Capitolo 23

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-mi stai letteralmente trascinando per tutto il palazzo?- quasi rise Valdemar mentre Ulisses tenendolo per un polso, dopo essere arrivati al caldo nel palazzo del padre, lo stava trascinando verso l'unico luogo sicuro che conosceva: la sua camera.

-no, solo nella mia camera-

-nella tua camera? Mi vuoi già legare al tuo letto per farmi tutto quello che vuoi?- continuò il moro che era così felice di essere finalmente al sicuro che aveva letteralmente abbassato tutte le sue difese e Ulisses storse la bocca capendolo ma il principe non lo vide.

-ULISSES- un urlo di una bambina bloccò entrambi e Valdemar girandosi verso la direzione della voce vide una bambina in un vestito verde smeraldo e con dei riccissimi capelli rossi correre verso di loro. Spostando lo sguardo su Ulisses vide il rosso aprirsi in un sorriso bellissimo e seppe di trovarsi difronte a Layla.

-Layla tesoro- disse proprio il ragazzo abbassandosi per poter abbracciare la sorellina -tutto bene?-

-si, come sempre papà non mi ha considerata- rispose lei con un bellissimo sorriso sulle labbra prima di spostare lo sguardo verso le spalle del fratello e osservare il moro -e lui chi è?- domandò con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.

-lui è...una persona importante- disse semplicemente Ulisses osservando verso Blake che stava sorridendo loro, non voleva mentire alla sorella ma allo stesso tempo non voleva esporre fin troppo il principe che era con lui.

-ciao Layla- la salutò Valdemar avvicinandosi ai due sorridendo e la bambina gli fece ciao con la mano a sua volta ancora non sicura di parlare con il ragazzo che aveva difronte.

-signorino Ulisses- a quelle parole il rosso alzò lo sguardo per osservare uno dei servitori del padre che lo stavano raggiungendo e che aveva anche guardato storto in direzione del principe Blake.

-si?-

-tuo padre vuole parlarti- disse semplicemente l'uomo.

-okay, andiamo?- domandò verso Blake visto che voleva portare il ragazzo con lui.

-da solo signorino...i suoi ospiti...particolari possono aspettare- e Valdemar alzò un sopracciglio a quel commento e stava per rispondere a tono ma si trovò prontamente Ulisses difronte a lui che gli fece cenno di no con la testa prima di lasciargli un bacio sulla guancia.

-rimani con Layla okay? Giuro che risolvo tutto e torno da te- poi si abbassò verso la sorella -capito cucciolina?- e anche Layla annuì allungando una mano verso Valdemar che gliela strinse volentieri sentendosi stranamente felice della cosa -andate nella mia camera, sarete al sicuro li- e così dicendo lasciò i due nel corridoio per poi seguire il servitore che lo era andato a chiamare fino a quando non arrivò allo studio di suo padre dove venne lasciato solo con l'uomo.

-sei un disastro- fu quello che disse Scott senza nemmeno alzare lo sguardo dalla lettera che stava leggendo.

-padre io...-

-no- l'uomo alzò di colpo lo sguardo nero identico a quello del figlio e Ulisses seppe che l'uomo era realmente arrabbiato con lui -avevi un solo compito: portare a termine la missione che avevamo accordato con quegli altri due e uccidere il principe Blake e tu che fai? Lo salvi e lo fai tornare a casa per poi pretendere di andarti ad imbucare con un altro di quei deviati come te nella foresta. Crede che i miei soldati non mi abbiano riferito che ti hanno trovato con un altro uomo?-

-eravamo solo abbracciati perché faceva freddo padre- ringhiò Ulisses -e poi...il principe Blake vuole veramente aiutarci ma è il re che non lo vuole fare. Non possiamo far pagare lui per le colpe del padre- cercò di difendere il suo ragazzo Ulisses perché l'ultima cosa che voleva era vedere il suo bel principe morto per mano di suo padre.

-certo come no! Ciò non toglie che te lo sei fatto scappare e sei andato a puttane!-

-o forse il ragazzo che era con me nella foresta era il principe Blake che mi ha seguito- urlò il rosso e vide l'espressione del padre cambiare completamente.

-hai deviato il principe?- e scoppiò a ridere.

-padre ti devo ricordare cosa cazzo mi avevi proposto?-

-vero vero non sei stato tu ma...si fida di te quindi- ragionò l'uomo calmandosi leggermente -potremmo usarlo a nostro vantaggio-

-padre no- scosse la testa Ulisses -il principe Blake è davvero dalla nostra parte e usare la violenza non servirà a nulla se non inimicarci ancora di più il re e la famiglia reale-

-stai dicendo ciò solo perché ti sei fatto abbindolare da lui- scosse la testa Scott -no, lo renderemo nostro prigioniero e faremo si che il re si pieghi al nostro volere-

-NO- sbottò Ulisses che l'ultima cosa che voleva era minare la fiducia del suo ragazzo, certo aveva sbagliato a non dirgli subito la verità ma in quel momento gli era sembrato inutile.

-tieni di più a quel principino o a tua sorella Ulisses?- disse quasi glaciale Scott e il rosso si bloccò con il sangue freddo nelle vene.

-non puoi davvero...-

-scegli...o il tuo principino, al quale a quanto sembra ti è a cuore più del dovuto, o la tua sorellina inutile- e gli occhi neri di Ulisses divennero lucidi mentre realizzava appieno che non avrebbe potuto lasciare che succedesse qualcosa a Layla. Doveva cedere e lasciare che il padre prendesse come loro prigioniero Blake almeno per i primi tempi. Non aveva nessuna intenzione di lasciare il suo ragazzo nelle grinfie del padre per troppo tempo ma doveva comunque trovare un modo per poter portare al sicuro Layla e poi Scott non avrebbe avuto nient'altro con cui ricattarlo.

-va bene ma ci parlo io con lui- disse serio Ulisses, voleva dire al suo Blake di non preoccuparsi e che avrebbe risolto tutto, che non era minimamente dalla parte del padre ma che non aveva altra scelta se non quella.

-oh no andremo insieme...so che potresti provare a farlo scappare e la cosa non è tra i miei piani-

-hai minacciato Layla, non lo farei mai-

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