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SKYLTER.
la famiglia che da vent'anni deteneva la reggenza sull'altopiano di Altaluna.
Il loro stemma era una stella sopra una mezzaluna, entrambe bianche su sfondo blu.
Il loro motto, qualcosa che secondo Viserya, era veramente banaleLa luna regna alta nei cieli
Ogni volta che lo sentiva pronunciare, Viserya si chiedeva quanta inventiva ci avessero messo per crearlo.
A detta di molti, banale era anche la maggior parte del sangue della casata.
La maggior parte dei "grandi" uomini di quella famiglia era alquanto ingorda e abbondante anche nelle quantità di vino e nella stazza.
Erano assolutamente negati per la guerra: mettere una spada nelle mani di uno di quei maschi, in un campo di battaglia o, più semplicemente, in una rissa, sarebbe stato come invitare il nemico a fare ogni cosa in suo volere.
Gli Déi, che secondo Serra diffendevano sempre gli indifesi ,ovviamente, non avrebbero avuto niente da ridire.
Morale della favola?
Se ti affidavi ad uno Skylter per difenderti con dell'acciaio, era meglio che te la davi a gambe, e in fretta.Pochi erano gli uomini fatti per l'acciaio, in quella famiglia.
Loras Skylter, Mitigor "il desideroso" e Brandon "il fedele" erano gli unici nomi degni di nota, anche se Viserya, pensandoci bene, si sarebbe fermata al primo.La loro più grande arma, se così si può definire, e anche ossessione, erano le lettere.
Tutte le casate dei Sette Regni vantavano eserciti composti da uomini e cavalli perfettamente corazzati, uniti a molte macchine d'assedio.Questa famiglia, invece vantava un esercito, più che promettente, di corvi e Gran Maestri pronti a liberarli in cielo a cadenza quasi settimanale.
Il tutto, unito e sostenuto da una grande quantità di grano e pergamena per lettere.
I "soldati", ovviamente, vanno sempre nutriti.Nonostante la loro mancante abilità nell'area bellica, gli Dei avevano comunque benedetto quel casato.
Gli Skylter regnavano su uno dei maggiori territori fertili dei Sette Regni.
Ogni anno gli Dei davano a quei territori abbondante frutta e coltura di ogni genere.
La loro maggior fortuna erano le piantagioni di viti, dai cui si ricavano i vini più pregiati.La principessa continuò a fissare il giovane.
Capelli di un castano chiaro, una barba curata e impreziosita da piccole pietre di sole dal caratteristico colore giallo.
Il tutto contornava il volto di un giovane sui diciannove anni, dal corpo slanciato che sapeva di essere attraente e faceva giocare ciò a suo favore.
Joice Skylter era scaltro, Dei se lo era.
Nella maggior parte delle situazioni era come una volpe in un pollaio.
Pronta a banchettare.Nonostante questa evidente arguzia di cui tutti sapevano, molti alti lord e lady cadevano comunque nelle sue trappole... e nel suo letto.
Per niente soggetto alla vergogna, Joice si vantava spesso di aver passato svariate notti con questa o quella lady, infangandone il nome solo per divertirsi.
In particolare, l'argentea si ricordava di una lady giovanissima in procinto di sposarsi, che dopo una notte di festeggiamenti era stata trovata nel letto sbagliato, sotto avvertimento del proprietario dei cuscini, cioè Joice.Lyseris fece una smorfia di disgusto, puntando l'attenzione su quel giovane.
La sorella maggiore si accorse della sua presenza solo quando questa cercó di sputare rumorosamente a terra.... senza riuscirci.
Ne avrebbe necessitato, di tempo, per sputare come un vero uomo, cosa che lei, tra l'altro, non era.Quando si accorse che Viserya la stava guardando, Liserys le porse una coppa di vino freddo.
-Il tuo vino, scorbutica-
disse con un ghigno.Viserya fece scorrere lo sguardo dalla coppa alla giovane e viceversa un paio di volte con poi esordire con un
" c'hai sputato dentro?"La più piccola non rispose.
A Viserya sorse il dubbio.
Passarono le ore e più guardava quel giovane lord, ora intento a sorridere ad una giovane lady, più era convinta che volesse ingraziarsi suo fratello, non ancora presente, o ancora peggio, direttamente il Re, ora intento a mangiare del gustoso maiale in crema di mele.
Al fianco dell'uomo, Braela vide lo sguardo dell'argentea e le sorrise dolcemente ma con un accenno di tristezza.Probabilmente, suo figlio Daeron, l'altro fratello di Lyseris e Viserya, le mancava terribilmente.
Erano mesi che non si avevano sue notizie.
La ragazza abbassò lo sguardo.
Anche a lei, quel fratello mancava troppo.Rialzò gli occhi verso il lord di poco prima, con l'idea che quell'astuta volpe altro non volesse che chiedere la sua mano o, ancora peggio, quella di Lyseris.
Serrò la mascella.
Quel disgraziato non avrebbe toccato sua sorella neanche con un dito.Si alzò, decisa a scoprire cosa volesse, dopo che era scomparso dalla circolazione per mesi.
Si avvicinó a lui con una coppa di vino in mano, agendo come se volesse solo salutarlo.-Cosa ci fate voi qui, mio Lord? - Viserya sorrise a quel lord presuntuoso dalla bellezza indiscussa.
Joice Skylter sorrise di ricambio.
Un sorriso all'apparenza benevolo.La ragazza in verità sapeva che era solo cortesia.
Dinanzi a lei stava seduta la maggior volpe dei Sette Regni. Non c'era da fidarsi.-Sono qui per dare il benvenuto al mio principe.... e, elogiare la bellezza della sua sorella maggiore-
Joice le prese la mano senza il suo consenso e le scocchió un umido bacio sul dorso, guardandola poi negli occhi.
Che schifo pensó Viserya, sperando che il suo volto non avrebbe mostrato il suo pensiero.
-Dove siete stato di recente? Il lord vostro padre.... era abbastanza in agitazione negli ultimi tempi...- un altro sorriso falso.
-Querant.
Una città come poche, piena di sete, gioielli e.... ragazze meravigliose.
Mai nessuna come voi, però-A Viserya parve che Joice le avesse fissato il seno con troppo interesse.
Si schiarì la gola per parlare ma venne interrotta da un annuncio.-Il Principe Jaeras Valaryen, primo del suo nome e terzo in linea di successione al Trono di Spade!-
La folla esordì in un battito di mani mentre una figura snella, in armatura leggera entrava nella stanza, alzando il braccio della mano che impugnava la spada in segno di saluto.
Gli occhi di Viserya incontrarono i suoi in un istante.
In quel momento, Viserya nell'ombra scorse una figura sorridere.
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Of blood and ashes
Fantasy‼️IN REVISIONE‼️ ❝ noi siamo come il fuoco, costretti a bruciare insieme. ❞ Il Continente occidentale è diviso in Sette Regni, ognuno dei quali è sotto il controllo del Trono di Spade. Viserya, la prima figlia femmina della famiglia, si è sempre sen...