CAPITOLO 66

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Arrivo a casa dei Miller verso le 18:00 e con molta tranquillità, grazie all'assenza di quello stronzo, suono alla porta. È Samantha ad aprimi e al suo fianco c'è Angel che subito mi abbraccia, o almeno prova a farlo visto la differenza delle nostre altezze.

"Sole vieni, entra, ti stava aspettando dal momento in cui tuo padre ha detto che saresti venuta" mi sorride.

"Salve Samantha, ciao piccola Angel" la saluto e la prendo tra le mie braccia.

"Sole Sole" dice, senza nascondere il suo entusiasmo.

Ci spostiamo dall'entrata ed in salone troviamo papà e Michael.

"Buonasera a tutti" saluto.

"Ciao Soleil" ricambia Michael.

"Ciao tesoro, due minuti e andiamo" mi dice papà.

"Non ci sono problemi" non per ora, almeno. Avrò si e no qualche minuto di tranquillità prima che arrivi Justin.

"Gioca co me" mi chiede dolcemente Angel e l'accontento, sedendomi accanto a lei a terra mentre colora sul tavolino di vetro davanti al salotto.

"Sole, ti va una fettina di dolce con cioccolato bianco e crema di limone?" mi chiede Samantha.

"Oh si, non si rifiutano mai i dolci" le rispondo e lei sorride.

Dopo aver giocato un po' Angel ed aver mangiato la fettina del dolce, io e papà ci alziamo per andare via ma in quello stesso momento si sente la porta chiudersi e delle parole arrivare chiare alle nostre orecchie.

"Ehi, sono a casa!" Justin, che in meno di un minuto ci raggiunge.

Quando mi nota non so bene decifrare la sua espressione: sorpresa, arrabbiata, speranzosa? Non lo so ma è il momento di andare via.

"Allora io vado a prendere la macchina parcheggiata, ti aspetto fuori papà, ciao Michael, ciao Samantha" saluto loro, do un altro bacio alla piccola e mi reco alla porta.

"Perché loro si ed io ho?" sento le parole di Justin raggiungermi.

"Cosa intendi?" chiedo, non capendo.

"Nick e gli altri li hai perdonati, perché a me no?"

"Veramente me lo stai chiedendo? Il fatto riguardava te, eri tu a guidare, eri tu a non voler dirmi nulla" gli ricordo.

"Non per il motivo che pensi tu"

"Ah sai anche leggermi nella mente adesso?" In realtà, lo ha sempre fatto.

"Non volevo tenerti fuori perché non ti considero una di noi ma solo perché non volevo farti entrare in quella parte della mia vita" sta scherzando? Veramente pensa sia diversa come cosa? Non voleva farmi entrare in quella parte della sua vita è come dire che non vuole che io sappia le sue cose, che conosca lui.

"Ciao Justin" lo saluto, bloccando sul nascere quella conversazione ed andando via velocemente, raggiungendo la mia auto con papà alle mie spalle. Fortunatamente posso mettere in moto e scappare da qui, adesso.

"Non mi sembra vero..." commenta emozionato.

"Dai papà, prima o poi ti abituerai" gli dico sorridendo e lui ricambia.

"Allora, dove mi porti?"

"Che ne dici del bar al molo?" propongo.

"Si, ci sto" accetta.

Siamo arrivati da poco e ci siamo seduti al tavolo, aspettando che arrivi la nostra ordinazione.

"Allora dimmi: cosa è successo con Justin?"

Sun & Dark. Il sole oltre l'oscurità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora