Kaisha sbuffò sonoramente incrociando le braccia al petto e osservando gli altri due suoi fratelli unici altri presenti nella sala da pranzo oltre ovviamente ai servitori. Da quando Blake era partito per quella maledetta riunione ormai due settimane prima Valdemar era come scomparso. Inizialmente la cosa le era anche andata a genio ma allo stesso tempo le stava sembrando fin troppo strano. La sua pazienza poi era anche arrivata al limite perché i loro genitori non facevano altro che ignorare le sue domande sul perché Blake ci stesse mettendo così tanto a quella maledetta riunione: voleva suo fratello a casa perché ricordando quello che le aveva detto prima di partire aveva tremendamente paura che gli fosse successo qualcosa.
-Bauke dobbiamo ribellarci- disse allora la mora guardando verso il fratellino di dodici anni che si bloccò a metà dall'addentare una ciambellina e la guardò confuso.
-a cosa? Non sta succedendo nulla di male!-
-a mamma e papà che non ci dicono nulla su Blake!- continuò la mora incrociando le braccia al petto.
-e allora?- chiese ancora il ragazzino -Blake sa il fatto suo- e Kaisha alzò gli occhi al cielo capendo che il fratellino non avrebbe mai detto una parola per aiutarla.
-come volete, faccio da sola- e si alzò di colpo lasciando una carezza sulla testolina di Rhianna, che non si era accorta di nulla troppo concentrata a gustarsi la sua colazione, e uscire a passo svelto dalla sala da pranzo pronta a cercare suo padre anche per tutto il castello ma doveva avere assolutamente parlare con l'uomo.
E la ragazza non dovette nemmeno metterci troppo per trovare il padre visto che l'uomo sembrava andare a sua volta spedito e con una faccia cupa verso la zona delle loro stanze reali.
-padre- lo richiamò Kaisha e l'uomo la guardò un attimo per poi fermarsi.
-sono di fretta-
-non abbiamo notizie di Blake da due settimane- disse prontamente Kaisha senza nemmeno girare intorno alla questione -voglio sapere cosa sta facendo mio fratello- e alla mora non passò inosservato il sorriso tirato del padre e subito capì che era successo qualcosa, qualcosa di brutto e un battito le mancò.
-è alla riunione e sono circondati dalla neve, non abbiamo notizie per quello- sviò il discorso l'uomo -devo andare- e non lascò il tempo alla sua terzogenita di continuare a fargli domande. Kaisha lo osservò confusa ma aspettò qualche secondo prima di insonorizzare i suoi passi e seguire cautamente il padre. Rimase davvero confusa quando lo vide entrare con uno scatto in quella che era la camera di Blake ma fu pronta ad avvicinarsi alla porta della camera del fratello e scostarla leggermente per poter sentire più che vedere.
-padre cosa succede?- e Kaisha sgranò gli occhi perché quella era chiaramente la voce di Blake...Blake era a casa ma per quale motivo non avevano detto loro niente?
-tuo fratello è un coglione!-
-Valdemar che cazzo ha fatto? Te l'ho detto che non era buono mandare lui al mio posto ma non mi ascolti!-
-prima se ne è uscito con quella stupida lettera con il dare più risorse a quei maledetti come se già non ne avessero abbastanza invece di dire quello che doveva e poi non mi da più notizie da una settimana! Giuro che lo esonerò da qualunque altra idea io mai avrò in mente e dobbiamo riorganizzarci con te- sbottò il re mentre lo sguardo di Kaisha era diventato vitreo perché la ragazza aveva appena compreso che il ragazzo con il quale aveva cavalcato due settimane prima, con il quale si era divertita a cavalcare dopo tanto tempo, non era Blake ma Valdemar. E la ragazza non resistette oltre aprendo la porta della camera del fratello maggiore di scatto con sguardo di sfida.
-CHE CAZZO!- urlò mentre i due presenti la guardavano sconvolti.
-Kaisha sei una signora e non dovresti essere qui- le disse il padre con sguardo furente.
-era Valdemar- disse invece verso il padre -quel giorno...è per questo che non vediamo Valdemar da due settimane perché è al posto di Blake-
-lo abbiamo fatto per una ragione ben specifica che non ti interessa- sbottò Blake alzando gli occhi al cielo.
-già ma vi ho sentiti, non avete sue notizie da una settimana e...- la voce le morì in gola mentre realizzava che non conosceva minimamente l'altro dei due gemelli, che non l'aveva mai voluto veramente conoscere -...e la sua preoccupazione era quella che fosse una maledetta trappola per ucciderlo...vi preoccupate di quello che ha fatto al posto di Blake ma non vi siete minimamente preoccupati del fatto che potrebbe essere già morto al posto tuo- aggiunse poi verso Blake.
-andiamo non dirmi che simpatizzi per lui adesso- sbottò confuso Blake da quella reazione.
-forse perché per la prima cazzo di volta nella mia vita mi sono divertita a cavalcare con mio fratello e non eri tu- urlò la ragazza prima di correre, tenendosi la gonna alta per evitare di cadere, e lasciare quella camera completamente in lacrime. Ci mise un po' ma raggiunse le stalle e si fiondò letteralmente verso Sun. Il cavallo di Valdemar si mise ad osservarla quasi impassibile mentre lei si asciugava le lacrime e apriva il box nel quale era chiuso il cavallo.
-principessa Kaisha cosa state facendo!- protestò uno degli stallieri ma le non lo ascoltò lasciando uscire il cavallo ambrato del fratello e accarezzandogli con calma il muso.
-vuoi farti una corsetta Sun?- gli sussurrò tra le lacrime il cavallo si scostò da lei leggermente solo per potersi letteralmente mettersi in ginocchio e gli occhi di Kaisha divennero nuovamente lucidi nel capire che Valdemar aveva avuto ragione nel dirle che Sun si sarebbe fatto cavalcare volentieri da lei. La ragazza non ci pensò molto e salì sul cavallo anche senza sella, cavallo che si mise subito a galoppare verso il giardino reale. -grazie Sun...e scusa Val- si trovò a sussurrare tra le lacrime la ragazza stringendosi con forza al cavallo del fratello.
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Losing the Light
FantasyValdemar pensava che la sua vita non potesse essere peggio di quello che viveva ogni giorno tra i fratelli che lo odiavano senza apparente motivo e i genitori che lo vedevano solo come un erede mancato. Scoprirà però a sua spese di non aver ancora t...