Capitolo 7

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<<Cosa pensi di fare?>> gli chiese Ginger con il suo modo pacato e riflessivo.

<<Credo che sarò costretto, questa volta, a fare rapporto>>.

La sorpresa sul volto di lei venne esternata dal sollevamento di entrambe le sopracciglia che le diede al contempo un'espressione buffa e ingenua; da ragazzina.

<<Dici sul serio? Non capisco. Quando l'ultima volta l'abbiamo trovata e le hai anche parlato non hai avvisato nessuno!>> confutò lei, guardandolo un po' accigliata, diritto negli occhi.

<<Hai ragione>> ammise lui.

<<Ma ora, Kieran l'ha trovata. La situazione è decisamente diversa; è più delicata>>.

Lei si spostò una ciocca bagnata dalla fronte. Le dava molto fastidio avere i capelli umidi appiccicati al volto. Prese un laccio, si tirò tutti i capelli indietro e si fece una coda, lasciando scoperta tutta la faccia ed evidenziando la carnagione pallida, le lentiggini e i suoi occhi color smeraldo.

Lui rimase in silenzio ad osservarla sistemarsi la chioma ramata, ammirando la sua bellezza. La sua mente tornò, per l'ennesima volta, al momento in cui la conobbe. Per lui fu una fortuna inconsueta. All'epoca era una ragazzina sporca, cenciosa, malnutrita, magra come un chiodo che giaceva seduta al lato di un vicolo puzzolente di urina, feci e spazzatura.

Era pesta da far paura. Piena di lividi e ferite.

Nonostante quelle condizioni quasi ripugnanti, lui aveva riconosciuto, percepito il suo potere sopito, o, per meglio dire soffocato. In lui era scattato qualcosa e, anche se apparentemente andava contro ogni logica reazione, aveva capito che lei sarebbe stata la sua Detentrice.

L'aveva portata con sé, via da quel posto orribile. L'aveva lavata, curata, nutrita e addestrata. Poi l'aveva introdotta nell'Agenzia e lei dopo avere seguito tutto l'addestramento era divenuta una strega potente e bellissima.

Tutti gliel'avevano invidiata, almeno quelli che non avevano ancora trovato il loro Detentore.

Da allora, Ginger gli era rimasta sempre a fianco, fedele, protettiva, ma pronta a essere anche la sua coscienza quando la situazione lo richiedeva.

Lei era la cosa più bella e più cara che gli era capitata nella vita e per lei, e solo per lei, sarebbe stato in grado di tradire tutti quanti.

<<Non sappiamo quali siano le vere intenzioni di Kieran. Potrebbe essere una spia o fare finta di esserlo, per questo è importante avvisare 'i piani alti'>> e così dicendo, il Grigio si incamminò nella direzione opposta a quella presa da Kieran, Zoe e il Topo.

<<Dove vai? Non li seguiamo?>> lo fermò la voce di Ginger.

<<No, non c'è fretta. Credo che la rivedremo all'Agenzia. Kieran non l'ha fatta prigioniera. Il padre gli ha ingiunto di trovarsi un Detentore>>.

Ginger spalancò la bocca sbalordita.

Lei aveva un volto dai lineamenti delicati e dolci. Certe espressioni, che le venivano naturali, la facevano sembrare ancora più innocente. Il Grigio, però, aveva imparato che il suo aspetto poteva ingannare.

La sua Detentrice, certe volte, si rivelava spietata e la cosa era abbastanza creepy anche per lui quando, in quei momenti, manteneva la stessa espressione fanciullesca. Di solito avveniva nelle occasioni in cui lui si trovava in pericolo, quando qualcuno gli stava facendo del male, o, quando lei assisteva a ingiustizie ai danni dei più deboli e indifesi. In quei momenti, Ginger si tramutava in un'arma senza pietà, con un volto d'angelo.

<<Come fai a ... lascia stare. Credi che...>>

<<Credo che Zoe sarà la sua Detentrice. Io farei così al posto del Corvo. In questo modo, a prescindere dalle sue intenzioni, può averla sempre vicina e usarla come meglio crede>> fu la cruda spiegazione del Grigio.

<<Ma di solito tra Hunter e Detentore ci deve essere un'unione, un feeling che li lega. Come faranno a lavorare insieme se non c'è fiducia?>> obbiettò lei.

<<Sarà divertente stare ad osservare come se la caveranno, soprattutto con il Cerbero>> sorrise mellifluo lui, poi, le fece l'occhiolino.

<<Kieran certe volte mi fa paura>> ammise lei pensierosa.

<<E io no?>> le domandò il Grigio, mezzo serio e per metà divertito.

<<No, di te non ho paura. Ti conosco per quello che sei veramente. Tutti pensano che tu sia crudele, inaffidabile, cinico, ma te la sei costruita tu questa immagine, per necessità. Hai voluto che ti credessero così e ci sei riuscito molto bene, ma tu non lo sei veramente>> gli disse guardandolo fiduciosa con i suoi occhi splendenti.

<<In Kieran percepisco il tormento, un lato oscuro e freddo come le sue iridi. Certe volte sembra un animale selvaggio ammaestrato che potrebbe perdere il controllo da un momento all'altro. C'è una rabbia repressa che lo rende molto pericoloso>> cercò di spiegare lei.

<<Perché non mi hai mai detto queste cose prima? Perché proprio adesso?>>

<<Perché non mi piace che uno come lui stia vicino a quella ragazza. Fino ad ora ha sempre lavorato da solo. Forse consapevole che la sua indole non era fatta per stare con qualcuno, ma ora c'è Zoe>>.

<<Ginger, Kieran l'ha cercata febbrilmente per tantissimo tempo. Nonostante gli anni passati senza riuscirci e, come sai, noi non gli abbiamo reso le cose facili, non ha mai cessato di cercarla. Una tale dedizione non l'avrebbe nessun cacciatore. Solo una persona che tiene profondamente a qualcuno o qualcosa si comporterebbe come ha fatto lui. Onestamente non credo che le farà del male. Non sappiamo quale legame abbia con lei, ma dopo quello che ho visto oggi comincio a dubitare che la consegnerebbe di sua spontanea libertà al Gran Consigliere. Per questo dobbiamo saperne di più e fare rapporto>>.

<<Forse, ma in lui c'è un profondo buco nero a cui bisogna fare molta attenzione>> insistette lei.

<<Andiamo, abbiamo molte cose a cui pensare e da fare>> le disse lui con voce ferma.

Lei annuì e dopo aver lanciato un ultimo sguardo nella direzione di quello strano trio che si stava allontanando sempre più, si incamminò seguendo il suo Hunter.


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