subito che si tratta della delusione per aver scoperto che l'anello non fosse il suo.
Anzi, Gavi deve fingere di non sapere proprio nulla, quindi meno ne parla meglio è visto che è totalmente incapace di tenere un segreto.
È uno degli ultimi weekend prima della fine del campionato ma Pablo non è stato convocato a causa di un fastidio al polpaccio avvertito un paio di giorni prima. Visto che il Leganés è un avversario tranquillo e il Barcellona è saldamente al comando della Liga, Flick ha preferito non rischiare.
Marisol sa perfettamente quanto Gavi sia insofferente in queste situazioni così l'ha invitato a casa per guardare la partita insieme, visto che il campionato del Barça Femení ormai è concluso.
"Vuoi piantarla di andare su e giù? Mi fai venire il mal di testa" si lamenta lei, mentre il cugino misura ad ampie falcate il perimetro del salotto.
E fidatevi, quel soggiorno è molto grande.
La partita nemmeno è iniziata, i ragazzi stanno facendo riscaldamento allo stadio municipale di Butarque.
"Sono in tensione!" si giustifica Pablo, alzando le mani.
"Ma abbiamo praticamente vinto il campionato!"
"Non dirlo! Porta sfiga!" esclama indignato, facendo il segno delle corna.
Marisol alza gli occhi al cielo, ormai rassegnata.
Dovrebbe capitare un cataclisma naturale per impedire al Barcellona di vincere la Liga ma Gavi non ci crederà fin quando non gli consegneranno il trofeo la prossima settimana.
Per fortuna i ragazzi tranquillizzano Pablo segnando due goal nei primi venti minuti di partita. La seconda rete è di Pedro e Marisol sorride mentre le telecamere inquadrano il ragazzo riproporre la sua esultanza ormai iconica: il gesto degli occhiali per suo padre e l'iniziale di Marisol, seguita da un cuore.
Gavi le ruba un'occhiata fugace.
"Ti vedo meglio"
Sol si volta verso di lui incuriosita.
"Che intendi dire?"
Il ragazzo fa spallucce: "Nelle ultime settimane sembravi un po' giù di morale, felice di preparare le valige?"
È stata una stagione lunga, dentro e fuori dal campo, con la storia dell'anello e la semifinale di Champions League contro la Juventus che i ragazzi sono riusciti a strappare all'ultimo secondo giusto qualche giorno prima.
Gavi pensa che tutti loro abbiano bisogno di una vacanza appena le varie competizioni saranno finite, quest'anno li ha davvero stremati.
Marisol si mantiene vaga.
"Sto bene, avevo solo qualche pensiero per la testa"
"Sai che puoi parlarmi di qualsiasi cosa, prima"
Sol si prende qualche istante per fissare suo cugino, che le rivolge un mezzo sorriso.
Pablo è cresciuto, nonostante abbia quasi ventidue anni adesso sembra più un uomo che un ragazzino. L'infortunio l'ha fatto maturare molto.
Nonostante sia estremamente ambito dal popolo femminile, non si riesce mai a capire se stia uscendo con qualcuna. Preferisce mantenere il segreto, la maggior parte delle volte non si tratta di una cosa seria, temendo che possa distoglierlo dal calcio. Del resto Gavi è sempre il solito, con la testa nel pallone, letteralmente.
Per Marisol rimane il bambino con gli occhi vispi con cui ha trascorso tutta l'infanzia e un po' anche il resto della vita.
Il fratello che non ha mai avuto.
"Non è niente di così importante"
"Beh allora dimmelo e basta, al massimo ci facciamo due risate"
Sol sa che suo cugino non la giudicherebbe mai, Pablo è da sempre un ottimo ascoltatore... anche perché a dare consigli è una frana.
L'arbitro nel frattempo fischia un fallo contro il Barça, mostrando il cartellino a Pau.
I due cugini lasciano cadere la conversazione giusto il tempo di mandare a quel paese il direttore di gara per poi scoppiare a ridere.
"So che è il tuo migliore amico ma... se te ne parlo, prometti di non dirlo a Pedri?"
Già quello è un primo campanello di allarme per Gavi, che nonostante tutto annuisce.
