Era una giornata come le altre alla Torre, la sede degli eroi della città. Il sole splendeva alto nel cielo, ma dentro l'edificio, l'atmosfera era tutt'altro che serena. Come al solito, tu e Ben Sparrow stavate discutendo.
"Ma possibile che tu non riesca a fare niente di giusto?" sbottò Ben, lanciandoti un'occhiata tagliente mentre passava accanto a te. La sua solita espressione di superiorità non faceva altro che accendere il tuo malumore.
"Magari se tu fossi meno presuntuoso e più collaborativo, riusciremmo a lavorare meglio insieme," rispondesti a tono, incrociando le braccia.
Ben ti fissò, gli occhi stretti, un sorrisetto sarcastico che increspava le sue labbra. "Oh, certo, perché tu e il tuo caro Marcus siete così perfetti insieme. Dovresti chiedergli qualche consiglio su come si fa a non essere un peso in missione."
Il commento ti colpì come una freccia. Marcus, il tuo compagno, era sempre stato un punto debole per te, e Ben non perdeva mai occasione per stuzzicarti su quel fronte. Lo fissasti, mordendoti il labbro per non lasciarti sfuggire un insulto più pesante.
"Sei insopportabile," ringhiasti, girandoti per uscire dalla stanza prima di dire qualcosa di cui ti saresti pentita.
"Il sentimento è reciproco," rispose lui, con quel tono arrogante che ti faceva venire voglia di gridare.
Il destino, però, aveva in serbo un'ironia sottile. Più tardi quel giorno, ricevesti l'ordine di partire per una missione, e il tuo partner? Nessuno altro che Ben Sparrow. Quando lo scopristi, non riuscivi a credere alla tua sfortuna.
"Perfetto, proprio quello che mi serviva," mormorasti sarcastica mentre vi preparavate per partire.
Ben, ovviamente, non perse occasione di fare una battuta. "Non preoccuparti, cercherò di non farci ammazzare solo perché tu non riesci a concentrarti."
Ignorasti il suo commento, concentrandoti invece sulla missione. Dovevate infiltravi in un covo nemico, recuperare delle informazioni cruciali e uscirne senza essere scoperti. La tensione era alta, e l'ultima cosa che ti serviva era una lite con Ben in piena missione.
Il viaggio verso il sito fu silenzioso, carico di una tensione che sembrava poter esplodere in qualsiasi momento. Appena arrivati, vi muoveste in sincronia, sebbene fosse chiaro che entrambi facevate uno sforzo consapevole per non litigare. Riusciste a entrare nel covo senza problemi, ma durante la fuga, una trappola scattò, separandovi dal resto del gruppo.
Bloccati in un corridoio stretto, i nervi tesi e il cuore che batteva all'impazzata, finalmente esplose la lite che era stata trattenuta per tutto il tempo.
"Questo è colpa tua!" gridasti, frustrata, mentre cercavi di disinnescare la trappola che vi teneva prigionieri.
"Se tu avessi seguito il piano e non fatto di testa tua, non saremmo in questa situazione!" rispose Ben, avvicinandosi per aiutarti, ma in modo brusco e poco collaborativo.
"Smettila di essere così arrogante,! Non tutto gira intorno a te!"
"Ah, davvero? Potrebbe sembrare il contrario, visto che devi sempre metterti al centro dell'attenzione con Marcus! Forse sei solo invidiosa che io sia migliore di lui."
La tua pazienza si ruppe come una diga. Ti avvicinasti a lui, furiosa. "Marcus è cento volte l'uomo che tu sarai mai!"
La distanza tra voi due si ridusse improvvisamente, e per un attimo, il silenzio calò tra voi. Entrambi respiravate affannosamente, troppo vicini l'uno all'altra. I tuoi occhi incontrarono i suoi, e c'era qualcosa in quello sguardo che non avevi mai visto prima: una tensione diversa, più profonda, che andava oltre la rabbia.
E poi, senza nemmeno rendervene conto, accadde. Le labbra di Ben si avvicinarono alle tue, e tu non ti tirasti indietro. Fu un bacio rabbioso, intenso, carico di tutte le emozioni represse tra di voi. Le sue mani ti afferrarono, e tu ti ritrovasti a rispondere con la stessa intensità, come se tutto il disprezzo che avevi provato fino a quel momento si fosse trasformato in qualcosa di diverso, qualcosa di inspiegabilmente travolgente.
Quando vi staccaste, entrambi respiravate a fatica, gli occhi spalancati, come se vi rendeste conto solo in quel momento di cosa era appena successo.
"Questo non cambia nulla," mormorasti, ancora confusa, cercando di riprendere il controllo.
"No, non cambia nulla," rispose Ben, ma per la prima volta, la sua voce non aveva quel tono di superiorità. Sembrava, anzi, quasi incerta.
Il resto della missione procedette in silenzio, ma l'aria tra di voi era diversa, carica di qualcosa di non detto, di irrisolto. Avevate litigato, vi eravate baciati, e ora non sapevate cosa fare. Ma una cosa era certa: nulla sarebbe stato più lo stesso tra te e Ben

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Sparrow ben hargreeves imagine
Storie breviuna serie di piccole storie di Ben hargreeves