L'amico insostituibile

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Naruto aveva provato a concentrarsi, ma, nonostante ce l'avesse messa tutta, non era riuscito a lacerare il velo che sembrava tenerlo separato dal mondo. Attutiva tutto tranne le immagini. Naruto, infatti, aveva continuato a vedere Iruka mentre spiegava la lezione del giorno alla classe, però non aveva registrato altro a parte lo sguardo del professore che gli si posava spesso addosso. L'espressione paterna che Iruka aveva assunto solo con lui, dimostrava come avesse afferrato al volo che qualcosa nel suo studente non andava. Decise comunque di non raccontare all'insegnante i suoi turbamenti, tra di essi c'era anche la gara a cui era determinato a partecipare a sua insaputa per non fargli rischiare le ritorsioni di Gato.

Iruka lo stava aiutando, ma di certe cose era comunque meglio non parlare.

Perché? Forse alcune sono troppo preziose?

Naruto aveva dovuto capitolare all'impossibilità di poter fare diversamente, alcuni pensieri non si possono allontanare dalla testa, soltanto una potentissima gomma per cancellare potrebbe rivelarsi utile in casi come quelli. Oppure il fatto di non averli mai vissuti.

Solo il giorno prima si era ritrovato in compagnia del moro misterioso e malinconico. Sembrava essersi volatilizzato nel nulla dopo l'evasione dall'ospedale. Si era inerpicato, insieme a Naruto, sul ponte abbandonato a sbocconcellare appena due morsi di panino. Aveva espresso il desiderio di andare a trovare il fratello, ma Naruto era rimasto col dubbio se lo avesse fatto oppure no. Non sapeva chi era il fratello, a dire la verità il moro non aveva mai neanche risposto alla sua domanda su dove abitasse. Aveva promesso di tornare in ospedale ma non si era fatto più vivo.

Naruto non aveva mai incontrato una persona più enigmatica in vita sua.

Come ti senti ora?

Non gli aveva raccontato niente della sua vita, delle sue emozioni, cosa provava. Nonostante avesse avuto un amico fidato davanti, il moro non era riuscito a confidarsi con lui spiegando cosa lo affliggesse. Naruto avrebbe voluto che si aggrappasse a lui, desiderava sostenere quella vittima di situazioni evidentemente insormontabili. Avrebbe desiderato che il moro gli avesse aperto il suo cuore senza temere le emozioni, nemmeno quelle più terribili. Naruto non aveva fatto in tempo a fargli capire che con lui avrebbe potuto gridare, piangere, sfogarsi buttando fuori tutto lo schifo che lo faceva stare male. Avrebbe voluto fargli capire che insieme era possibile sconfiggere quel mostro davanti a cui lui aveva deciso di smettere di respirare.

Avevano avuto esperienze simili, stessa intensità di dolore sia pure in seguito a eventi diversi. Naruto non lo avrebbe deluso se si fosse fidato di lui. Era pronto a impegnarsi fino in fondo perché lo voleva, quasi nella vita non avesse desiderato altro.

Insieme. Aggrappati a me.

Naruto non si era arreso solo perché l'altro non aveva voluto dirgli il suo nome. Pur non sapendo come chiamarlo, aveva iniziato a correre, pieno di apprensione, per cercarlo tra gli arbusti che circondavano la zona. Era una persona appena reduce da un gesto autolesivo, non vedeva il futuro e odiava la vita, nemmeno il pensiero del fratello lo aveva frenato dal mandare giù il mix che si sarebbe rivelato letale se Naruto non lo avesse salvato.

Lo aveva salvato fisicamente, ma per il resto c'era ancora molta strada da fare. Avrebbe potuto riprovarci, forse lo aveva già fatto. Naruto si posò una mano sulla bocca sentendosi mozzare il respiro, il cuore del moro poteva essere già fermo mentre un bambino piangeva disperato da qualche parte.

Non poteva essere lì con lui per continuare a mostrargli le piccole gioie per cui vale la pena vivere, non poteva tendergli una mano per aiutarlo o fargli compagnia se fosse stato solo.

Non era riuscito a fare abbastanza per lui e ora esisteva la possibilità che non lo avrebbe rivisto mai più.

Il rumoroso sospiro che sfuggì al biondo attirò per l'ennesima volta lo sguardo di Iruka. Naruto riemerse finalmente dal suo limbo, mancavano ormai solo due settimane alla gara organizzata da Gato e lui aveva un'altra persona da proteggere.

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