CAPITOLO XVIII

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Era passato quasi un altro mese da quella piccola riunione di famiglia.

Cregan era steso nel suo letto mentre Jace era appena entrato nella stanza solo con una lunga e larga maglietta grigia e rossa del marito e la biancheria sotto di essa ≪Quei piccoli monelli dormono?≫ domandò il compagno notando come l'omega si stesse gettando sul morbido materasso che in quel momento era la cosa più comoda che potesse trovare ≪Sono distrutto, quando avranno i denti diventeranno dei piranha≫ la schiena poggiata e la voglia di non muoversi mai più da lì, sapeva di dover andare a fare una doccia lunga e calda ma in quel momento non ne aveva le forze. Cregan sorrise e si sistemò su un fianco, portando tutta la sua attenzione sullo Strong ≪Mi piace il tuo odore≫ sussurrò piano avvicinandosi ancora di più ≪Quale? Un misto di latte e vomito? Oh si, dev'essere ottimo≫ rispose lui seccato facendolo ridacchiare ≪A me piace molto≫ circondò la sua vita con le sue forti e muscolose braccia mentre continuava ad annusare ogni parte del suo corpo. Da quando erano nati i gemelli l'odore dello Strong era diverso, più dolce e delicato, e il suo compagno lo adorava, avrebbe passato ora in quella posizione.

Jace poggiò il capo sul suo petto ma Cregan si avvicinò di più al suo volto, spingendolo verso di sé per poterlo baciare. Ma sentiva che questo non era sufficiente. Afferrò una delle sue cosce e la portò sopra il suo fianco. I loro baci si facevano sempre più irruenti, le lingue si erano intrecciate nella maniera più passionale possibile e Jace strinse la mano sui capelli chiari del marito. Però, Cregan all'improvviso scelse di fermarsi, non voleva forzare Jace in nessun modo ma si era eccitato e l'omega non mancò di notarlo. Jace era confuso non capiva perché il marito si fosse fermato e perché sembrava si stesse allontanando, cosa che facendo molto spesso negli ultimi tempi ≪Riposa≫ gli disse mentre provava ad alzarsi ma lo Strong, ormai esasperato, afferrò una delle maniche del suo pigiama e lo spinse contro il letto e si sedette violentemente proprio lì, sulla sua erezione ≪Jace sei sicuro di voler-≫ iniziò a muoversi provocando un certo fremito all'interno dei suoi pantaloni ≪Non è troppo presto per-≫ Cregan provò a dissuaderlo ma Jace non sembrava voler sentire ragioni. L'omega abbassò i pantaloni del suo pigiama, fino a toglierli del tutto, sotto gli occhi proprio dello Stark, che sembrava apprezzare particolarmente la sicurezza del marito. Jace cambiò posizione, aveva probabilmente altro in mente, si leccò le labbra e guardo il marito meglio occhi. Cregan allargò leggermente gambe, in modo da potergli lasciare più spazio possibile mentre si distendeva tra di esse. Non perse tempo iniziando subito a leccarlo, dalla punta e per tutta la lunghezza, facendo gemere l'Alpha che ormai adorava quel tipo di contatto ≪Cazzo, che bello≫ le labbra gonfie e morbide del suo compagno lo stavano facendo impazzire. L'omega aveva le mani sopra le sue cosce del marito sfiorano la leggera e chiara peluria sulle sue gambe. Cregan portò entrambe le sue mani a muoversi tra i capelli mossi e scuri del compagno mentre questo lo introduceva nella sua bocca ≪Jace!≫ iniziò a fare pressione con sul suo capo lasciando che lo introducesse sempre più in profondità. Alta era la tentazione di prenderlo la stenderlo sul letto, ma preferiva che fosse l'omega a scegliere cosa fare in quel momento, gli lasciò fare tutto ciò che desiderava ≪Aspetta-≫ iniziò ad ansimare, si sentiva al limite ma Jace si allontanò da lui ≪Tutto bene?≫ chiese preoccupato l'Alpha osservando la figura del marito che si alzava. Non si allontanò, ma rimosse la sua biancheria velocemente, lanciandola dall'altra parte della camera, per tornare immediatamente sopra di lui con solo la maglia addosso da dove si poteva ugualmente intravedere la sua erezione. Cregan sollevò la sua maglia, era intenzionato a rimuoverla del tutto ma per prima cosa, aspettò che si sistemasse.

Non riusciva ad aspettare oltre prese tra le mani il membro del marito e lentamente lo introdusse dentro di sé. Le sue labbra erano spalancate intanto che Cregan sollevava la sua maglia per osservare meglio i movimenti che stava compiendo, ma l'omega non sembrava della stessa idea ≪Vuoi tenerla?≫ chiese ancora il marito e Jace annuì svelto iniziando a compiere piccoli ma decisi movimenti. Le sue mani erano poggiate sul corpo del compagno, una sulla coscia e l'altra poco sopra il suo inguine mentre quelle di Cregan erano strette ai suoi fianchi, osservare il volto di Jace era forse la cosa più eccitante tra tutte. Voleva lasciare che provasse sempre più piacere, stavolta fu lui a stimolare il suo piacere con la mano ≪Jace, vieni per me≫ sentire quel movimento lo faceva ansimare sempre più forte ≪Cregan!≫ si lasciò scappare un piccolo grido e venne sulla sua mano mentre continuava ad ansimare ≪Tutto bene?≫ e anche stavolta l'omega annuì e si passò una mano sul volto sudato. Si stese sul suo corpo ≪Cregan...≫ iniziò a tracciare dei piccoli cerchi con il dito sul suo petto, sfiorando i peli chiari su tutta quella zona, ma restava comunque dentro di lui ≪Puoi continuare tu?≫ domandò poggiando il mento sulla sua pelle ma continuando a guardare i suoi splendidi occhi verdi, il marito ridacchiò e spostò una ciocca dei suoi capelli ≪Ne sei sicuro?≫ gli baciò il petto e sorrise ≪Certo che lo sono, non sai da quanto aspettavo≫ sussurrò lui in risposta.

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