Pedro è il suo migliore amico, è vero, la persona a cui affiderebbe la sua squadra, il suo gatto e i suoi futuri figli ma Marisol è sangue del suo sangue.
"Parola di scout"
"Non sei mai entrato negli scout" è il commento scettico di Sol.
Pablo risponde con un gesto di stizza, muovendo la mano per aria.
"Insomma, ci siamo capiti"
Marisol sospira, prendendosi il suo tempo prima di iniziare a parlare.
"Hai presente l'anello di Ferrán? Quello che Pedri ha nascosto per evitare che Sira lo trovasse?"
Gavi deglutisce a vuoto e si appresta a finire il contenuto del bicchiere di limonata che aveva poggiato sul tavolino di cristallo, sentendo la bocca improvvisamente secca.
Se Sol nota il cambiamento nel suo linguaggio del corpo non lo dà a vedere.
"Beh l'ho trovato io, prima di sapere di cosa si trattasse"
Pablo non dice nulla, in attesa che Marisol continui a confidarsi e soprattutto nutrendo poca fiducia nel suo tono di voce al momento.
"So che è una cosa stupida, è solo che... speravo davvero che fosse per me, sai?"
Gli occhi color miele di Pablo, l'esatta fotocopia di quelli di Marisol, si posano allarmati sul viso della ragazza.
Le labbra di Sol sono increspate in un sorriso triste.
"Ogni tanto io e Pedro abbiamo parlato di un futuro insieme, sappiamo che sarebbe meglio aspettare perché siamo entrambi così giovani e pieni di progetti da realizzare... ma quando ho visto l'anello ho pensato che sarebbe stato il momento perfetto! Sapere che fosse per Sira mi ha un po' deluso, credo. Sono patetica secondo te? Non voglio correre troppo"
Pablo si dà mentalmente dello stupido e si lascia assalire dai sensi di colpa mentre il primo tempo della partita volge al termine.
"Cosa? Non sei affatto patetica Sol, non dire cazzate" si appresta a rassicurarla, forse con un tono di voce più concitato del necessario.
"Non esiste un tempo giusto per queste cose, è tutto soggettivo, se due persone si amano allora che importa? Puoi sposarti anche domani" blatera Pablo, che per la foga quasi si mangia le parole che avrebbe dovuto dire a Pedri quella sera vicino alla macchina di Frenkie.
Non vuole che Marisol sia triste per qualcosa che ha suggerito lui.
Certo, voleva solo il bene di entrambi, ma ora sente di aver interferito nel peggiore dei modi.
Sol gli poggia le mani sulle spalle nel tentativo di calmarlo, fissandolo con un'espressione un po' perplessa e un po' divertita.
"Tranquillo, sto bene adesso, sul serio, non posso prendermela con Pedro per qualcosa che non ha fatto, va bene se per lui è ancora presto per un passo del genere"
Quelle parole sono la goccia che fa traboccare il vaso per Gavi, che ha il volto contratto in una smorfia disperata.
"No Sol non capisci, per lui non è troppo presto!"
A quel punto Marisol gli rivolge uno sguardo confuso.
"Va tutto bene?" indaga, preoccupata nel vedere Pablo passarsi nervosamente le mani sul viso.
"È colpa mia prima, cazzo, mi dispiace tanto"
Sol si contorce sul divano per sedersi sulle ginocchia e girare completamente il corpo verso il cugino. Lo scruta con un'aria apprensiva.
"Pablo cosa è colpa tua? Parla, mi stai facendo venire l'ansia"
Gavi sbuffa prima di arrendersi.
"L'anello era per te Sol, non per Sira"
Gli occhi di Marisol diventano enormi, traboccanti di stupore e incredulità.
"Cosa? Ma Pedro ha detto che Ferrán...–"
Il più piccolo la interrompe.
"È una stronzata Sol, non è vero, Ferrán non deve fare nessuna proposta... Pedro ha comprato l'anello perché voleva chiederti di sposarlo ma io gli ho detto di aspettare ancora un po' per essere sicuro, solo che tu poi l'hai trovato ed è successo un casino..."
Tra i due cugini scende il silenzio, Marisol ha bisogno di più di qualche minuto per metabolizzare ciò che ha appena ascoltato.
Ringrazia di aver acceso il condizionatore prima perché il sangue le schizza al cervello e con il caldo di Barcellona potrebbe rischiare un mancamento da un momento all'altro.
