CAPITOLO XIX

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Aemond si svegliò prima del solito. Il sole era ormai alto e la luce penetrava dalla finestra. I suoi occhi erano ancora chiusi e con la mano sentiva che accanto a lui il posto era vuoto ≪Luke...≫ sussurrò piano iniziando a cercare il marito che ovviamente non era lì.

Era solo e se ne rese conto solo dopo qualche secondo. Riusciva a percepire dentro di sé che qualcosa non andava. Si voltò e notò che Lucerys non era in camera. Si mise subito seduto. Il suo cuore iniziò a battere. Prese un grosso respiro 'Sarà con Nyra' pensò subito, di solito era con lei o a prepare la colazione eppure, ogni volta che non lo vedeva, una minuscola parte di lui pensava che fosse scappato ancora con la figlia. In quel momento era nudo, come dormiva di solito. Guardò verso il monitor, la piccola era nel suo lettino a dormire, da sola. Si alzò di scatto e cercò qualcosa per coprirsi. Prese una vestaglia rosso scuro. Stava per scendere di sotto ma un suono attirò la sua attenzione e solo allora si accorse di un particolare.

La porta del bagno era chiusa, ma degli strani rumori provenivano da quella direzione ≪Luke?≫ con passo veloce arrivò davanti la porta, provò ad entrare ma era chiusa a chiave, cosa che Aemond detestava e Lucerys lo sapeva benissimo, facendolo preoccupare molto di più. Comprese subito cosa fossero quei rumori, anzi, quei versi, li aveva già sentiti giorni prima che il suo omega sparisse per sempre. Provò ad usare più forza ma nulla ≪Luke!≫ cominciò a colpire la porta sperando di sentire una risposta del marito ≪Vai via!≫ rispose urlando Luke ≪Che succede?!≫ sentì subito degli inconfondibili conati di vomito continui ≪Apri la porta!≫ iniziò a gridare lui provando a forzare la porta ≪Sto bene, vai da Nyra≫ Aemond non si lasciò convincere, era deciso ad entrare nel bagno ≪Se non apri subito giuro che la sfondo!≫ era davvero pronto a sfondare la porta e decise di dare all'omega il tempo necessario ≪Αspetta≫ ma Luke riprese a vomitare. Aemond era deciso ora. Ma quella porta era molto più robusta di quanto si immaginasse ≪Fermati, apro la porta≫ piano la voce di Lucerys si avvicinava lentamente a lui. Si sentì chiaramente il rumore della chiave che girava e della porta che veniva sbloccata. Aemond la aprì subito e si trovò di fronte il marito molto pallido con la mano sopra lo stomaco. Prese il suo visto tra le mani ≪Che hai?≫ gli sussurrò gentilmente. Luke si voltò andando verso il lavandino e riempì il bicchiere con dell'acqua, per sciacquarsi la bocca ≪Cosa ti sembra?≫ domandò lui ironico mentre ancora si toccava lo stomaco ≪Nausea?≫ chiese il Targaryen restando sempre dietro di lui ≪Fosse solo quella≫ non si fece nemmeno sentire dal marito, ma lo stomaco gli faceva davvero male in quel momento ≪Tranquillo, prenderò qualcosa, tu devi andare a lavorare≫ si girò verso di lui e gli diede della pacche sulla spalla, sapeva che di certo era in ritardo e ancora non era nemmeno vestito ≪Oh no, non ti lascio così≫ non si sarebbe mosso da lì, non finché il suo compagno non si sarebbe ripreso ≪Aemond, sto bene≫ Luke guardò verso di lui ma nel suo volto si formò una strana smorfia e di corsa tornò in ginocchio davanti al gabinetto e continuò a vomitare 'Sto bene un cazzo' sapeva benissimo che per l'omega andava sempre tutto bene e che non si lamentava mai e non questo non era affatto rassicurante. Il marito si portò dietro di lui iniziando a massaggiare la sua schiena. Gli ci volle un po' per fermarsi ≪Che posso fare per aiutarti?≫ chiese ancora il Targaryen ≪Puoi portarmi dell'acqua per favore?≫ l'Alpha non voleva allontanarsi da lui, ma Luke non non poteva certo dirgli di no ≪La porta resta aperta≫ l'omega annuì, gli lasciò un bacio tra i ricci e andò verso la cucina per prendere un bicchiere l'acqua. Si fermò per un momento e le sue labbra si piegarono in un sorrisetto quasi impercettibile. Forse immaginava una delle possibili cause e ciò lo rese particolarmente contento.

Luke si sciacquò il volto con dell'acqua fredda e sospirò. Osservò il suo volto allo specchio per pochi secondi, era davvero pallido. Prese delle medicine per lo stomaco che avrebbe mandato giù non appena Aemond gli avrebbe portato l'acqua. La nausea sembrava essere passata e uscì dal bagno. Sentiva dolore allo stomaco e la testa gli girava ancora, la gola bruciava, il sapore nella sua bocca era terribile e non riusciva a stare in piedi. Uno dei momenti peggiori degli ultimi tempi ma che per un secondo lo fece preoccupare, ricordandogli qualcosa di troppo familiare. Ripensò a quei momenti seduto sul suo letto con le mani sul volto mentre sperava di sbagliarsi.

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