Conclusa l'interazione con il Gran Consiglio, Kieran condusse immediatamente Zoe al suo alloggio.
L'incontro si era concluso in maniera favorevole poiché avevano ricevuto il via libera da tutti i consiglieri riguardo alla designazione di Zoe come Detentrice, a patto però che lei, mentre collaborava con lui alle missioni, seguisse alcuni allenamenti e corsi di preparazione all'Agenzia.
Questo era un piccolo prezzo da pagare rispetto a ciò che avevano ottenuto, ma Kieran sapeva che suo padre non concedeva niente per niente e che stava già architettando qualcos'altro.
Il Cerbero si era dimostrato troppo interessato ed accomodante. Sicuramente, nuove complicazioni sarebbero sorte.
Adesso la sua Detentrice, perché lei ora era ufficialmente tale, stava riposando sull'unico materasso presente in casa, sorvegliata a vista da Astrid.
I lividi e l'esaurimento della forza fisica e mentale erano stati notevoli.
Quei bastardi non ci sono andati affatto leggeri!
Adesso, il Corvo sapeva quasi per certo chi il Cerbero usasse per spiarlo. In fondo lo aveva sempre saputo, pensò mentre la sua bocca si contorse in una piega amara.
Zoe aveva resistito fino a quando erano giunti all'appartamento, poi le sue gambe avevano ceduto. Si era sforzata persino per disfarsi degli abiti, e nonostante le deboli ma continue lamentele di lei, Kieran l'aveva aiutata a spogliarsi, lasciandola vestita solo d'intimo. Poi l'aveva condotta in bagno, aperto il rubinetto della doccia e si era accovacciato fuori, con la porta socchiusa, nel caso in cui lei avesse avuto un malore o fosse svenuta.
Vedere il suo corpo pieno di grossi lividi violacei gli aveva fatto ribollire il sangue nelle vene per la rabbia, ma del resto il loro lavoro gli avrebbe portati spesso in situazioni rischiose dove i lividi erano il meno del problema. Lui l'aveva avvertita. Quello non era che l'inizio. I segni sul suo corpo erano la prova di cosa significasse essere un Hunter. Cicatrici di ogni genere gli mappavano la pelle.
Zoe avrebbe dovuto abituarsi a questi inconvenienti.
Purtroppo, però, i danni dell'utilizzo della magia non erano subito visibili, motivo per cui avrebbe dovuto monitorarla con molta attenzione e frequenza per evitare che diventasse un Anomalo.
Il potere in lei era innegabilmente molto forte e questo poteva mostrarsi un problema su diversi fronti.
Il Corvo si trovava, ora, assorto, avvolto da un'atmosfera di calma e introspezione, seduto sulla poltrona del piccolo soggiorno, con le spalle adagiate contro il morbido schienale. Il suo sguardo si perdeva nel vuoto, mentre si rigirava tra le mani il bicchiere di birra che si era preparato, ripensando a cosa era successo dopo. La schiuma bianca si scioglieva lentamente, lasciando una leggera traccia sulle pareti del vetro. C'era un'ombra, una certa malinconia per ciò che era stato e che sarebbe avvenuto. Scelte non fatte, parole non dette, e momenti perduti nell'oblio del tempo si affacciavano tra le pieghe dei suoi pensieri.
Kieran sapeva che la vita era un susseguirsi di opportunità. A volte si trattava di seguire il proprio istinto, altre volte di lasciarsi guidare dalla corrente. C'erano stati spesso momenti in cui aveva dovuto prendere rischi e alcuni li aveva affrontati con coraggio, altri con paura. Ma ogni decisione lo aveva portato dove si trovava ora, in quel soggiorno, con un bicchiere di birra fra le mani e una donna straordinaria nella sua camera da letto.
In un attimo di lucidità, il Corvo si rese conto che il passato, sebbene importante, non poteva essere cambiato. La vera essenza del vivere si trovava nel presente. Con una sorsata dal suo bicchiere, assaporò il gusto pieno e amaro della birra, riflettendo sul fatto che fino a quando non aveva incontrato Zoe non si era mai sentito veramente vivo. Forse c'era ancora tempo per nuovi inizi, per avventure da scoprire, per riannodare i fili della sua vita. O forse per lui non vi era nessuna chance di un'esistenza diversa da come l'aveva vissuta fino ad ora.
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Gli Anomali
FantasyIn un imprecisato futuro nel quale alcuni esseri umani hanno sviluppato capacità magiche, la società è divisa tra quelli che possiedono il potere, la magia, chiamati streghe o stregoni e quelli che sono definiti conformi, 'normali'. Con il tempo s...