Capitolo 11

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"Oh ecco la donna delle visioni! Sono onorata" Kate fa cenno con il dito di avanzare. "Vieni, vieni. Margot, qui voglio un trattamento speciale"

Margot alza gli occhi al cielo.

Non la sopporta quando fa così.

"Razione doppia!" Esclama Kate mettendole nel piatto due fette di pane bruciato e un briciolo di marmellata.

Jennifer la guarda di sottecchi senza reagire. Incrocia gli occhi di Margot che sta montando il latte per il cappuccino.

Non ne vale la pena.

La donna prende il suo vassoio. Con la coda dell'occhio nota che Kate non smette di fissarla.

Magari le sta guardando il culo.

E' quello che spera.

Può invidiare il suo fondoschiena quanto vuole, non sarà quello a cambiare la realtà dei fatti.

Si siede da sola al tavolo lungo. Nessuno ha voglia di starle vicino ora che Paul è morto.

La temono perché lei lo ha sottoposto a ipnosi.

Non Kate. Per lei è una stronzata l'ipnosi.

Eppure Paul si è ucciso senza sapere nulla oltre al fatto di essere un sicario.

Jennifer addenta un pezzo di pane.

Lo ha fatto apposta.

Tutti gli altri hanno pane normale nel piatto e marmellata in abbondanza.

Non fa niente.

Incrocia lo sguardo di Margot quando le porta il cappuccino.

Parliamo dopo.

Lei annuisce. E' ora di fare luce su quella faccenda.

                                                                                     ***

Margot la sta aspettando seduta a gambe sulla panchina della sera prima.

"Non hai fatto colazione"

"L'ho fatta prima di iniziare a preparare per voi" Accenna con la testa in direzione della cucina. Neanche lei ha voglia di passare un momento in più ai tavoli in mezzo agli altri.

"Voglio metterti in guardia da Kate" controlla che alle sue spalle non ci sia nessuno, quasi aspettandosi che la diretta interessata si fosse materializzata istantaneamente.

"Ti aiuterò, ma devi essere sincere con me"

Jennifer si siede accanto a lei e si mette nella stessa posizione.

"Non ho chiesto il tuo aiuto. O la tua opinione"

"Ma ne hai bisogno"

Jennifer ispira una lunga boccata d'aria. Di quella si che ha bisogno. Sente i polmoni compressi nella gabbia toracica incapaci di espandersi più di tanto.

"E come?"

"Sottoponi anche me a ipnosi"

"No, mi rifiuto"

"Ma te lo sto chiedendo io"

Jennifer scuote la testa a ripetizione, facendo andare le strette treccine da tutte le parti.

"Non lo faccio e basta. Hai visto quello che è successo con Paul. Non puoi aspettarti che io acconsenta a fare una cosa del genere. Di nuovo" Le ultime parole hanno un sapore amaro in bocca.

Margot le stringe le dita intorno alle sue. Resta ferma con la sua mano in grembo, accarezzando le lunghe dita affusolate con le sue.

"Paul ha visto qualcosa prima di morire. Poi si è pentito talmente tanto da decidere di uccidersi. E' andata così, giusto?"

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