capitolo 3

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<Sai che non saper cucinare il riso alla veneranda età di ventitré anni è estremamente grave>

<al posto di lamentarti perché non vieni a darmi una mano> Seojun e Yeonjun stavano preparando il pranzo, verso l'alba il gruppo aveva fatto ritorno a casa e si erano svegliati da poco, infatti i due erano ancora in pigiama.

Mentre Yeonjun girava gli spiedini di carne Seojun si mangiava un panino seduta sul tavolo con ancora la faccia stropicciata dal sonno.

In cucina fecero il loro ingresso Soobin e Beomgyu, appena saliti dai sotterranei.

<Dio Gyu sembra che tu voglia uccidere qualcuno, mangia uno spiedino> disse Yeonjun porgendo uno spiedino all'amico.

<Dovevi vederlo, stava seriamente per sparare a quella cosa> rise Soobin sedendosi sul bancone di fianco alla mora.

<Mi sta sulle palle, ha proprio una faccia da schiaffi, poi l'arroganza con cui mi guardava, stupida creatura> si è lamentato Beomgyu addentando un pezzo di carne.

<non vuole collaborare, preferisce morire, chissà cosa gli hanno fatto per ridurlo a questa situazione> disse Soobin.

Seojun si alzò e si mise a girare il riso pensierosa, tanti dubbi la stavano affliggendo, lei odiava i vampiri, creature orride e senza cuore, peggio degli animali. Eppure la sera prima il suo cuore aveva saltato un battito, Un vampiro moro con la mascella ben definita era corso fuori dall'auto dopo che Kai aveva sparato al loro leader, poi quando lei, Taehyun e Soobin gli si erano parati davanti i loro occhi si sono incontrati, lesse dentro i suoi terrore e preoccupazione. Mai prima di allora aveva visto un vampiro in quello stato, lui aveva paura, ma non per se stesso, per il vampiro che portava sotto braccio, per la prima volta aveva visto un vampiro tentare di salvarne un altro, non solo lui, anche lo sguardo che si erano scambiati lui e un vampiro dai capelli viola comunicava lo stesso sentimento. Lui, il vampiro che avevano catturato e un loro compagno erano rimasti lì per permettere ai loro compagni di fuggire, li avevano protetti.

Seojun era confusa, quelle immagini la tormentavano, mettevano in discussione tutto ciò in cui lei credeva, la notte successiva la passò a girarsi nel letto, aveva bisogno di risposte e le avrebbe trovate a tutti i costi.

In mezzo alla notte Seojun si alzò dal letto, indossava solo il suo pigiama, cioè una maglietta extra large rubata a Taehyun e un paio di pantaloncini, i suoi capelli erano raccolti in una crocchia disordinata e ai piedi portava solo i calzini.

Si diresse verso i sotterranei, il vampiro che avevano preso era legato ad una sedia in mezzo ad una sala che avevano costruito appositamente per i vampiri, pareti spesse, nessun suono usciva o entrava da lì, era letteralmente un cubo di cemento spoglio, dentro era totalmente vuoto. Sarebbe andata da lui a chiedere delle risposte.

Dopo aver inserito il codice Seojun aprì lo spesso portone, la stanza era immersa nell'oscurità, la ragazza accese l'interruttore, una luce freddissima sfarfallò rivelando la figura di Niki, aveva il capo chino, sembrava che dormisse.

Seojun rimase sullo stipite della porta a fissarlo, vedendo che non si muoveva entrò dentro e chiuse la porta.

<non dovresti chiudere la porta, sono una bestia, potrei divorarti lo sai?> disse lui sollevando il capo e squadrandola, Seojun incrociò le braccia al petto fredda.

<le catene che hai ai polsi sono state create apposta per voi, non riuscirai a liberarti> disse lei, Niki rise.

<ovviamente> Seojun rimase immobile a fissarlo, Niki riabbasso il capo ma quando non la sentì muoversi per minuti alzò lo sguardo interrogativo.

Together For Eternity - Nishimura Riki Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora