Tornai a casa di Anita ed Ettore, non erano assolutamente preoccupati per me, d'altronde sapevo benissimo come cavarmela da solo: ero comunque un fottuto supereroe.
Salendo le scale, andai in camera di Federico. La stanza era vuota e mi sentivo quasi a triste, ma ad aspettarmi c'era Kumo, il piccolo gattino che Federico amava tanto. Appena mi vide, corse verso di me, miagolando dolcemente e strusciandosi contro le mie gambe in cerca di coccole. Mi chinai per accarezzarlo, sentendo il calore del suo pelo sotto le dita. Amavo quel gattino, era come una piccola parte di Federico che era rimasta con me.
Mi gettai sul letto, il gattino si era accoccolato sul mio petto e stava facendo le fusa alle mie carezze, quando si aprì, dal nulla, un portale. Uno di quelli che si aprivano dal nulla perché avevo rubato il libro di Strange. Mi maledissi e maledissi anche il dottore, perché mi aveva assicurato che non si sarebbero più aperti. Mi tenni stretto al letto, avendo paura di essere trascinato ancora una volta dentro, ma, a mia sorpresa, qualcosa uscì dal portale. Anzi, qualcuno. Era una donna e, anche lei, era Spider-Man. O è meglio dire Spider-Girl? Spider-Woman? Sono sessista se la chiamo Spider-Man?
«Dove cazzo sono?» Disse la ragazza, dopo che il portale si chiuse alle sue spalle. La sua tuta era molgo simile alla mia, aderente, nera e con molti dettagli rossi. La maschera, anch'essa, era praticamente uguale alla mia. Quando la tolse, svelò una ragazza dai capelli lunghi, neri con striature rosse che le cadevano morbidi sulle spalle. I suoi occhi erano di castani, incorniciati da un perfetto tratto di eyeliner che metteva in risalto lo sguardo.
«Chi sei?...» Le domandai, incerto.
«Chi sei tu?»
«Beh, io mi chiamo Nicola, puoi rispondere alla mia domanda?»
«Nicole.» Rimasi a bocca aperta, quella ragazza ero io... Cioè, era me ma in un altro universo.
«E tu sei Spider-Man? Spider-Woman? Spider-Girl? No cioè, perché io, che a sto punto penso di essere il te di un altro universo, sono Spider-Man.» Nicole non aveva capito un cazzo, le si leggeva benissimo in faccia. «Porca puttana sto incontrando un me però donna. È una cazzo di figata, soprattutto perché in un altro universo sono un bono... Una bona?» La ragazza sbuffò e, senza dire nulla, si sedette sul letto insieme a me.
«Stavo solamente cercando la mia ragazza... È morta dopo che-»
«Dopo che Ombra l'ha uccisa? Credimi, sono nella tua stessa situazione.» Mi guardò sconcertata per un attimo, ma non si fece tante domande, aveva già capito che il multiverso era qualcosa di davvero incomprensibile.
Nicole ed io rimanemmo in silenzio per un po', entrambi persi nei nostri pensieri. Kumo si era accoccolato a lei, continuando a fare le fusa.
«Quindi... Ombra è anche nel tuo mondo?» Chiesio io, alla fine, rompendo il silenzio. Nicole annuì, fissando un punto imprecisato sul muro.
«Era il mio migliore amico. Almeno, lo era prima uccidesse Federica e anche se stesso.»
«Qui era il mio patrigno... Si era fidanzato con quella...»
«Stronza di mia madre.» Dicemmo all'unisono, la guardai e ridacchiò. Certe abitudini non si perdono in nessun universo.
«Parlami un po' di Federica... Com'era qui, in questo mondo?»
«Beh, innanzitutto, aveva il pene.» Precisai. «Poi, era bellissimo. Aveva dei capelli biondi stupendi e degli occhioni azzurri che dio... Mi mancano davvero tanto. Certe volte...»
«Ti perdevi in quei meravigliosi occhi che perdevi la cognizione del tempo? Ti capisco.» Era bello avere Nicole con me. Era l'unica che poteva comprendere a pieno il mio dolore senza che mi giudicasse. Era l'unica che aveva passato le mie stesse pene. Non la conoscevo -o forse si- ma mi sentivo davvero tanto legato a lei, sembrava quasi che fosse mia sorella. Passammo un po' di tempo a discutere dei nostri universi, io le parlavo del mio Fede e lei della sua. Ci furono molte lacrime ma ci consolavamo a vicenda. Poi, alla fine, si aprì un portale e capimmo entrambi che il nostro tempo era scaduto.
«Beh, ci vediamo, Nicola.» Mi salutò lei, indossando la maschera.
«Spero proprio di si, Nicole.» Le sorrisi. Dopo di ciò entrò nel portale ed esso si chiuse alle sue spalle, lasciandomi di nuovo da solo nella stanza di Federico.Angolo autore
NICOLE RAGAZZI 🛐🛐🛐🛐

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𝐒𝐩𝐢𝐝𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐦𝐚𝐝𝐧𝐞𝐬𝐬
Fanfiction~Strecico~ Parte 2 di "Your friendly neighbourhood Spider-Man". "Lo strinsi così forte che quasi non respirava. Mi era mancato così tanto, ma adesso lo riavevo tra le mie braccia."