Capitolo 7

27 4 0
                                    

"Perché vuoi andartene ora?"

Eri tu quello che diceva che qui non mancava nulla per fare la bella vita

"Anche tu lo volevi"

"Si ma..."

"Ma cosa"

Andy l'ha messa spalle al muro. E' così alto da intimorirla.

"Ma questo non si risponde alla mia domanda"

Andy si allontana appoggiandosi con le mani al tavolo della cucina.

"Inizio a pensare che questa gente sia tutta un po' matta"

Alex si siede sul divano, il mento sul palmo della mano in posizione di ascolto.

"Quel tale, Mike, sembra sempre che trami qualcosa, Kate è schizzata di suo, la nera sembra normale ma non lo è: vuole qualcosa. Non so cosa, ma io di quella non mi fido. E non mi fido nemmeno di Benjamin."

Alex si lascia sfuggire uno sbuffo d'aria dalle labbra.

"Benjamin" ripete. "Il signore con i capelli bianchi e la pancia" Un sorriso si fa largo sul suo viso, un sopracciglio alzato.

"La pancia non rende le persone innocue"

Lei si rigira un filo dell'imbottitura tra le dita.

"No, ma dubito che lui possa nascondere qualcosa. Non mi sembra il tipo"

"A me lo sembra eccome invece."

Andy si lascia cadere accanto a lei. E' sudato.

"Non so se tu sei un tipo con la testa sulle spalle, lo sai?" Alex gli sfiora il braccio, lui ne approfitta per mandargli via il gomito con un colpetto.

"Sono più a posto di te"

                                                                                   ***

Margot si tira i capelli in una coda alta, passa un filo di matita sugli occhi e la sfuma con l'ombretto, dandosi un'aria felina. Si stupisce di quanto il suo aspetto migliori in così pochi passaggi. Passa il gloss sulle labbra, idratandosi bene. Ne aveva bisogno.

Guarda il risultato allo specchio, soddisfatta.

Si sente di nuovo bene, in pace con sé stessa.

Anche se ho ucciso un cinghiale.

Fa spallucce.

L'ho fatto per vivere. Per le provviste. Kate era stata felice quando lo aveva trascinato sul banco della cucina.

Decide che quello sarebbe stato il suo nuovo lavoro. E' brava e veloce con il coltello. Con un po' di pratica non avrebbe avuto problemi a portare a casa delle provviste.

"Qui ne abbiamo a sufficienza"

Kate è scettica quando le sottopone l'idea.

"Vuoi aiutare? Vai a raccogliere i pomodori, oppure inizia a far bollire le patate: stasera voglio fare il purè"

Margot sta per farle notare che ci sono quasi trenta gradi fuori. Si trattiene. Non vale la pena di iniziare una discussione per così poco.

"Con questo caldo ti cuocerai lo sai?"

Mike compare alle sue spalle come per magia. Avrebbe dovuto sentire i suoi passi nell'erba alta ma è così concentrata dai propri pensieri da avere le orecchie offuscate.

"Non mi parli?"

"Scusa, non ti avevo sentito"

"Posso aiutarti se ti va"

SliverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora