Mi gettai dentro al portale e, subito dopo, mi ritrovai in un luogo diverso. Era sera, mi trovavo in un vicolo e, provenienti dall'inizio di quella stradina, sentivo delle voci abbastanza familiari. Mi tolsi la maschera e corsi verso di loro e lì vidi qualcosa di inaspettato. C'era Federico appoggiato a un muretto insieme a un ragazzo che gli stava baciando il collo. Non riuscivo a riconoscere bene quest'ultimo, ma Federico sembrava essere follemente perso per i suoi baci, non riusciva a smettere di gemere. Li guardai indignato, avrei tanto voluto essere io il ragazzo che lo stava baciando, ma non potevo. Mi domandavo soltanto chi fosse quel misterioso sconosciuto. Mi avvicinai pian piano a loro, cercando di non farmi notare, ma fallii miseramente. Federico si voltò di scatto verso di me e, appena mi vide, rimase a bocca aperta. Fece subito staccare l'altro ragazzo che si rivelò essere... Me.
«Tu chi sei?» Domandammo entrambi, contemporaneamente. «Io sono te.» Parlammo ancora una volta all'unisono. «No, tu sei me. Smettila di ripetere. Dio, ti odio.» Federico ci guardò entrambi e, anche se era abbastanza scioccato, ridacchiò. Cazzo se mi era mancata la sua risata. Corsi ad abbracciarlo, mentre l'altro me mi guardava male.
«Dio... Mi sei mancato tantissimo Fede.» Gli dissi, con le lacrime agli occhi. Lui mi guardò abbastanza stranito e, finalmente, prese parola.
«Cosa intendi? Chi sei tu?»
«Sono Nicola, però a quanto pare sono finito in un altro universo...»
«Perché hai quella stupida roba addosso?» Mi domandò l'altro me, indicando la tuta.
«Perché sono Spider-Man, mi pare logico.» L'altro me scoppiò a ridere e io cercai di capire cosa ci fosse di divertente. Pian piano si avvicinò a me, il suo sguardo era puntato sul mio collo scoperto. Continuò ad avvicinarsi finché non ci trovammo a un centimetro di distanza.
«Che c'è? Vuoi baciare te stesso?» Gli chiesi provocandolo.
«Sai Fede, ho sempre voluto sapere come fosse il mio sapore... E adesso ne ho proprio l'occasione.» Non ebbi il tempo di capire cosa stesse dicendo che l'altro me si fiondò sul mio collo e lo morse. Sentii i suoi canini iniziarmi a succhiare via il sangue e con esso anche l'energia. Era un vampiro... Però lo strano sono io perché dico di essere Spider-Man... Bah. Federico si avvicinò di corsa a noi e strattonò via l'altro me, facendolo cadere a terra. Wow, era fortissimo.
«Scusalo... Fa sempre così con gli sconosciuti... Dovrei prendergli un collare.» L'altro Nicola gli fece una smorfia alle spalle. «Tornando a prima... Io non sono il tuo Federico, però ho un amico che può aiutarti a tornare a casa.» Mi sorrise dolcemente, dio, quanto amavo quel sorriso.
«Non preoccuparti, grazie lo stesso. Andrò a cercarti.. A cercarlo... Vabbè hai capito... Da un'altra parte.» Gli sorrisi e subito lui ricambiò, ottenendo, però, uno sguardo annoiato dal suo Nicola.Si aprì un altro portale per il multiverso che mi trascinò dentro. Uscito fuori mi trovai in un altro viale poco illuminato. Perché finivo sempre in viali? Non riconoscevo quel posto, non ero neanche sicuro che fosse la mia città, o almeno non era la parte che conoscevo.
Mi allontanai dal viale e in lontananza sentii della musica soffusa provenire da un locale.
Mi fermai a due passi dall’entrata, quando, in lontananza, vidi Federico con un altro ragazzo, intento a ridere e a tenersi per mano.
Quella scena mi causò un colpo al cuore, vedere il ragazzo di cui ero innamorato con un altro mi faceva veramente male. Prima era diverso, perché quello con cui stava prima ero io... In un certo senso. Mi avvicinai a lui e lo guardai per qualche secondo.
