2 mesi prima
SI STAVANO SPOSANDO, quel cavaliere di drago tanto temuto e quella principessa tanto adorata dalla sua gente.
La ragazza aveva un sorriso radioso in viso, sorriso che le era apparso nell'esatto momento in cui si era avvicinata a lui.Solo gli Dei sapevano quanto veramente amava quell'uomo.
Solo loro potevano capire cosa avrebbe fatto solo per poter stare accanto a lui, anche solo per poco.E solo sempre loro, avrebbero compreso i motivi dietro ciò che aveva fatto, le azioni che aveva compiuto e il volere di andare contro le volontà delle persone a cui teneva di più .
Viserya osservava la scena, in silenzio.
Ma se la sua voce taceva, la sua mente era posseduta, come al solito, da pensieri che urlavano domande a cui non avevano mai ricevuto risposta....E chissà se l'avrebbero mai ricevuta.
Vide l'uomo togliersi l'elmo con le ali di drago e sorridere leggermente alla sua dama.
Riccioli scuri gli caddero con grazia lungo la schiena, liberi dall'elmo.
In mezzo a quella meraviglia scura, un'unica ciocca bianca cercava di resistere.L'uomo baciò la fronte della donna e poi, la sua mano.
La donna l'abbracciò, appoggiando la testa al suo petto.- Non lasciarmi.... non lasciarci...- sussurrò debolmente.
-Non potrei mai, Alysanne....
Noi siamo come il fuoco, costretti a bruciare insieme. - la sua fronte toccò quella della ragazza, le sue mani le accarezzarono le guance delicatamente.Lui l'avrebbe protetta sempre.
Non importa a quale costo.
Non importa a cosa sarebbe andato incontro.
Gentilmente, la sua mano accarezzò il ventre di lei, dove la vita del suo futuro erede aveva già iniziato a pulsare con forza, ogni giorno più potente.Al solo pensiero, l'uomo sorrise.
Che fosse stato maschio o femmina, poco aveva importanza.
Quella piccola e innocente creatura sarebbe stata sua, il suo sangue avrebbe corso nelle sue vene.
Lui l'avrebbe tenuta in braccio e le avrebbe baciato delicatamente la fronte, perfino nelle notte insonni.
Lui le avrebbe tenuto la mano, durante i suoi primi passi e, sempre lui, le avrebbe insegnato a danzare con la lama , come suo padre aveva fatto con lui.
Infine, l'avrebbe vista spiccare il suo primo volo sul drago che sarebbe nato assieme a essa, imparando a dominare i cieli e le sue stesse paure, imparando a conoscere la libertà.Si, era questo che desiderava per quella creatura.
Che lei fosse libera da tutte quelle catene che, invece, avevano avvolto lui.Da lontano, Viserya osservava i due sposi, indecisa se avvicinarsi o rimanere lì a osservare.
Qualcosa la chiamava a quelle persone.
Un filo invisibile di cui non capiva la provenienza o il motivo.Sapeva solo che lei doveva riunirsi a quei due innamorati, che ora si stavano guardando negli occhi.
Gli occhi viola di lei, completamente persi in quelli grigi di lui.Ma perché?
Chi erano per lei?Lo scenario cambiò.
Ora davanti a lei vedeva la luce di un focolare e la neve infuriava fuori da una delle finestre chiuse.
Viserya guardò lo spettacolo che la natura le stava offrendo, ritrovandosi ancora una volta bambina poiché, come a quei tempi, rimase stupefatta di quanta bellezza le si parando davanti a sé.La sua attenzione venne attirata da una cantilena.
La ragazza si girò verso il suono, solo per scoprire che ora davanti alla calda luce del focolare, voltata di spalle e su una sedia a dondolo, una donna cantava dolci melodie.Lentamente, l'argentea cercò di avvicinarsi alla figura.
Una madre con la sua bambina.
Senza volerlo, Viserya si ritrovó a osservare la scena, non riuscendo a distogliere lo sguardo.
Il sorriso della donna, talmente dolce, rivolto solamente a quella creaturina fragile che le stava in braccio.
Il suo canto, leggero come ali di farfalla, era in netto contrasto con l'opera della natura fuori da quella stanza.In essa, il tempo pareva non avere importanza.
-È bellissima, non è vero?-
La voce della donna non era squillante come si sarebbe potuto immaginare, bensì di una calma totale.
La donna, non ricevendo risposta, si voltò verso la ragazza e sorrise.
Uno dei sorrisi più belli che Viserya avesse mai visto.
Un sorriso che, a quest'ultima, pareva noto, impresso nella sua mente.Viserya chinó leggermente il capo.
Possibile che stesse parlando con lei?Quando lo rialzò, la dama la stava ancora guardando.
La giovane guardò la bambina, anch'essa aveva qualcosa di familiare.-Molto, mia signora....-
Sorrise mentre una domanda le apparve nella mente.-Perdonate, come si chiama la vostra bambina?-
La donna la guardò un attimo spaesata, come se la risposta le dovesse essere ovvia.
Poi, i suoi occhi viola sorrisero, assieme alle sue labbra.Riportò l'attenzione a sua figlia e la sollevò leggermente, per permettere alla sua ospite di guardarla in viso.
- Viserya.... lei è la mia piccola Viserya.
E un giorno.... sarà una grande guerriera....
Proprio come suo padre...-
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Of blood and ashes
Fantasy‼️IN REVISIONE‼️ ❝ noi siamo come il fuoco, costretti a bruciare insieme. ❞ Il Continente occidentale è diviso in Sette Regni, ognuno dei quali è sotto il controllo del Trono di Spade. Viserya, la prima figlia femmina della famiglia, si è sempre sen...