CAPITOLO XIV

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Il Targaryen aveva deciso di destinare una camera solo per la piccola e impulsivamente iniziò ad acquistare tutto il necessario, ma per le cose più importanti chiese anche il parere del compagno ≪Io qui ho tutto il necessario, non potremmo fare arrivare queste cose a Londra?≫ domandò l'omega con la classica faccia da cucciolo ≪Vorrei che fosse tutto nuovo per nostra figlia≫ il suo sembrava più un ordine, voleva che tutto fosse perfetto ma Lucerys non era dello stesso avviso ≪Ma le abbiamo comprate noi con i nostri risparmi, non voglio separarmene così≫ iniziò ad indicare i vari oggetti, ognuno di essi portava con sé un ricordo ≪Questo passeggino ad esempio l'ha comprato Joffrey e la culla l'ho comprata poco prima della sua nascita≫ non voleva davvero separarsi da questi, avevano faticato tanto per poterli acquistare, anche se alla fine erano solo oggetti materiali. Aemond probabilmente non poteva capirlo ma alla fine accontentò il marito ≪Va bene, farò spedire queste cose a casa, ma voglio comunque che la sua cameretta sia perfetta≫ la piccola arrivò in camera, Aemond la prese in braccio e le chiese anche a lei se volesse nuovi giochi per la sua nuova camera ma come risposta lei gli mostrò il suo coniglietto, l'oggetto a lei più caro, facendolo sorridere.

A Lucerys venne in mente qualcosa, qualcosa che lo rese molto felice e che di certo avrebbe reso felice anche qualcun altro ≪Posso chiederti un favore?≫ domandò l'omega incuriosendo il marito ≪Vorrei far spedire qualcos'altro≫ alla fine sarebbe arrivato tutti prima di loro.

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Arrivò il giorno della loro partenza, Nyra era emozionata più che mai e quando uscì di casa vide una grossa macchina scura, ne rimase sbalordita, nessuno di loro possedeva una macchina e la bambina non era mai salita su una di essa. Subito indicò verso di essa ridacchiando. Joffrey la prese in braccio ≪Proprio così principessa, prenderemo quella per l'aereoporto≫ lo zio salì insieme a lei e le mise subito la cintura mentre la bambina si agitava per l'emozione ≪Non è mai salita su un auto≫ sussurrò Luke notando come il marito guardasse curioso il comportamento della figlia. Caricarono le valige in auto e si diressero verso l'aereoporto e in Luke aumentava sempre di più un forte senso di ansia ma anche di gioia.

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Partirono insieme verso casa. Luke era agitato, dopo tre anni stava tornando nella sua città, ora avrebbe rivisto il fratello e una parte di lui era timorosa di ciò. Ma adesso c'erano suo marito, sua figlia e i suoi due grandi amici. La bambina non capì bene dove stessero andando ma l'idea di prendere l'aereo l'aveva resa euforica. Il volo passò tranquillo, Nyra si guardava sempre attorno, e seduta sulle gambe di Aemond, osservava fuori dal finestrino, ma alla fine dormì per quasi tutto il tempo. In molti le facevano i complimenti, non solo era molto tranquilla ma era anche molto carina. Luke le aveva messo un completino azzurro, con un grande fiocco abbinato tra i capelli ≪La mia piccola principessa≫ le continua a sussurrare Aemond facendo ridere il marito. Anche per Joff era la prima volta su un aereo, e anche lui aveva una certa paura, in più era un viaggio molto lungo ma Daeron lo lasciò mai la sua mano e lo aiutò a calmarsi, distraendolo come meglio poteva.

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La mattina prima della loro partenza, Viserys chiamò la moglie, sembrava calmo e le chiese di potersi incontrare nella loro casa, con la scusa di vedersi dopo il rientro dal suo viaggio. Alicent non aveva ancora idea che Aemond fosse partito, né tantomeno che avesse trovato Lucerys e che adesso stessero tornando a Londra insieme e soprattutto che Luke avesse avuto una figlia.

L'uomo non le disse nulla, così come aveva già programmato.

Quando tornò a casa trovò il marito con volto molto serio, e accanto a lui, il figlio maggiore, Aegon, che condivideva con lui la stessa espressione ed Helaena che stringeva la mano del marito ≪È successo qualcosa?≫ chiese lei preoccupata, andò verso di loro e il silenzio era tale che si poteva sentire il rumore dei suoi tacchi risuonare sul pavimento di marmo ≪Si. Che sei una grandissima stronza!≫ esclamò Aegon andando verso la madre. Per fortuna venne fermato da Viserys e da Helaena ≪Come ti permetti?!≫ domandò lei allibita dall'affermazione del figlio ≪Aegon, avevamo detto di restare calmi≫ Alicent li guardava con fare confuso, non capiva il perché delle loro reazioni. Non le passò nemmeno in mente per un secondo che potessero aver scoperto la verità. Viserys sospirò e prese il suo cellulare ≪Questo ti dice nulla?≫ chiese facendo partire la registrazione. La donna sbiancò, restando a bocca aperta. Mai si sarebbe aspettata di risentire quelle parole, le sue stesse parole, dette anni prima al giovane omega innamorato del figlio minore.

BURNING DESIREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora