24.

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Abbie Pov

Gennaio era arrivato e con lui un po' di neve. A giorni sarebbe stato il mio compleanno ma, non me ne importava granché. Perché a Natale avevo fatto un errore grosso come una casa. Dopo che tutti se ne erano andati ero rimasta in sala ad aiutare Nana per sistemare. Finito il tutto ci eravamo sedute sul divano e avevo finito per baciarla. BACIARLA. Che mi era passato in testa? Non lo so! Dopo quel bacio non ne avevamo più parlato e tutte le nostre chiacchierate serali erano svanite nel nulla. La sola idea di rimanere da sola con lei mi agitava e il fatto che lei non chiedesse di parlare mi rendeva ancora più nervosa.

Is:"e poi ho cavalcato"
H:"hai..."
Is:"niente battute sconce, almeno mentre mangiamo"
G:"io volevo sapere di che colore era il cavallo"
H:"biondo"
Is:"Helen! Comunque, dopo aver cavalcato i cavalli, si, abbiamo fatto sesso, al maneggio, nelle docce, ma possiamo cambiare argomento?"
H:"Ok, ok, Abbie come va il lavoro?"
Is:"Abbie?"
G:"ohy Abbie?"
A:"eh? Ah scusa, stavate dicendo?"
H:"delle cavalcate sul manzo biondo"
Is:"io ci rinuncio, sembravi sovrappensiero, è successo qualcosa?"
A:"m-ma no"

Girai lo zucchero nel thè, non volevo parlare di ciò che era successo. Era stata una cosa sciocca e ci avevo solo rimesso. La torta che aveva preparato Helen era ottima, avrei dovuto chiederli la ricetta per farla con Hana e Tenko. Ero pure abbastanza in trappola visto che ero a casa di Helen, non avevo modo di prendere e andarmene a mio piacimento così tanto facilmente. Dovevo cambiare argomento e alla svelta.

A:"Helen come va la gravidanza?"
H:"eh? Ah...ho voglie strane, Izuku ed Eri sono usciti per comprare il necessario per il bebè che nascerà tra sei mesi circa, hanno un po' troppa fretta"
A:"e senti, puoi darmi la ricetta per la torta? Vorrei..."
Is:"ferma un po'"
A:"cosa?"
Is:"ricetta? Vorresti provarla?"
G:"che ci stai nascondendo signorina?"
A:"non sto nascondendo nulla"
G:"ripeto la domanda, cosa ci stai nascondendo signorina?"
A:"n-no è solo che, ecco, io, ho baciato Nana a Natale"
Is:"Scusa?"
A:"eh, allora, è successo che ci siamo baciate, ma da allora non ne abbiamo più parlato"
H:"ferma, è da DUE settimane che voi due non ne parlate?"
A:"parliamo appena a dir la verità"

Quella frase scatenò il caos generale delle ragazze: Isabel era convinta che Nana fosse troppo imbarazzata della cosa, Genny era convinta che ricambiasse e Helen ci pensava già sposate con altri due bambini.
Inutili furono i miei tentavi di fermare i loro film mentali.
A distrarle fu l'arrivo di Oboro Shirakumo, il padre di Helen, ricoperto di fango.

H:"non voglio sapere"
Oboro:"casa tua era vicina, devo lavarmi, ti prego"
H:"il bagno sai dov'è, dopo passi lo straccio, qui stiamo parlando di cose più importanti del tuo fango"
Oboro:"mi raccomando, continuate a parlare di zucchine e patate, magari dopo mi unisco anche io"

Lo guardammo andare in bagno e quella sua intrusione per fortuna mise fine al discorso del mio bacio con Nana. Avevo rovinato tutto spingendomi troppo in là. Ecco cosa avevo fatto e non sapevo come risolvere il tutto. Mi distruggeva l'idea di averla persa anche come amica.