«Oi Nico, come stai?» Mi disse il ragazzo accanto a Federico, mentre quest’ultimo si limitò a guardarmi male. Ignorai l’attenzioni di quel tipo, lo allontanai, dirigendomi verso il viale da dove ero arrivato. Che poi, come faceva a piacere quel tipo a Federico? ho capito che ha i capelli moro e gli occhi azzurri, ma bro, sono più bello io. Però va bene, sono gusti, di merda, ma gusti.
Federico sembrava poco felice della mia presenza ed ero veramente curioso di capire del perché in questo universo sembrava odiarmi.
«Mi spiego che cazzo vuoi?» Mi domandò quando ritornai da lui. Puzzava veramente tanto di alcol ma riuscivo lo stesso a percepire il suo dolce odore di fragole.
«Cosa c’è?» La sua voce era schietta e amara. Si vedeva lontano un miglio che il Nicola di questo universo avesse fatto quel che grande cazzata.
Aspetta, ma siamo sicuri che mi chiamassi Nicola? Non è che mi chiamavo tipo Niccolò? Sperai di chiamarmi Nicola, perché se mi fossi chiamato come quel tipo che canta canzoni depresse o sdolcinate che ti fanno venire il dibatte e strapparti le orecchie contemporaneamente. Ovviamente scherzo, non prendetevela sul personale, non mi piace Ultimo, ma non insulto chi lo ascolta.
«Mi vuoi rispondere Nicola?»
Ok avevo la conferma, mi chiamavo Nicola. «E perché cazzo hai sto costume da imbecile?» Gli sorrisi soltanto, mi era veramente mancato «Vuoi parlarmi invece di far quel sorriso da coglione?» Continuò.
«Mi sei mancato» Provai ad abbracciarlo ma mi respinse.
«Non provare ad avvicinarti a me. Dopo tutto quello che mi hai detto mi vuoi abbracciare?»
«Senti so che può sembrarti strano, ma io non sono quel Nicola che tu conosci» Gli spiegai.
«Che cazzo significa? Hai sempre quella faccia di cazzo che mi ha tradito e illuso.» Sentivo un senso di amarezza nelle sue parole, stava sull’orlo di piangere. Anche se quello non era il Federico del mio mondo mi dispiaceva un sacco, il Nicola di questo universo fa davvero schifo.
«Federico, credimi, io non sono quel Nicola, io non conosco neanche dove ci troviamo, vengo da tutt’un altro universo.»
«Sono sicuro che tu ti sia drogato»
«No Federico non hai capito, io sono Nicola e nel mio universo sono Spider-Man e tu sei.. sei morto ecco» Mi faceva male ricordarlo, ogni volta che ci pensavo rivedevo la scena di Ombra che lo scaraventava giu.
«Si ti sei veramente drogato, fammi indovinare, hai anche incontrato Ironman, Capitan America e Doctor Strange?»
«Esattamente... Cioè, no. Solo Strange, che ora mi odia siccome gli ho rubato il libro dell’incantesimi per viaggiare nel multiverso»
«Si ed io ho visto plagg e sono diventato chat noir ed ora combatto il crimine a Parigi» Sapevo che non mi avrebbe creduto quindi lo presi in braccio, nonostante mi scalciasse, e gli feci fare un giro, arrampicandomi tra i palazzi con le ragnatele.
«Ora mi credi?» Gli domandai, appena ritornati davanti al locale. Lui rimase senza fiato, aveva una faccia abbastanza buffa e a quella sua espressione mi venne da ridere
«Ok ok, devo tornare da mio fratello, ho decisamente bevuto troppo»
«Hai fratelli?»
«Si…? Du- uno»
«Oh, wow. Fi-» Non riuscii a finire la frase che un altro portale si aprì e mi trascinò via.Angolo autore
ringraziamo 4k1ra19 per aver scritto di Nicola che finisce nella sua storia (passatela a leggere già che ci siete). le sorpresine non finiscono qua.ps. Nicola è finito, nella prima parte, in Love your taste, un'altra delle mie storie, se vi va passate a leggere anche questa :D
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𝐒𝐩𝐢𝐝𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐦𝐚𝐝𝐧𝐞𝐬𝐬
Fanfiction~Strecico~ Parte 2 di "Your friendly neighbourhood Spider-Man". "Lo strinsi così forte che quasi non respirava. Mi era mancato così tanto, ma adesso lo riavevo tra le mie braccia."