-che ne dici di andare a divertirci?- domandò Blake alla sorella prendendola a braccetto mentre si allontanavano dalla sala da pranzo nella quale avevano da poco finito di cenare.
-parla piano o il tuo gemello cattivo ti sentirà- disse Kaisha in un sussurrò stringendo forte il braccio del fratello maggiore e continuando a camminare al suo fianco decisa a sua volta di fare quello scherzo all'altro fratello. Avrebbero volentieri coinvolto anche Bauke ma lui e Rhianne erano stati scortati dalla servitù nelle loro stanze perché entrambi per i loro genitori ancora troppo piccoli per poter andare da soli.
-tanto da come mi ha guardato durante la cena lo ha già capito- disse semplicemente Blake con un'alzata di spalle -un po' mi dispiace che non abbia protestato, avrebbe avuto una punizione in più...ti ha fatto qualcosa di male? Ha cercato di convincerti a stare dalla sua parte?- chiese sinceramente preoccupato il moro alla diciassettenne che scosse la testa.
-per fortuna no, ha solo dato fastidio chiedendo dove fossi stata...mi ha beccata mentre cercavo di tornare in camera senza farmi vedere da nessuno- spiegò la principessa guardando negli occhi del fratello identici ai suoi. Era assurdo come tutti e cinque avevano preso le stesse identiche caratteristiche: capelli neri e occhi azzurri. Erano tutti la copia esatta del re per quanto riguardava i colori visto che la regina aveva gli occhi verdi e i capelli biondi ma almeno nessuno avrebbe potuto dubitare sul fatto che fossero figli del re.
-e dove sei andata?-
-a cavalcare...lo sai...non devi nemmeno chiedermelo-
-di soliti mi chiedi di venire con te...se i nostri genitori scoprono che vai da sola potrebbero aumentarti la scorta- disse preoccupato Blake -e in parte hanno ragione visto che in molti ci vogliono morti-
-puntano a te prima di tutti non di certo a me- disse secca Kaisha -per non parlare del fatto che sono una donna...passerebbero a Valdemar e poi subito a Bauke non a me- rispose distogliendo un momento lo sguardo perché il fatto che ancora vedere una donna come erede non era minimamente accettato le faceva davvero tanta rabbia -avevi i tuoi compiti da erede per questo non ti ho detto nulla e poi Bauke è più piccolo di me quindi i nostri genitori non ci avrebbero mai lasciati andare molto lontano come ci lasciano fare quando ci sei tu con me e Valdemar...per quanto a lui piaccia cavalcare stare da sola con lui mi fa venire ansia-
-no, scordatelo di stare da sola con quello li- scosse la testa Blake -potrebbe farti un lavaggio del cervello e farti credere di essere il vero e giusto erede del nostro regno-
-non mi convincerà mai comunque Blake, sei tu il primogenito, tu hai sempre avuto il diritto di quel trono e deve farsene solo una ragione e smetterla di cercare di prendersi il tuo posto...ho paura che se andassi da sola con lui da qualche parte mi farebbe rapire per poi obbligarti a cedergli la corona. Non lo accetta di essere il secondo quel bastardo- disse seria Kaisha mentre Blake annuiva semplicemente per poi fermarsi di colpo e controllare che non ci fosse nessuno in giro. Lasciò il braccio della sorella e con un veloce gesto del polso fece si che le porte della biblioteca si aprissero grazie a delle scintille azzurre.
-andiamo a fare disordine- ridacchiò Blake muovendosi veloce tra gli scaffali e usando la punta dell'indice e del medio della mano sinistra per farsi luce senza accedere le candele e quindi avvisare qualcuno della loro presenza li. Certo lui e Valdemar essendo ormai abbastanza grandi avevano maggior possibilità di movimento nel castello quindi nessuno avrebbe detto una parola sulla sua presenza li e nemmeno su quella di Kaisha visto che la ragazza era con lui ma era meglio evitare qualunque possibile domanda.
-guarda...è tutto in ordine- ridacchiò Kaisha guardandosi intorno per poi far cadere a terra quello che era uno dei libri presenti un uno scaffale -ops- aggiunse sempre ridacchiando.
-Kaisha non li buttare a terra così- disse Blake abbassandosi per raccogliere il libro e posandolo su uno dei tavolini li presenti -okay mettere a soqquadro tutto ma non rovinare il patrimonio che abbiamo anche se tu odi i libri-
-va bene- sussurrò quasi con il broncio la ragazza ma sotto sotto sapeva anche lei che quei libri erano comunque importanti e che di conseguenza non doveva rovinarli più di tanto. Per quanto potevano sempre dare la colpa a Valdemar non era detto che lo avrebbero considerato effettivamente il responsabile.
I due fratelli passarono una buona oretta a mettere in completo disordine la biblioteca, spostando i libri sugli scaffali sbagliati o poggiandoli semplicemente in pile enormi sui vari tavoli presenti e solo una volta entrambi soddisfatti di quel risultato decisero di uscire dalla stanza e camminare verso le loro rispettive stanze sempre a braccetto.
-credi che sia abbastanza?- domandò preoccupata Kaisha -vorrei che restasse impegnato tutto il giorno li dentro...noi ci abbiamo messo un'ora soltanto-
-tranquilla...lui ci metterà sempre di più rispetto a noi per riordinare tutto, noi non abbiamo dovuto seguire un ordine diversamente da lui- ridacchiò Blake sporgendosi poi per lasciare un bacio sui capelli della sorella -grazie per essere sempre al mio fianco-
-sei tu quello che è sempre al mio fianco non il contrario Blake. Ti prendi cura di tutti noi anche se hai mille impegni di cui tener conto essendo l'erede al trono-
-devo prendermi cura di voi perché siete i miei fratellini e soprattutto devo impedire a Valdemar di portarvi dalla sua parte, soprattutto Rhianne...credo si stia avvicinando troppo a lui e non è un bene-
-i nostri genitori dovrebbero semplicemente rinchiuderlo nelle prigioni e basta. È palese che voglia rubarti la corona e loro continuano a dire che non possono imprigionare il loro stesso figlio perché devono mantenere la facciata della famiglia felice. La cosa ci si ritorcerà contro fino alla fine...Blake quando sarai re per favore sbattilo in prigione-
-sarà la prima cosa che farò così non potrà avvicinarsi alla mia corona, non lascerò che rovini il nostro regno- disse serio Blake.
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Losing the Light
FantasyValdemar pensava che la sua vita non potesse essere peggio di quello che viveva ogni giorno tra i fratelli che lo odiavano senza apparente motivo e i genitori che lo vedevano solo come un erede mancato. Scoprirà però a sua spese di non aver ancora t...