CAPITOLO IV

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Lucerys era fuori, ovviamente con Aemond.

Jace era nella sua nuova casa, quella che condivideva con il compagno. Era diversa rispetto alla casa dov'era nato. Questa era poco più piccola e su un solo piano.

Cregan era appena uscito dalla doccia, il piccolo Vermax stava seduto accanto a Jace che intanto era occupato ai fornelli, stava cucinando la cena, con il suo abituale grembiule nero e rosso e il cucciolo aspettava solo che cadesse qualcosa e lui era già pronto per divorare subito ogni cosa.

Ma lo Strong ripensava alle parole del fratello minore. Aveva gli occhiali, erano neri e li utilizzava in poche occasioni, probabilmente era così preso da esserseli scordati.

Jace affettava velocemente le verdure e il suo sguardo restava fisso sul tagliere, mentre la carne cucinava sul fuoco. Cregan arrivò, era rientrato da poco dalla palestra e si sedette sul divano ≪Vermax, vieni qui≫ il cucciolo si lanciò sul divano insieme al padrone che iniziò a coccolarlo. L'Alpha capì subito che qualcosa turbava Jace, era troppo silenzioso e continuava a sospirare ≪Cosa c'è?≫ si alzò ed andò verso di lui mentre il cucciolo si sistemò nella sua cuccia per dormire.

Raggiunse il compagno e si poggiò sul bancone accanto a lui, aspettando la sua risposta. L'omega si fermò per un momento, e sistemò meglio gli occhiali che stavano quasi per scivolare dal suo naso, ma non guardò direttamente verso il fidanzato.

Cregan era sempre stato il suo migliore amico e con lui parlava di ogni cosa, e adesso voleva parlargli anche di questo pensiero che lo tormentava.

≪Mio fratello mi ha confessato di aver fatto sesso con quel ragazzo e poi ha voluto che lo consigliassi per sapere come comportarsi d'ora in poi≫ il ragazzo sospirò ma riprese a cucinare ≪ Lucerys non è più tanto piccolo adesso≫ Cregan invece ridacchiò e continuò ad osservare il fidanzato. Jace si fermò ancora e si voltò verso di lui tenendo un grosso coltello in mano e lo puntò verso il fidanzato picchettando con l'altra mano sul ripiano ≪Ho un coltello in mano Cregan, attento a quello che dici≫ l'Apha fissò il coltello nella sua mano, con il manico nero e la lama lunga e affilata, uno di quelli che utilizzava di più. Cregan iniziò a ridere, sapeva che era ironico ma non riusciva a sembrare in nessun modo minaccioso. Jace alzò gli occhi al cielo e riprese a tagliare facendo sempre più rumore. Lo Strong sembrava infastidito ma non solo dalla discussione o dal comportamento di Cregan, ormai lo conosceva bene. Scuoteva la testa, provando a spostare indietro i lunghi capelli mossi che adesso erano cresciuti, arrivando fin sotto le spalle ≪Puoi legarmi i capelli?≫ domandò l'omega sfinito e subito Cregan si portò dietro di lui e legò i suoi capelli mossi con una piccola coda e non mancando di lasciargli un bacio sul collo ≪Penso che li taglierò, stanno diventando troppo lunghi≫ sussurrò ancora Jacaerys ≪Ma ti stanno così bene≫ Cregan restava stretto al suo compagno e delicatamente sfiorava il suo collo con la punta del naso ≪Jace, tu ti preoccupi troppo, Luke è grande adesso, deve fare le sue esperienze, è un ragazzo intelligente, sa prendere le decisioni giuste, l'hai cresciuto tu del resto≫ l'espressione di Jace era ancora triste e preoccupata ma ci fù un breve momento in cui le sue labbra si piegarono in un minuscolo sorriso ≪Sono contento che abbia deciso di parlare con me, io non avevo nessuno con cui parlare≫ aveva perso i genitori da bambino, dopo quel giorno era stata la madre di Cregan a spiegargli alcune cose, come ad esempio cosa fare durante il suo calore e in particolare, il discorso imbarazzante che ne seguì dopo che Cregan aveva confessato di essersi fidanzato con lui.

Ma Lucerys era il suo fratellino, la sua unica famiglia, ma non voleva che qualcuno potesse fargli del male ≪Sei troppo teso≫ iniziò a massaggiare le sue spalle e cominciò a baciare il retro del suo collo, proprio lì dove era inciso il suo marchio ≪Ho in mano un attrezzo pericoloso, smettila di provocare≫ Jace ridacchiò mentre sentiva come le mani del compagno stessero spostando dalle sue spalle a sotto la sua maglia ≪Pensa... io l'ho tra le gambe≫ le mani di Cregan si portarono sulla sua vita, stringendola più possibile, sfiorando la parte bruciata del suo corpo. Nel caso di Jace le fiamme colpirono la zona delle sue costole e parte della schiena lasciando proprio lì, gravi ustioni che si erano rimarginate da tempo.

BURNING DESIREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora