Capitolo 13

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Gli occhi dell'uomo fanno in tempo a spalancarsi. Sono di un verde abbagliante che riflette i loro movimento.

Il sangue inizia a sgorgare dalla ferita al fianco. Margot affonda la lama più in profondità, fino a sentire la durezza dell'osso.

Lo sguardo dell'uomo rimane fisso nel vuoto, senza espressione.

Senza vita.

Margot si lecca le labbra. Con l'indice accarezza il fianco dell'uomo, esattamente dove la carne inizia ad essere martoriata a causa dello squarcio. La linea che separa la pelle è così perfetta da incantarla. Si porta alle labbra il dito imbevuto di liquido rosso e se lo spalma come un rossetto. Preme le labbra l'una contro l'altra, lasciando che qualche goccia arrivi direttamente alla lingua.

Adesso la sua bocca è livida, viva grazie al nuovo sangue che sta inglobando nel suo corpo.

Mike le mette una mano addosso, il palmo aperto sulla sua spalla. Un ghigno gli attraversa il viso. Spinge di lato la ragazza. Margot non si oppone, appoggiandosi al muro.

Il ragazzo si appoggia sulle ginocchia ai piedi del letto. Gli occhi dell'uomo sono rimasti spalancati, lo sguardo fisso in quelli di Mike. Affonda i denti nella ferita già aperta, succhiando sangue fino a sentirne il sapore in gola. Le braccia iniziano a tremare ma lui continua a tenere stretta la prese sul corpo, le palpebre abbassate.

"Assaggia"

Margot si inginocchia accanto a lui, abbassa il mento contro il petto, aspettando che Mike le lasci il posto. Quando lui alza la testa un filamento gli pende dalle labbra.

Margot gonfia il petto, sposta i capelli dietro una spalla. Percepisce sul suo collo le dita di Mike che scorrono leggere sulla pelle, accarezzando in senso opposto i peletti che crescono radi.

La bocca sfiora il sangue sgorgato a fiotti lungo il fianco della vittima, con la lingua scava più a fondo dove il liquido non è ancora diventato secco. Si lascia sporcare le guance di fluidi corporei della vittima, con la mano scende lungo il petto dell'uomo fino al pube, con l'altra mano si sbottona i pantaloni. Mike si siede dall'altro lato del letto a braccia incrociate.

"Spogliati"

Margot si blocca, la mano ferma sulla cerniera dei pantaloni. Con le dita macchiate di sangue si sfila la maglietta, gli occhi ancora fissi in quelli di Mike.

Lui resta immobile mentre la studia fare quello spogliarello solo per lui. I pantaloni le scivolano lungo le cosce fino al ginocchio, scostandoli con un calcio in direzione del ragazzo.

Resta solo in reggiseno e mutandine. Rimpiange di non essersi messa addosso qualcosa di meglio degli slip bianchi e del top sportivo che ha trovato nel primo cassetto dell'armadio. Scioglie le lunghe trecce in modo da permettere ai capelli lunghi di andare da tutte le parti. Si slaccia il reggiseno e si abbassa le mutande, avvicinandosi al letto e mettendosi a cavalcioni del cadavere.

I capelli coprono i capezzoli ma sente il sedere ancora in bella vista.

E' eccitata dal fatto che lui la possa vedere così, completamente vulnerabile.

Mike si afferra il cavallo dei pantaloni, sfregando su e giù con rapidi movimenti del polso. Il rigonfiamento ora è evidente, la sua espressione contratta dal desiderio. 

La donna si appoggia con tutto il peso al cadavere nudo. Quando abbraccia i fianchi con le cosce sente la pelle appiccicarsi a quella dell'uomo sotto di lei.

Mike infila la mano nei pantaloni. Adesso il suo membro è duro e con i polpastrelli arriva ad accarezzare le palle.

Ansima.

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