Doctor Strange mi guardò stranito.
«Dove siamo?»
«Beh, Strange, ha azzeccato il luogo ma è andato un pochetto troppo ind-» Ad interrompermi fu un mini me che si avvicinò.
«Hey. Ciao, scusami, sei un supereroe? Perché sembri proprio uscito dai miei fumetti.» Mi disse, porgendomi un fumetto. Lo sfogliai e sorrisi subito, era il mio preferito. In quel momento l'avevo comprato da poco e ma già lo amavo e continuai a farlo anche da più grande.
«Che bei fumetti.» Gli dissi abbassandomi alla sua altezza e glielo passai. «Piacciono molto anche a me, lo sai?» Il piccolo me mi rivolse un enorme sorriso. Stavo per parlargli di alcuni personaggi quando sua... mia... beh, nostra madre si mise in mezzo.
«Andiamo Nicola.» Lo prese in braccio e rivolse un sorriso sia a me che a Strange, lo ricambiai e la guardai allontanarsi con il bimbo in braccio.
«Lo sai cos'hai appena fatto?» Parlò Doctor Strange. Il suo tono era davvero serio, quasi arrabbiato. «Parlare con un te del passato potrebbe distruggere un universo intero soltanto così.» Abbassai lo sguardo. Aveva paura della fine del mondo, non lo biasimavo per questo, ma a volte era davvero troppo sgorbutico e senza cuore. Rimasi con lo sguardo fisso verso il basso mentre lui apriva un altro portale, sperando di arrivare a destinazione.
Entrammo e il posto era sempre quello ma con qualche differenza, ma non era ancora il luogo giusto. Un ragazzo, abbastanza alto, dagli occhi castani e i capelli dello stesso colore, con uno zaino sulle spalle, corse verso di me.
«Oh mio dio, SPIDER-MAN.» Lo riconobbi solo quando lo ebbi a qualche centimetro di distanza, era Davide. Mi strinse in un abbraccio che sciolse subito, ricomponendosi.
«Scusami... L'emozione...» Sorrisi, nonostante non potesse vederlo e lo abbracciai. Ero così felice di poterlo rivedere, anche se non sarebbe durato tanto. «Posso chiederti una foto? E un autografo, se non è un problema.»
«Non lo è assolutamente. L'amichevole Spider-Man di quartiere è qui per questo, no?» Lanciai un'occhiata a Strange che aveva deciso di allontanarsi e lasciarci qualche minuto per noi. Prese in mano il suo telefono e scattò la foto, in seguito estrasse una penna e un foglietto di carta dallo zainetto. Feci la mia firma al meglio possibile, aggiungendo un "per Davide con affetto♡︎". Il ragazzo, dopo aver letto, alzò lo sguardo verso me e sgranò gli occhi.
«Come fai a sapere il mio nome?» Chiese, stupito.
«Beh... Spider-Man sa tutto.» Risposi, cercando di non darmi del coglione ad alta voce. Il ragazzo sembrò crederci e, salutandomi con un altro abbraccio, se ne andò via.
Mi voltai verso Doctor Strange, avevo lo sguardo basso per paura di averlo fatto arrabbiare.
«Alza lo sguardo, ragazzino. Sei un eroe non un idiota... Beh, anche.» Ridacchiai e, alzando lo sguardo, notai che anche lui aveva accennato ad un sorrisetto, che, però, scomparì subito. «Andiamo a salvare Federico, per davvero auesta volta.» Gli sorrisi e lo seguii dentro il terzo portale pregando che quella fosse la volta buona.

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𝐒𝐩𝐢𝐝𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐨𝐟 𝐦𝐚𝐝𝐧𝐞𝐬𝐬
Fanfic~Strecico~ Parte 2 di "Your friendly neighbourhood Spider-Man". "Lo strinsi così forte che quasi non respirava. Mi era mancato così tanto, ma adesso lo riavevo tra le mie braccia."