CAPITOLO 50

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"Sono io" sentiamo dire dalla voce di Nick dall'altro lato della porta.

"Puoi entrare" gli dico e lui entra, richiudendosi la porta alle spalle.

"Sole, tutto ok?" dice, spostando subito i suoi occhi verso la valigia mal fatta e senza neanche darmi il tempo di rispondere continua "non dirmi che vai via".

"Vorrei ma dovrei letteralmente tornarmene a piedi visto che è Capodanno" affermo sbuffando.

"Senti Sole so che le parole di Justin possano averti ferita ma sono molto convinto che lui non le pensi, beh, ecco, vedi..."

"Si, lo so, ci sono dei tasti che con lui non vanno toccati" ripeto ormai come una cantilena.

"Beh, esatto..." risponde.

Peccato che lui abbia toccato di nuovo quello che spegne il mio cuore, che lo raffredda, che ammutolisce le emozioni.

"Sole... se vuoi io posso portarti a casa, non è un problema" mi dice poi serio.

"Nick... questa sera avevamo anche la festa in discoteca programmata e non mi va che perdi questo per me, soprattutto farti passare il giorno di Capodanno in viaggio".

"Non sarebbe un problema, se questo è ciò che ti fa stare bene... però giuro che poi gli spacco la faccia" dice e scoppiamo a ridere. Dio, quanto vorrei farlo veramente però.

"Oppure, posso darti un'altra soluzione: andiamo fuori io e te tutto il giorno e torniamo questa sera per prepararci ed andare alla festa, almeno non lo vedi per un po'" mi propone Nick.

"Ci sto" rispondo.

"Ehi stronzi, mi lasciate sola!" s'intromette Jennifer.

"Dai che stai con David" le dice Nick.

"Si... era solo per essere un po' melodrammatica" afferma e scoppiamo a ridere.

I miei amici... menomale vi ho trovati.





JUSTIN POV

Quando l'ho vista tornare in camera con solo la mia maglia addosso, mi ci è voluto tutto il mio autocontrollo per non scoparmela di nuovo, così mi sono ridotto a dover fare una doccia fredda per calmare il tutto.

Solo quando sono tornato in camera e l'ho trovata a dormire nel mio letto ho capito quanto tutto questo stesse andando oltre, non ho mai permesso a nessuno di avvicinarsi così tanto a me, di usare le mie cose ed il mio letto. Mi sono sempre limitato a godere e farle godere, mai in questo mio letto, e poi ognuno a casa sua. Cosa stava succedendo adesso? Ho pensato che ciò che facesse si che io fossi diverso con lei, non era altro che il fatto che ormai faceva parte del nostro gruppo, che fosse la migliore amica di Jennifer e che anche i miei migliori amici l'adoravano, ma questo fino a che punto? Quando è iniziato esattamente il momento in cui io ascoltassi cosa dicessero loro? Ma, soprattutto, quando è stato il momento in cui Soleil è riuscita ad entrare così tanto nelle nostre vite tanto da essere qui, in questa casa, dove mai nessuno oltre loro è potuto entrare. La casa della nostra infanzia, dei ricordi, la casa dei momenti belli e delle mancanze.

All'improvviso sento un nodo in gola e decido di mettermi a letto, sono queste cazzo di mura che mi rendono sensibile! Mi sono fatto una scopata con una amica, che cazzo, basta!

Decido di addormentarmi dandole le spalle, come se fossi solo nel letto... peccato che il profumo di lei mi arriva dritto alle narici.

Quando i raggi del sole attraversano i vetri della finestra, non so esattamente da quanto io sia sveglio o se effettivamente abbia dormito. Mi volto a guardare Soleil, i suoi capelli biondi ricadono sul cuscino, le sue labbra rosee ti fanno venir voglia di provarle ancora, di sentirle su tutto il corpo. Quando mi rendo conto di questi pensieri, capisco che sia l'ora di alzarsi e scendere a fare un caffè. Quando apro la porta però i miei occhi incontrano quella dell'altra stanza, la sua stanza. Con la voglia di sentire ancora il suo profumo, la sua vicinanza, apro la porta lentamente ed entro.

Sun & Dark. Il sole oltre l'oscurità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora