CAPITOLO 44

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Dopo poco tempo arriviamo al centro del paese e parcheggiamo le rispettive macchine in un parcheggio.

"Dai Sole, vieni, devo farti vedere tutto" mi dice entusiasta Jennifer, così la seguo ed anche gli altri fanno lo stesso.

Mi guardo intorno ed è davvero bellissimo qui, ci sono un sacco di bancarelle, da quelle che vendono vestiti a quelle che vendono dolci, addobbate con tante lucine colorate; le persone camminano tra esse e sembrano non avere fretta, come se la vita frenetica della città qui non ci sia, e allora si fermano ad osservare tutto, a mangiare, a tenersi per mano ed anche a farsi delle foto, mentre noi siamo così abituati a correre da non renderci mai conto delle cose che ci circondano. Camminando per queste strade sento di respirare per la prima volta, dopo tanto tempo, la vera aria natalizia... a mamma sarebbe sicuramente piaciuta.

Mentre camminiamo vedo Nick, David, Jennifer e Simon andare più avanti, ormai conoscendo quelle strade come le proprie tasche, io mi perdo in ogni angolino che vedo ed al mio fianco, in silenzio almeno fino ad ora, c'è Justin.

"Che dici, ti piace qui?" mi chiede un po' titubante, come se non fosse sicuro di cosa dire.

"È veramente molto bello, non è quello a cui siamo abituati noi... qui la vita è diversa"

"Si, è sempre stato così qui... ogni volta è come ritrovare il significato della vita vera" afferma con gli occhi persi nei ricordi. Non so a cosa stia pensando ma quello sguardo io lo conosco bene e saprei riconoscerlo tra mille: lo sguardo di chi ha perso qualcosa di importante e ricorda tutto con nostalgia.

"A mia madre sarebbe piaciuto tantissimo qui" gli confino in maniera spontanea. Con lui è sempre così, riesce a tirare fuori dalla mia bocca tutti i miei pensieri.

"Si?" mi chiede con curiosità.

"Si, mamma amava il Natale, posso quasi dire che casa nostra si trasformava nel paesaggio di Babbo Natale" dico ridendo.

"Credo lo ami ancora..." sussurra, voltandosi con le sue iridi verso di me.

"Credo di sì" gli rispondo in un sussurro, come se ci stessimo raccontando il più importante dei segreti.

Nei momenti come questi riesco a vedere in Justin ciò che i nostri amici vedono in lui: la gentilezza di un ragazzo che è stata nascosta dalle batoste della vita. E non posso che chiedermi cosa abbia fatto soffrire così tanto Justin, cosa sia successo da farlo sembrare agli altri senza cuore, nonostante il suo sia addirittura più grande del mio.

"Ehiii, portiamo Sole da zio Alex?" chiede Nick fermandosi davanti a noi. Zio Alex? Hanno dei parenti qui? Non me lo avevano detto.

"Siii, andiamo" risponde Jennifer come una bambina. Ho capito quanto basti realmente poco per renderla felice.

"Vieni, proverai la cioccolata calda più buona del mondo" mi fa l'occhiolino Justin. Io non rispondo, mi limito a seguirli. Imbocchiamo una stradina sulla destra e ci fermiamo davanti ad un bar – pasticceria con l'insegna "Ale's Chocolate". Quando apriamo la porta il suono di una campanellina avvisa del nostro ingresso; osservo questo locale decorato completamente di colori pastello, con la vetrina piena di dolci ed un profumo delizioso nell'aria.

I ragazzi si avvicinano al bancone dove c'è un signore che avrà all'incirca una sessantina d'anni.

"Ehi zio Alex" lo richiama Justin. Al suono di questa voce, il signore alza immediatamente il volto, osserva e poi fa un sorriso enorme, di quelli veri ed inaspettati.

"Oh ragazzi miei, siete tornati" dice Alex alzandosi e raggiungendoci, per poi abbracciare tutti i ragazzi. Che sia realmente uno zio di Justin? Però anche gli altri lo hanno chiamato così...

Sun & Dark. Il sole oltre l'oscurità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora