Buona fortuna, Naruto

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Naruto sputò gli ultimi rimasugli di sigaretta sull'asfalto, era giunto il momento di abbassare la visiera del casco.

Se esisteva qualcosa che non aveva mai sopportato, era l'atteggiamento di quelli che cercavano di far sbagliare gli avversari innervosendoli. Naruto non li poteva soffrire non solo durante le gare, ma anche in qualunque altro confronto.

Quel Mizuki ancora non si era rassegnato a mangiare la polvere, aveva perso un altro paio di volte contro Naruto. Dimostrava la sua pochezza affondando ritmicamente la manopola del gas, lo scopo era quello di attirare orde di ragazzine urlanti con il ruggito del suo motore. L'inizio della gara stava ritardando proprio a causa loro, lo avevano preso d'assalto come un branco di galline starnazzanti. C'era chi gli accarezzava la giacca di pelle con su disegnata una tigre, qualcuna faceva apprezzamenti sul suo strano colore capelli tra il banco e il celeste, altre ancora gli chiedevano di poter fare un giro a bordo del suo bolide.

Nessuna di loro, stavolta, veniva da Naruto che attendeva pazientemente stretto nel giubbotto di pelle liso. Le ammaccature e la vernice graffiata perdevano attrattiva rapidamente.

Meglio così, non siete nient'altro che una scocciatura!

"Fammi correre con te, Mizuki."

Una ragazza più temeraria delle altre aveva già iniziato a sollevare una gamba per sedersi dietro al suo idolo, peccato che lui avesse di nuovo affondato il gas per spostarsi di qualche metro facendola rotolare a terra. Il monito aveva funzionato, il resto del gruppo si disperse rapidamente permettendo a Mizuki di raggiungere finalmente la linea di partenza accanto a Naruto.

La barriera trasparente delle visiere non impedì loro di fronteggiarsi con gli occhi. Naruto ebbe l'impressione che il viso di Mizuki fosse avvizzito dalla perfidia, gli rendeva la pelle sottile e floscia e gli occhi strabuzzati. Le due fossette ai lati del naso ormai erano permanenti, consolidate da anni di sorrisetti asimmetrici. Per Naruto sopire le emozioni era sempre stato molto difficile e stressante, non capiva come facessero certe persone ad apparire sempre glaciali come se fossero prive di muscoli facciali.

Come ci riesci, Sasuke?

Ma stavolta la posta in gioco era alta. Quel Gato che aveva organizzato la gara aveva messo in palio un consistente premio che avrebbe permesso a Naruto di campare un intero mese lasciando perdere tutte le altre attività. Un mese di vacanza, quando gli sarebbe ricapitato?

Due sole persone in gara, secondo Gato e il suo giro di scommesse le migliori in assoluto.

Si diceva in giro che Gato fosse un mafioso ma a Naruto non interessava nulla per l'ennesima volta, così come aveva fatto con Konan e con Danzo. Necessità, niente di più.

Non poteva farsi innervosire dalle smargiassate di Mizuki, quel farabutto lo faceva di proposito. Era evidentemente di scarso valore se aveva bisogno di ricorrere a questi espedienti per avere una speranza di vittoria.

Naruto attendeva il via con il viso saldo, la pistola dello starter era vera e ogni volta bisognava pregare che la pallottola non andasse a segno da qualche parte. Il biondo si concentrò su questo per distrarsi dai giochetti dell'avversario.

"Buona fortuna, Naruto."

Stavolta i muscoli facciali si mossero eccome facendogli sgranare gli occhi e spalancare la bocca. Mizuki lo colse in quelle condizioni sogghignando ancora di più, era convinto di aver fatto breccia nel suo rivale.

Non era stato lui, ma una voce dolce e appena percettibile. Naruto si voltò dalla parte opposta, verso il punto da cui l'aveva sentita arrivare. Fece appena in tempo a vederla nascondersi nei suoi stessi capelli corvini per voltarsi e andare via di corsa.

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