Dopo gli auguri, rientriamo tutti dentro per ballare ancora.
Io e Justin siamo molto vicini, sto letteralmente muovendo il mio bacino al ritmo con il suo ed ogni volta che si scontrano sento la sua erezione premere.
"Andiamo a casa Soleil" mi dice all'orecchio. So già il perché ma questo non mi blocca dal chiederglielo ancora.
"Perché voglio scoparti fino a quando non sentirai più le gambe". Basta questa sua frase a far stare in allerta tutti i miei sensi, gli prendo la mano come ad un consenso per andare via e lui capisce al volo.
"Noi andiamo a casa" dice lui verso gli altri che capiscono le nostre intenzioni e ci salutano, dicendo che sarebbero tornati più tardi; Jennifer mi fa un'occhiolino d'intesta. Si, amica mia, ha funzionato.
Appena usciamo fuori e siamo vicini alla sua macchina, mi ci si sbatte contro ed inizia a baciarmi.
"Ti scoperei qui, Soleil" mi dice.
Lo allontano e vado verso la portiera del passeggero.
"Stai perdendo tempo, Justin" gli dico, lui sorride ed entra, mettendo subito in moto la macchina.
Lungo il tragitto ha costantemente la sua mano destra sulla mia coscia, guidando solo con la sinistra.
Appena arriviamo fuori la sua villa non mi dà neanche il tempo di scendere che subito mi porta in camera sua.
"Mi stai mandando fuori di testa Soleil" ammette, facendomi scontrare con il petto verso la porta e spinge la sua erezione contro il mio sedere. Porto la mia testa verso dietro, fino a poggiarla sulla sua spalla.
"Posso farti gli auguri a modo mio?" mi chiede.
"Si" rispondo con un filo di voce.
Mi volta e si abbassa, fino all'orlo del mio vestito e lentamente inizia ad alzarlo fino a togliermelo completamente; guarda il mio seno turgido e fa un sorriso quando si rende conto che non ho indossato il reggiseno per tutta la sera.
"Lo sapevo... li ho sentiti per tutto il tempo duri contro il mio petto" mi dice, iniziando ad accarezzarne uno per poi scendere con la bocca ed iniziare a stuzzicarlo con la lingua per poi succhiarlo.
"Dio Justin..."
"Cosa vuoi piccola?" mi chiede tornando sul mio viso ed inizia a baciarmi con passione. Porto le mie mani sui bottini della sua camicia ed inizio a slacciarla fin quando riesco a toglierla. Il suo petto nudo e scolpito è un colpo per i miei occhi. Lui passa le sue mani lungo tutto il mio corpo, fino ai glutei e li stringe forte.
"Ti ho già detto quanto cazzo amo il tuo culo Soleil? Quanto mi fa impazzire" mi dice. Sei tu a farmi impazzire Justin, tanto da non avere più fiato in gola. Porto le mie mani sull'apertura dei suoi pantaloni e li apro, poi li lascia scorrere fino alle caviglie, li toglie insieme alle scarpe. Resta solo in mutande mentre io in slip e con i tacchi, così li tolgo.
Poi mi avvicino di nuovo a lui e lo spingo all'indietro fino al piccolo divano che ha vicino al letto, lo faccio sedere e mi ci metto a cavalcioni sopra. Lui rimette la mano sui miei glutei ed inizia a muovermi avanti e indietro, provocando in me delle fitte di piacere.
"Dimmi cosa vuoi Soleil e te lo darò"
"Voglio te" gli confesso, ormai piena di desiderio.
Mi alza, mi abbassa gli slip e poi toglie i suoi. La sua erezione esce fuori dura e dritta, poi si risiede, infila il preservativo e mi tira di nuovo a cavalcioni su di lui.
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Sun & Dark. Il sole oltre l'oscurità.
FanfictionCosa succede quando un sole che ha finito la sua luce incontra ciò che è sempre stato buio? Riuscirà ad illuminarlo o perderà lui stesso la sua luce per sempre? Lei, Soleil Moore, 20 anni. Capelli biondi, occhi verdi e quei lineamenti che emanano ar...