H:"Abbie, apparte le stronzate, credo che dobbiate parlarne, vivere sotto lo stesso tetto e Tenko vi chiama entrambe mamma"
A:"lo so, ma non credete che sia presto? La conosco da sette mesi!"
G:"il primo bacio a Shoto lo dato dopo cinque mesi che lo conoscevo. Lui è rimasto un attimo perplesso ahahah"
Is:"un attimo? Ahahah sì certo, comunque, Abbie il tempo non significa niente, io e Kacchan ci abbiamo messo due anni a metterci insieme"
H:"perché lui era troppo orgoglioso per ammetterlo"
A:"e tu Helen? Anche tu ci hai messo poco a dichiararti?"
H:"preferisco non parlarne"
Oboro:"HELEEEEEEEEN"

Quell'urlo ci fece sobbalzare, mi voltai verso Oboro che era completamente nudo. Si avvicinò ad Helen che probabilmente stava per avere una crisi di nervi non indifferente.

Oboro:"i vestiti?"
H:"nel solito armadio"
Oboro:"ah comunque, la cotta di Helen per Izuku lo spifferata io a lui a fine del loro primo anno scolastico"
H:"VATTI A VESTIRE! PERVERTITO"
Oboro:"guarda che da..."
H:"non ti azzardare a dire altro, torna a casa!"

Avevo intuito cosa volesse dire e per fortuna Helen l'aveva zittito prima. Io e le altre decidemmo di fuggire per due motivi: il primo, lui nudo non era il massimo della vista, secondo, Helen stava davvero per ucciderlo. Tornai a casa convinta di trovare Tenko e Hana intenti a giocare e invece trovai solo Nana che era occupata a sistemare e pulire.

A:"serve una mano?"
Nana:"si, grazie"

La aiutai a pulire per tutto il resto del pomeriggio, erano le diciotto passate quando cominciai realmente a preoccuparmi dell'assenza dei bambini. Era troppo tardi e fuori c'era buio ormai. Nana sembrava tranquila, troppo tranquilla.

A:"Nana, i bambini?"
Nana:"sono con Sorahiko"
A:"ehm...come mai? Se posso chiedere?"
Nana:"dobbiamo parlare"
A:"di co...."
Nana:"non fingere di non sapere"
A:"è stato un errore, ecco cosa"
Nana:"quindi anche i sentimenti che provi per me, lo sono? Sono un errore?"
A:"come...come lo sai?!"
Nana:"Hana e Tenko"
A:"ma loro non..."
Nana:"dovresti saperlo, che i bambini notano subito le cose"
A:"Nana..."
Nana:"fammi finire"
A:"scusa"
Nana:"ammetto che, ero sorpresa quando i bambini me l'hanno detto, quasi mi risultava, assurdo, che tu, provassi qualcosa per me"
A:"assurdo?! Nana tu sei fantastica! Gentile! E hai tantissime..."
Nana:"mi sono innamorata di te"

Quella frase gli uscì talmente di getto che le sue guance, così come le mie probabilmente, divennero rosse.
Era tutto talmente inaspettato che dovetti sedermi sulla poltrona per realizzare ciò che aveva appena detto. Ma fu solo l'inizio perché poi divenne un fiume in piena.

Nana:"all'inizio onestamente, volevo capire cosa ci avesse visto deku in te, poi ti ho visto, ho ascoltato la tua storia, abbiamo parlato, ho visto come i bambini si sono affezionati a te....e poi, e poi è successo, mi sono resa conto di provare qualcosa per te"
A:"Nana, respira"
Nana:"ne ho parlato pure con Dave e Toshi per capire se i...se non stessi impazzendo"

Mi rialzai dalla poltrona e senza lasciare il tempo di dire altro; la baciai. Il resto della serata la trascorremmo in una maniera che non avrei mai pensato possibile. I vestiti finirono chissà dove e noi due ci ritrovammo in camera sua. Le sue mani su di me e dentro di me. Non avevo mai provato sensazioni simili. Amavo quella donna, amavo come mi faceva stare e amavo il suo corpo sopra il mio.

Fine capitolo 24
Al prossimo capitolo~

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