"Oh Dios mío ma cosa... aspetta, che hai fatto? Tu sapevi tutto?!"
È raro che Marisol si arrabbi.
Davvero, è sempre molto calma e pacata, non alza mai la voce e non ama innervosirsi.
C'è solo una persona in grado di farle saltare tutti i nervi contemporaneamente: Pablo Martín Páez Gavira e le maledette volte in cui agisce senza pensare.
Anzi, ultimamente sono pericolose anche le volte in cui pensa.
Gavi indietreggia sul divano, mettendo una spanna abbondante di distanza tra lui e la cugina, che sembra in procinto di menarlo.
"Sol ti giuro che volevo soltanto il vostro bene! E poi perché non te la prendi anche con Olmo?! Lui ha spifferato tutto a Pedri!"
Pablo sarà anche cresciuto ma i suoi atteggiamenti da bambino dell'asilo appena beccato a rubare le caramelle non sono ancora spariti.
"Lascia perdere Dani! Per l'amor del cielo Pablo, ma ti rendi conto di cosa hai fatto? Sono stata uno schifo e hai messo Pedro nelle condizioni di mentirmi!"
Per poco quasi non faceva le congratulazioni a Ferrán, porca miseria.
"Mica gli ho puntato una pistola alla testa!"
"Per piacere sta zitto, in questo momento vorrei picchiarti"
Nel frattempo le squadre escono dagli spogliatoi e la televisione inquadra un Lamine sorridente mostrare l'apparecchio ai denti mentre parla con Pedro e Robert.
Sol però è troppo impegnata a rimuginare per concentrarsi sulla partita, ha il viso puntato verso lo schermo della TV ma non sta guardando sul serio.
Pian piano il nervosismo viene soppiantato dalla consapevolezza che Pedro vuole proporsi davvero. Marisol vorrebbe essere allo stadio per saltargli in braccio e dirgli che è un cretino, che lo ama e che lei lo sposerebbe anche ora.
Pablo resta in attesa a tormentarsi le pellicine con i denti, un broncio buffo dipinto in volto come se la colpa di tutta questa situazione non fosse sua per un buon 70%.
In un gesto di stizza Marisol gli sposta le mani dalla bocca, come ha fatto centinaia di volte da adolescenti. Al ricordo Gavi non può fare a meno di sorridere e Sol sbuffa.
"Mi fai sempre arrabbiare Pablo, che cazzo" si lamenta lei, a mezza voce.
Non riesce ad avercela veramente con lui, anche se vorrebbe.
"Me lo dai un abbraccio?" tenta il più piccolo, incoraggiante.
Marisol non ha neanche il tempo di rispondere che Pablo la sta già stritolando in un abbraccio invadente come suo solito.
"Così non respiro!"
"Ti chiedo scusa, ti prego ti prego ti prego, mi perdoni?"
In sottofondo, quasi come un segno del destino, Pedri segna un altro goal. È la sua prima doppietta in tutta la stagione.
Sol, con il sorriso che già le increspa le labbra, non può fare a meno di arrendersi ai tentativi maldestri di Pablo.
Prima o poi il karma lo punirà e Pablo troverà una ragazza che non sarà disposta a perdonargli ogni cazzata.
"Ti perdono, imbécil... ma scordati che farai il testimone al mio matrimonio, sappilo!"
Gavi balza in piedi, un po' per esultare per la rete del Barça e un po' per fingersi oltraggiato dalla frase della cugina.
"Cosa?! E a chi lo faresti fare scusami, ad Olmo?"
"Magari sì" continua a prenderlo in giro la ragazza, che sa bene come stuzzicare il carattere permaloso di Pablo.
Per tutta risposta il ragazzo passa il pomeriggio a borbottare tra sé e sé di come avrebbe dovuto dire a Pedro di vendere il maledetto anello.
Marisol è felice.
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Mi cielo | Pedri
Fanfic❝Que ya no quiero nada que no sea contigo❞ A Marisol piace il suo nome - ed anche il suo soprannome, visto che tutti la chiamano Sol - perché esalta il suo modo di sorridere alla vita. Si è sempre reputata una ragazza tranquilla e spensierata, sopra...