Capitolo 16

135 22 0
                                    

Valdemar era in completa tenzione e non perché Sir Leonard e Sir Artur durante quella cena non facevano altro che ricordargli che doveva aiutarli ma per la maledettissima mano di Ulisses che stava accarezzando con molta calma la sua coscia sinistra. Quella sera infatti Sir Adam, aveva stranamente deciso che era lui quello che doveva stare alla destra del padrone di casa e per quel motivo Valdemar si era trovato a sedersi difronte all'uomo. Aveva creduto che Ulisses avrebbe preso il posto affianco a Sir Adam ma il rosso aveva ignorato il governatore sedendosi al suo fianco. Valdemar si era chiesto come mai visto che a pranzo avevano mantenuto i posti della sera prima ma la risposta gli era arrivata quasi immediatamente con la mano destra di Ulisses sulla sua coscia.

Dopo quel bacio mancato a colazione Ulisses sembrava essersi quasi sentito autorizzato a flertare con lui a pranzo e Valdemar sotto sotto ne era stato felice credendo che il ragazzo avrebbe continuato anche a cena ma invece il rosso era passato all'azione successiva torturandolo letteralmente.

-allora? Il re ha risposto?- gli chiese Sir Adam e Valdemar quasi sbuffò.

-no- disse secco anche perché l'aveva mandata quel pomeriggio stesso la lettera dopo aver informato anche gli altri due governatori e aveva sprecato anche parecchia energia. Era certo però che suo padre non gli avrebbe risposto subito -dobbiamo attendere e vi informerò subito non appena avrò qualche informazione da parte su...a- disse Valdemar cercando di mantenere un tono di voce fermo visto che Ulisses aveva deciso di far salire la mano ancora più su mantenendola comunque sulla coscia.

-sempre se non sia solo una scusa quella di aver mandato una lettera- disse secco Sir Adam guardandolo anche storto e Valdemar sbuffò: non ne poteva più di quei due ed era certo che avrebbe di sicuro detto al padre di metterli in riga perché quella era a tutti gli effetti una mancanza di rispetto nei suoi confronti, certo non era realmente Blake ma i presenti in quella sala non lo sapevano.

-state dubitando del vostro futuro re?- domandò con un sopracciglio alzato Ulisses con tono tranquillo con Valdemar che per poco non saltò sulla sedia quando il rosso strinse la sua mano sulla sua coscia. Stava diventando sempre più difficile per lui resistere alle attenzioni del rosso.

-è il suo metodo che non ci convince- sbottò Leonard -una lettera bah-

-e come avrei dovuto informare il re di quello che stava succedendo? La neve sta aumentando e viaggiare è parecchio difficile al momento. Una lettera è il modo più veloce per ricevere informazioni in questo momento- disse Valdemar cercando di mantenere la calma perché urlare contro i due governatori era una delle ultime cose che voleva effettivamente fare e non voleva nemmeno rischiare di trovarsi a dover spiegare a Blake come mai li avevano contro. Era certo infatti che il gemello gliene avrebbe dette di tutti i colori una volta tornato a casa.

-dovevate pensarci prima- rispose secco ancora una volta Leonard alzandosi poi dal suo posto -sapevate perfettamente per cosa vi avevamo invitato e volevamo una soluzione non ancora parole vaghe che indicano chiaramente che non volete effettivamente impegnarvi- e l'uomo se ne uscì dalla sala mentre Valdemar chiudeva gli occhi. Li stava davvero odiando a morte in quel momento, tutti e due visto che aveva notato poco prima che anche Adam si era alzato uscendo da quella sala e per fortuna che avevano all'effettivo già finito di mangiare.

-hai finito?- domandò allora Valdemar voltandosi verso Ulisses che era ancora al suo fianco e che a quella domanda strinse ancora la coscia del moro facendolo sussultare.

-ho cercato di aiutarvi vostra altezza- disse Ulisses apparentemente tranquillo.

-facendomi venire un'erezione?- domandò il ragazzo felice che anche i servitori fossero andati via -ho un problema adesso-

-posso risolverlo se volete- ridacchiò ancora Ulisses e vide le guance dell'altro diventare improvvisamente rosse per l'imbarazzo -sono serio-

-bene- disse Valdemar cercando di calmarsi -allora raggiungimi nella mia camera cercando di non farti vedere-

-non volete che ve lo risolva qui principe Blake-

-gradire non essere beccato-

-potrei anche dire che vi ho assalito senza il vostro permesso- ridacchiò Ulisses con la mano che era salita fino al cavallo dei pantaloni facendo gemere leggermente il moro.

-no, preferisco nella mia camera-

-come volete- e Ulisses tolse la sua mano lasciando quindi andare via il moro e decidendo di restare qualche minuto in più nella sala completamente da solo prima di alzarsi a sua volta ed incamminarsi verso quella che sapeva essere la camera che era stata assegnata al principe. Non voleva far insospettire troppa gente nell'andare subito dietro al moro e per questo rallentò anche parecchio quando si trovò quasi vicino alla porta. Una volta intravista controllò attentamente anche le guardie del principe Blake ma a parte una che stava bellamente dormendo delle altre non c'era traccia quindi soddisfatto Ulisses raggiunse la porta in legno e l'aprì di scatto per poi chiuderla alle sue spalle.

-ehi!- Valdemar osservò sconvolto Ulisses perché si era aspettato che l'altro bussasse e non che aprisse la porta in quel modo.

-scusate ma le vostre guardie stavano dormendo e non volevo farle svegliare bussando- rispose Ulisses avvicinandosi al moro mettendogli entrambe le mani sui fianchi per poi spingerselo addosso -allora vostra altezza cosa devo fare?-

-scopami- sussurrò Valdemar mentre si perdeva in quegli occhi neri che lo stavano letteralmente facendo impazzire -e...e fa finta che io non sia un principe- disse serio Val perché era l'ultima cosa che voleva.

-va bene Blake- e dopo quelle tre parole il rosso finalmente si prese il bacio che voleva da quella mattina stringendo a se il corpo del principe mentre quest'ultimo allacciava le braccia intorno al suo collo.

Losing the LightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora