《16》

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⚠️LINGUAGGIO FORTE ⚠️

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⚠️LINGUAGGIO FORTE ⚠️


Vexen's POV

VALYRIA- tempo indeterminato, passato

VEXEN PERCORSE LA grande ala del giardino a passi veloci.
Non era ancora estate ma il sole batteva comunque forte su chi non era al coperto e il sudore che ricopriva il giovane ne era una prova concreta.
I suoi vestiti erano zuppi, potevano creare una cascata immensa, se solo ci fosse stato qualcuno talmente coraggioso da strizzarli.

Il giovane Vexen si passò una mano sulla fronte, desideroso di un pò di ghiaccio invece che della sua pelle.
Ringraziava solamente il fatto che avesse i capelli lunghi un pochino più sopra le spalle e non come coloro che li portavano fino ai piedi.

Come diavolo facevano, in situazioni come queste?

Non lo sapeva e... non era neanche desideroso di saperne la risposta.
Aveva paura che, una volta conosciuta la risposta, avrebbe sudato di più.

-Bisa iksos certainly daor se behavior bona should lua se olvie pāstan advisor hen nykeā dārys, student-

《Questo non è sicuramente il comportamento che dovrebbe tenere il consigliere più fidato di un re, allievo》

Il suo Maestro lo guardò contrariato.
Se lo si fosse giudicato dal suo aspetto, lo si sarebbe considerato tutt'altro che un uomo amante della storia, della filosofia e, in generale, dei libri.

Spalle larghe, costituzione robusta.
Una folta barba nera e braccia talmente possenti da poter spezzare in due un uomo, se solo ci avessero provato, Ruex era il completo contrario della classica figura di una persona che passa tutto il giorno sui tomi...
La figura di guerriero gli calzava a pennello, invece.
Vexen aveva perso il conto di quante volte lo aveva immaginato in armatura invece che in un abito di seta grezza dal colore ocra decorato, se così si può dire, da della semplice corda intinta nell'argento e posizionata attorno alla vita.

Vexen si costrinse ad abbassare il capo, in segno di scuse.
Non che fosse dispiaciuto, anzi.
Niente e nessuno lo avrebbe potuto fermare dal salvare un cucciolo di drago appena uscito dall'uovo e in serio pericolo di essere già ucciso nei suoi primi istanti di vita.

Il Maestro era un uomo un uomo di fede, aveva imparato ad amare gli Dei Valyriani anche se adorava ancora i Divini delle sue terre di origine.
Si era ambientato e abituato alle consetudini valyriane ma avrebbe sempre e comunque odiato ciò che Valyria amava e venerava più di ogni altra cosa.

I suoi draghi.

- Jurnegon bē, student. Ao emagon mirre naejot gaomagon.

《Alza lo sguardo allievo.
Hai del lavoro da fare》

Of blood and ashesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora