-cazzo se ti amo- disse Ulisses baciando nuovamente il suo principe sulle labbra tenendolo stretto per la vita mentre Valdemar ridacchiava -hai tenuto testa a tuo padre in un modo così maledettamente sexy-
-e possiamo realmente state insieme- sussurrò Valdemar mettendogli le braccia intorno al collo -sono così felice che non hai idea-
-grazie per l'aiuto che vuoi dare alla nostra gente- sussurrò ancora Ulisses e Valdemar sorrise.
-sarei uno stronzo se non mi interessassi alla mia gente quando ho visto con i miei occhi quello che succede. Ho sempre voluto aiutarvi e lo sai anche tu-
-voglio sposarti- sussurrò Ulisses lasciando sorpresissimo Valdemar -ehi mi hai definito il tuo compagno non puoi non aspettarti che io voglia sposarti- e Valdemar rise per poi annuire confermando che anche lui lo voleva.
-ehm- i due si staccarono di colpo e si girarono verso Blake che quasi a disagio si era avvicinato loro -scusate io...-
-sono stato io vero?- lo interruppe Valdemar osservando ancora tutte quelle ustioni sul corpo del fratello.
-si ma non devi preoccuparti, era un rischio che sapevo di poter correre-
-eh?- domandò confuso Valdemar con Blake che guardò verso Ulisses.
-non glielo hai detto?-
-no- confermò il rosso.
-detto cosa?- chiese parecchio perplesso Valdemar osservando il suo ragazzo.
-ehm...non volevo veramente far del male al tuo ragazzo- disse allora Blake attirando nuovamente l'attenzione del gemello -avendo visto i tuoi ricordi sapevo che tenevi a lui e metterlo in pericolo è l'unica cosa che mi è venuta in mente per farti tornare in te. Gliel'ho proposto dicendogli anche che poteva essere rischioso e ha accettato- spiegò velocemente Blake.
-volete dire che quella scenetta era solo per...- a Valdemar morirono le parole in gola -ho quasi distrutto la sala del trono e tu sei letteralmente per metà carbonizzato e...-
-e sei tornato in te è questo quello che importa veramente. Questo me lo merito dopo tutto quello che ti ho fatto passare, anzi è poco-
-ma...-
-dovevo stare accanto al mio gemello al quale era crollato il mondo addosso non andare nel panico perché qualcuno poteva togliermi tutto quello per cui avevo lavorato da un momento all'altro- continuò il minore –ho capito tutto guardando nei tuoi ricordi e io...non volevo davvero riprendermi le gambe alla fine ma ormai il danno era già fatto-
-ma comunque tu...sei in questo stato per colpa mia e io...- ma Blake non lo fece finire andando ad abbracciarlo con l'unico braccio ancora sano.
-smettila fratellone- sussurrò allora nel suo orecchio -ti prego perdonami e cerchiamo di far tornare tutto come prima, voglio avere il rapporto che avrebbero dei normali gemelli- e Valdemar decise tra le lacrime di stringere a sua volta il gemello cercando di non premere troppo sulla parte destra del suo corpo per non fargli troppo male. -sei stato grande con papà prima comunque-
-avere tutto questo potere mi ha dato una sicurezza che non avevo prima- rispose sinceramente Valdemar sciogliendo l'abbraccio e sorridendo poi verso Ulisses -ah a proposito Lawson è...-
-lo so- lo bloccò Blake -il tuo ragazzo me lo ha già detto-
-uh- Valdemar abbassò lo sguardo per un po' -perché non sei venuto a trovarmi prima? In camera?-
-avevo paura non volessi parlarmi quindi ho preferito farlo dopo che ti fossi ripreso- spiegò Blake alzando le spalle -visto che hai detto di voler andare via ho pensato che adesso fosse il momento adatto per farlo anche se mi dispiace avervi interrotti-
-oh tranquillo diventerà mio marito quindi avremo tutto il tempo del mondo- rise Ulisses stringendo a se il suo principe che alzò gli occhi al cielo per quelle parole mentre Blake alzava un sopracciglio.
-non eri tu quello che mi diceva di non chiamarlo cognatino perché non era ancora certo niente?- gli chiese poi Blake ridendo -ma sono felicissimo per voi, invitatemi qualche volta nel vostro paradiso però-
-sarà un inferno i primi tempo altro che paradiso- scosse la testa Ulisses -soprattutto con quei maledetti signorotti locali che non mi vedono di buon occhio, conto sulle occhiatacce omicide di tuo fratello per tenerli a bada-
-voi due sembrate fin troppo amici- borbottò osservando attentamente i due.
-ti da fastidio che scherzi con il tuo ragazzo? Posso smettere se vuoi e...- iniziò Blake preoccupato di perdere il fratello.
-cosa...no...è solo che è passato pochissimo tempo e...non so mi sembra strano- scosse la testa Valdemar, non gli avrebbe mai dato fastidio una cosa del genere, mai.
-abbiamo iniziato a scherzare per caso mentre tu eri svenuto tra le mie braccia e lui sembrava sul punto di rompersi in mille pezzi ma doveva controllare che tu fossi in te- spiegò Ulisses mentre Blake alzava gli occhi al cielo a quelle parole e Valdemar osservava il fratello sorpreso ma poi sorrise.
-sei il benvenuto sempre Blake, e anche tutti gli altri miei fratelli vero?- domandò Valdemar verso il suo ragazzo.
-certo amore, quella regione adesso è tua quanto mia. Layla può vivere con noi vero?-
-certo che si...a proposito dove l'hai lasciata?- domandò preoccupato Valdemar.
-a casa della sua levatrice dove sarà al sicuro anche se lei non era tanto contenta della cosa. Appena torneremo l'andremo a prendere e sarà contenta di rivederti-
-Layla sarebbe?- domandò curioso Blake.
-la sorellina di Ulisses- rispose Valdemar sorridendo al rosso -sono così felice che tutto sia finito nel migliore dei modi- sussurrò poi lasciandosi abbracciare dal suo ragazzo e chiudendo gli occhi per bearsi di quel caldo.
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Losing the Light
FantasyValdemar pensava che la sua vita non potesse essere peggio di quello che viveva ogni giorno tra i fratelli che lo odiavano senza apparente motivo e i genitori che lo vedevano solo come un erede mancato. Scoprirà però a sua spese di non aver ancora t...