EPILOGO

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Viserya's pov

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Viserya's pov

Il calore del fuoco era tutt'altro che insopportabile.
Sembrava l'abbraccio di una madre per la propria figlia.

Quel fuoco sapeva di casa.

Mentre le fiamme dorate l'avvolgevano, sul volto di Viserya non c'era traccia dell'odio, del dolore o della tristezza che aveva provato in passato.

Il suo volto risplendeva di un sorriso che ormai aveva dimenticato come fosse, mentre veniva cullata dalle fiamme.

E mentre si lasciava cullare, il fuoco tanto amato scivolò via dal suo corpo, mentre l'argentea cercò gentilmente di non lasciarlo scappare dalle sue bianche e lunghe dita.

E mentre dal basso lei lo ammirava, sdraiata su di un prato di fiori bianchi e con i capelli a coronarle il viso, quel fuggitivo tanto bramato e adorato assunse la forma di un piccolo drago, che piroettava giocoso nel cielo limpido.

Riconobbe il su Rhaexe, in quel cucciolo deliziato dalla sua stessa libertà.

-Il mio signore dei cieli.-
Pensò Viserya,  ammaliata da tanta bellezza, emettendo un risolino simile al suono di tante piccole campanelle.
Un riso fresco, libero dalle pretese, naturale.

La piccola fiammella piroettò su se stessa e mutò la sua forma.
Da quel piccolo draghetto presero vita cinque forme distinte.

Due di esse erano maestosi draghi.
Il suo Rhaexe era uno di loro.
Immenso e meraviglioso.

Ma furono le tre figure davanti ai draghi, che la fecero piangere di gioia.

Con i capelli adornati in una treccia lunga, così come Viserya li amava, una giovane donna teneva tra le braccia una bambina dai capelli ribelli e gli occhi di due colori.
Uno viola leggero e l'altro della stessa tonalità di grigio che contraddistingueva gli occhi della donna.

Entrambe avevano lo sguardo in alto, puntato verso il cielo e un gran sorriso sulle labbra.

Un braccio in una raffinata armatura argentea cingeva la giovane.
Ma nient'altro si distingueva di quella figura misteriosa, se non i suoi lunghi capelli bianchi.

Viserya avrebbe riconosciuto quella giovane dama ad occhi chiusi.
Lei era Lyseris.

Lyseris puntò lo sguardo verso di lei.

Lei la vedeva....

La più giovane sorrise, e le tese la mano.
Viserya lasciò che le loro dita si intrecciassero ancora una volta.

Unite, come lo erano state in vita.

E li, Viserya promise.
In un'altra vita, non avrebbe abbandonato il suo fianco.

E quella promessa le scaldò il cuore con una nuova speranza.

Quella di riabbracciare la sua draghetta preferita e non lasciarla andare.

Quella di riabbracciare la sua draghetta preferita e non lasciarla andare

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4 anni dopo- Lyseris ' pov

Lyseris guardò Rhaexe cercare di librarsi in volo.
Sorrise quando l'ala ferita del drago riuscì a sostenerlo, seppur per poco.

-Ancora, Rhaexe!-
Lo incitò lei, sorridendo come avrebbe fatto Viserya.

Il drago di sua sorella in quattro anni era cresciuto molto, diventando una maestosa bestia alata.

-Viserya sarebbe fiera di te...-
Disse, lasciando che una lacrima le bagnasse il viso, al ricordo di sua sorella.

Strinse a sé l'uovo verde che aveva scelto dalla covata.
Ne era rimasta palesemente attratta, da quel colore.
Le ricordava il colore della natura in una giornata di pioggia.
Verde scuro.
Qualcosa di selvaggio e libero com'era diventata lei in quei quattro anni.

-Tra poco si schiuderà, mia signora.-
La voce di Vexen le arrivò alle orecchie come un caldo abbraccio.

Lui era tutto quello che le era rimasto di casa, una piccola parte di famiglia.

Lyseris annuì.
Non vedeva l'ora di avere un drago tutto suo.

Sorrise al pensiero e guardó verso il cielo.

Era limpido.
Un'altra lacrima scese silenziosa dal suo occhio.
Si portò la mano sul cuore.

-Ti ridarò la libertà che ti è stata sottratta, mia amata sorella.-

Un sussurro.
Una promessa tutta per lei.

Tra le nuvole,  tre piccoli draghi danzavano liberi da ogni pregiudizio di quel mondo crudele.

-Tu continua a guardarmi, Viserya.... tu continua a guardarmi...-

Lyseris si voltò verso la nave che l'attendeva sul mare calmo e limpido e poi si rigirò verso Rhaexe.

-Andiamo, Rhaexe....-

Sorrise, riguardando il cielo e allargando le braccia per respirare al meglio la brezza marina.

-Viserya ci attende.-
Disse, mentre  tre piccoli draghi danzavano liberi nel cielo limpido e, per un attimo,  Lyseris giurò di aver visto sua sorella sorridere.

-Disse, mentre  tre piccoli draghi danzavano liberi nel cielo limpido e, per un attimo,  Lyseris giurò di aver visto sua sorella sorridere

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Tu, riflesso della mia anima,
Anche se il fuoco su di te sentirò cantare,
La tua mano mai lascerò andare.

E nelle ceneri, in alto nei cieli,
Con i draghi ti vedró danzare.

-canto valyriano, autore sconosciuto

Of blood and ashesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora